 Nei primi tre mesi di quest'anno i porti russi hanno movimentato
208,2 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del -5,6%
sul primo trimestre del 2024. L'associazione dei porti commerciali
russi ha reso noto che le merci esportate attraverso gli scali
portuali sono ammontate a 164,4 milioni di tonnellate (-5,4%), le
merci importate a 10,1 milioni di tonnellate (+2,9%), le merci in
transito a 18,0 milioni di tonnellate (+3,1%) e le merci del
cabotaggio a 15,7 milioni di tonnellate (-19,1%).
Il volume complessivo del traffico di merci secche è
stato pari a 98,4 milioni di tonnellate (-5,3%), incluse 43,9
milioni di tonnellate di carbone (+1,1%), 13,7 milioni di tonnellate
di merci containerizzate (+0,7%), 12,1 milioni di tonnellate di
fertilizzanti minerali (+17,9%), 9,2 milioni di tonnellate di
cereali (-49,6%), 5,9 milioni di tonnellate di metalli ferrosi
(+21,1%), 2,9 milioni di tonnellate di minerali (+29,6%) e 1,9
milioni di tonnellate di rotabili (+3,1%). Il totale delle rinfuse
liquide si è attestato a 109,8 milioni di tonnellate (-5,8%),
di cui 65,0 milioni di tonnellate di petrolio greggio (-5,8%), 32,5
milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-8,0%), 9,7
milioni di tonnellate di gas liquefatto (+3,0%) e 1,4 milioni di
tonnellate di prodotti alimentari (-14,7%).
Nel primo trimestre del 2025 i porti russi del bacino artico
hanno movimentato 21,5 milioni di tonnellate di merci (-8,7%),
quelli del Mar Baltico 68,1 milioni di tonnellate (-1,8%), i porti
marittimi del bacino del Mar d'Azov-Mar Nero 62,6 milioni di
tonnellate (-11,6%), i porti del Mar Caspio 1,7 milioni di
tonnellate (-32,9%) e gli scali portuali dell'Estremo Oriente 54,4
milioni di tonnellate (+0,1%).
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