 Dopo sei trimestri consecutivi di calo, nel secondo periodo
trimestrale del 2024 il traffico delle merci nei porti dell'Unione
Europea dovrebbe essere cresciuto del +1,8%. Il condizionale è
dovuto alle notevoli perplessità sulla completezza,
accuratezza e tempestività dei dati diffusi dall'istituto di
statistica europeo Eurostat sul traffico portuale europeo che da
anni e di recente sono state ripetutamente espresse dal nostro giornale
(
del 4
novembre 2024). Oggi Eurostat ha annunciato che nel periodo
aprile-giugno dello scorso anno i principali porti dell'Unione
Europea, cioè gli scali portuali che movimentano annualmente
oltre un milione di tonnellate di merci, hanno registrato un
traffico complessivo di 858,0 milioni di tonnellate di carichi
rispetto a 842,9 milioni di tonnellate nello stesso trimestre del
2023.
Il solo traffico containerizzato, già in aumento nei due
trimestri precedenti, nel secondo trimestre del 2024 risulta in
rialzo del +5,7% con 206,4 milioni di tonnellate movimentate. In
ripresa anche i traffici di rotabili con 117,5 milioni di tonnellate
(+5,8%) e di rinfuse liquide con 315,5 milioni di tonnellate. È
proseguita, invece, la flessione dei volumi di rinfuse secche che
hanno totalizzato 171,7 milioni di tonnellate (-5,0%).
La crescita globale del traffico, inoltre, è stato
trainata principalmente dalle merci all'imbarco che sono ammontate a
328,7 milioni di tonnellate (+2,5%), con un incremento più
contenuto delle merci allo sbarco attestatesi a 529,3 milioni di
tonnellate (+1,4%).
Tra le principali nazioni marittime europee, nel secondo
trimestre del 2024 i porti dell'Olanda hanno movimentato 136,8
milioni di tonnellate di merci (-0,3%), quelli della Turchia,
nazione candidata all'ingresso nell'UE, hanno movimentato 132,9
milioni di tonnellate (-0,7%) e i porti italiani, con 128,0 milioni
di tonnellate, hanno segnato l'aumento più consistente tra le
nazioni europee i cui porti movimentano trimestralmente oltre 10
milioni di tonnellate avendo registrato un rialzo del +8,8% sul
secondo trimestre del 2023. A seguire i porti spagnoli con 127,9
milioni di tonnellate (+5,5%), i porti belgi con 72,2 milioni di
tonnellate (+2,7%), i porti tedeschi con 69,4 milioni di tonnellate
(+1,0%), quelli francesi con 67,8 milioni di tonnellate (+1,6%), i
porti della Norvegia, che fa parte dello Spazio Economico Europeo,
con 50,7 milioni di tonnellate (+6,7%) e quelli della Grecia con
44,4 milioni di tonnellate (+2,0%).
Fra i principali porti per volume di traffico containerizzato,
conteggiato in termini di contenitori da venti piedi movimentati nel
secondo trimestre dello scorso anno, Eurostat evidenzia il volume di
traffico di 3,40 milioni di teu trattato dal porto di Rotterdam
(+1,4%) seguito dai 3,08 milioni di teu movimentati dal sistema
portuale di Anversa-Zeebrugge (+2,1%) e quindi dal porto di
Bremerhaven con 1,11 milioni di teu (+8,0%) e dai porti di Amburgo
con 1,93 milioni di teu (-2,7%), del Pireo con 1,13 milioni di teu
(-10,1%), di Algeciras con 1,22 milioni di teu (+0,7%), di Valencia
con 1,47 milioni di teu (+16,8%) e di Gioia Tauro con 724mila teu
(+2,0%).
Dai dati diffusi da Eurostat si evince che nel primo semestre
del 2024 i porti europei hanno movimentato 1,67 miliardi di
tonnellate di merci, con un calo del -0,7% sui primi sei mesi
dell'anno precedente, di cui 623,8 milioni di tonnellate di rinfuse
liquide (-0,4%), 339,5 milioni di tonnellate di rinfuse solide
(-7,3%), 397,4 milioni di tonnellate di merci in container (+5,4%),
216,6 milioni di tonnellate di carichi ro-ro (-1,2%) e 89,1 milioni
di tonnellate di altre merci (-0,9%).
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