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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 4/2000 - APRILE 2000 |
Conferenze e convegni
I caricatori svizzeri e la gestione
del trasporto merci
La gestione dei carichi ha costituito
il tema principale del 18° seminario sui trasporti marittimi
di merci dello SSC (Consiglio dei Caricatori Svizzeri), tenutosi
ad Interlaken nell'ultima settimana dello scorso mese di gennaio.
Ed il messaggio che i delegati hanno portato a casa è stato
che il trasporto - containerizzazione compresa - dev'essere organizzato
non quale attività singola e specifica, bensì come
componente integrale dei programmi complessivi di produzione e
commercializzazione dei caricatori e degli importatori. I dirigenti
impegnati nella distribuzione non devono lavorare in isolamento.
Il Seefrachtseminar 2000,
a dispetto del suo nome, ha riguardato una gamma più ampia
di attività rispetto al mero trasporto merci marittimo.
Il seminario è stato strutturato su due aree principali
di attività; la prima comprendeva relazioni ai delegati
da parte di oratori specializzati in ordine ad argomenti quali
gli aspetti giuridici e della responsabilità del trasporto
merci internazionale, il ruolo delle garanzie bancarie e la combinazione
dei servizi terminalistici ed intermodali; la seconda verteva
su una serie di gruppi di lavoro relativi a casi pratici. Questi
ultimi hanno consentito ai delegati di mettere a confronto le
questioni che si pongono giornalmente in un dipartimento distribuzione
di un caricatore, nonché di scambiare esperienze, informazioni
ed opinioni.
Al seminario hanno assistito 175
delegati, compresi i moderatori dei gruppi di lavoro, i relatori,
il contenuto personale di segreteria dello SSC ed un piccolo contingente
di giornalisti. Quasi la metà dei delegati erano caricatori,
mentre il resto era costituito da fornitori di servizi. Rispetto
ai precedenti seminari, vi è stata una percentuale notevolmente
più alta di donne e di giovani delegati; sviluppo, questo,
che comporterà degli effetti sull'acquisizione dei servizi
di trasporto e di distribuzione nei prossimi 5-10 anni.
Il principio-guida del seminario
è stato subito chiarito nell'intervento di apertura. Il
messaggio è che la globalizzazione dell'economia mondiale,
nonché l'internazionalizzazione della produzione e del
marketing (e questo è di particolare rilievo per i produttori
svizzeri), unitamente alle strategie globali di marketing delle
società multinazionali, hanno ingenerato nuove concezioni
logistiche e hanno reso ancor più necessaria l'integrazione
del trasporto in cicli produttivi completi. Il trasporto integrato,
è stato affermato, è divenuto di notevole rilevanza
per l'economia svizzera.
L'affidamento a terzi delle esigenze
di caricazione e di logistica è al momento attuale una
questione scottante in molti paesi ed un gruppo di lavoro su tali
forme di affidamento, sulla compartecipazioni tra imprese che
acquistano capacità e quelle che la forniscono, nonché
sugli impianti (allorquando gli spedizionieri o gli operatori
della logistica piazzano personale dedicato e di solito capacità
informatica presso un produttore), ha offerto alcune considerazioni
assai personalizzate sull'argomento. A molta gente impegnata nella
caricazione e nella distribuzione non piace l'idea, temendo -
talvolta a ragione - che essa possa costar loro il posto di lavoro.
Nel corso dei lavori del gruppo
è stato suggerito che la gestione dei flussi di prodotto
fra un paese e l'altro evolve continuamente. Di conseguenza, è
diventato importante mettersi in condizione di reperire approcci
alternativi alla funzione logistica. Numerose imprese sono alle
prese con i provvedimenti da prendere e la discussione nell'ambito
del gruppo di lavoro si è incentrata su quale sia l'approccio
ideale.
Con l'obiettivo di rendere i partecipanti
consapevoli delle scelte tattiche e delle strategie perseguibili,
è stato suggerito - nel contesto di un documento messo
a disposizione dei delegati - che gli addetti ai dipartimenti
distribuzione dovrebbero stabilire - in una prima fase - la strategia
logistica dell'impresa per cui lavorano. Si dovrebbe tener conto
dei fattori emotivi, ad esempio delle opinioni personali sulla
validità dell'affidamento a terzi, di come un dipendente
si riferisce a questo argomento e se reagisce favorevolmente o
meno all'idea. Il personale dei dipartimenti distribuzione dei
produttori, è stato spiegato, dovrebbero richiedere l'opinione
di altre persone della propria società in ordine all'affidamento
a terzi. Essi hanno altresì bisogno di individuare il proprio
ruolo nel processo.
La necessità di un approccio
sistematico all'organizzazione del trasporto è stata sottolineata
in varie occasioni nel seminario. Gli importatori, ad esempio,
hanno descritto le fasi occorrenti ad organizzare il trasporto
merci marittimo da un fornitore d'oltremare ed è stato
spiegato che bisognerebbe tener conto delle valutazioni inerenti
alla frequenza delle partenze dei vettori di containers, ai tempi
di viaggio, ai porti di arrivo ed alla disponibilità delle
modalità d'oltremare per la consegna di un contenitore
dal porto di arrivo europeo alla destinazione in Svizzera.
Allo stesso modo, un gruppo di lavoro
dedicato all'organizzazione di una spedizione marittima di merci
in esportazione ha esposto ai delegati le complicazioni delle
condizioni di pagamento e di consegna. Tra gli argomenti trattati
possono elencarsi l'applicabilità o meno alle merci pericolose,
gli accordi di trasporto pre e post tratta marittima, le modalità
d'imballaggio delle merci e gli Incoterms, per non dire delle
condizioni dei fornitori di servizi di trasporto nonché
della normativa in materia d'importazione nei paesi di destinazione,
così come il tipo di documentazione richiesta, l'accettazione
del rischio di perdita o danno nel corso del procedimento di trasporto
e - infine - l'individuazione della responsabilità in ordine
al pagamento degli oneri di nolo.
Il dominio del container nei servizi
di linea marittimi a lungo raggio è stato conclamato in
diverse occasioni nel corso dei lavori. Tuttavia, è stato
il messaggio, la containerizzazione è solamente una funzione
- per quanto decisiva - del trasporto globale complessivo e della
catena della gestione della logistica.
(da: Containerisation International, marzo 2000)
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