![](/images/iMinizionotizia.gif) Dodici associazioni europee dei settori dell'industria, del
trasporto ferroviario e delle spedizioni hanno pubblicato una
lettera aperta per sollecitare le istituzioni dell'UE che
attualmente sono impegnate nei negoziati di trilogo sul regolamento
sulla gestione della capacità ferroviaria europea di adottare
un approccio ambizioso e internazionale al dossier. Il regolamento,
che mira a spostare la capacità ferroviaria europea da un
sistema manuale, nazionale e rigido ad un sistema digitale,
internazionale e flessibile, è stato proposto dalla
Commissione Europea il 10 luglio 2023 e dallo scorso novembre il
testo è oggetto del negoziato di trilogo tra la Commissione
UE, il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea.
Nella lettera, firmata dalle associazioni AERRL, CEFIC, CEPI,
CLECAT, COCERAL, ECG, ERFA, ESC, EUROFER, FEPORT, UIP e UIRR, si
evidenzia che la domanda di servizi di trasporto merci nell'Unione
Europea aumenta di anno in anno e che l'importanza strategica del
trasporto merci su rotaia come mezzo per collegare industrie, porti
e mercati europei sta diventando sempre più prevalente per
assicurare il regolare funzionamento delle supply chain europee e
dell'economia in generale. «La realtà odierna, però
- hanno scritto le associazioni - è che il trasporto merci su
rotaia sta lottando per dimostrare il suo potenziale. Troppi treni
merci subiscono ritardi, sono limitati a causa di vincoli operativi
o vengono cancellati del tutto. Gran parte di ciò è
dovuto al fatto che la gestione delle infrastrutture è ancora
in massima parte di dominio nazionale, con una forte attenzione alle
esigenze nazionali e dei passeggeri. Oltre il 50% dei treni merci in
Europa, e fino al 90% relativamente ai treni intermodali,
attraversano almeno un confine interno, il che significa che il
trasporto merci su rotaia oggi gestisce prevalentemente servizi
transfrontalieri su un mosaico di reti nazionali».
Le associazioni hanno rilevato che «il regolamento sulla
capacità delle infrastrutture ferroviarie offre una preziosa
opportunità per muoversi verso lo spazio ferroviario unico
europeo con un approccio orientato al cliente. Ciò - hanno
precisato - è sempre più importante per i mercati che
dipendono particolarmente dalla capacità transfrontaliera
come l'intermodale. Un rafforzamento del coordinamento della
gestione della capacità, inclusa una consultazione di tutte
le parti interessate come proposto nel regolamento, non solo
aumenterà la capacità complessiva disponibile sulla
rete europea, ma migliorerà, in maniera cruciale, la qualità
e la quantità di tracce ferroviarie disponibili per il
trasporto merci su rotaia, rendendole così più
attraenti per gli utenti finali e contribuendo ad un migliore
funzionamento delle catene di fornitura europee».
Secondo le associazioni, «ciò sarà raggiunto
solo se i partner del trilogo avranno l'ambizione di allontanarsi
dallo status quo, che rende difficile alla capacità del
trasporto merci su rotaia di offrire servizi transfrontalieri
competitivi a causa della frammentazione della rete. L'accordo del
trilogo - hanno sottolineato - dovrebbe aiutare a fornire la
programmazione flessibile e digitalizzata e la gestione della
capacità necessarie ai proprietari delle merci, agli
spedizionieri, nonché agli operatori del trasporto merci su
rotaia e ai loro clienti diretti».
In particolare, per le associazioni i negoziatori del trilogo
dovrebbero assicurare che «i programmi-quadro europei siano
adottati tramite un processo che consenta loro di essere vincolanti
e qualsiasi scostamento debba essere proposto in un processo
trasparente e, in ultima analisi, richieda l'approvazione degli enti
normativi». Osservando che «il regolamento introduce
notevoli e solidi incentivi attraverso condizioni commerciali
reciproche che incoraggiano efficacemente la gestione della capacità
concentrandosi sulla circolazione dei treni transfrontalieri in
linea con la loro traccia ferroviaria originale», le
associazioni hanno specificato che «ciò è
particolarmente importante per compensare gli impatti negativi
evitabili dei colli di bottiglia correlati alla limitazione della
capacità».
Tra le altre esortazioni rivolte ai negoziatori del trilogo, le
associazioni ritengono necessario assicurare che «qualsiasi
modifica ad una traccia ferroviaria deve essere trattata nella sua
interezza, in particolare quelle tracce ferroviarie che coinvolgono
più di un gestore dell'infrastruttura».
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