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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 7-8/2000 - LUGLIO/AGOSTO 2000 |
Trasporto marittimo
La NSCSA compie 21 anni
Nello scorso mese di gennaio, la NSCSA (National Shipping Company
of Saudi Arabia) ha ricevuto in consegna la Saudi Yanbu,
terza ed ultima di una serie di portacontenitori da 4.400 TEU
ordinate presso la Samsung Heavy Industries in Corea del Sud.
La consegna in questione ha rappresentato il culmine di una strategia
iniziata ai primi del 1997, quando la compagnia di navigazione
si risolse ad impegnarsi decisamente nel settore del trasporto
marittimo di containers, essendo stata fino a quel momento un
operatore di tonnellaggio ro-ro multiruolo nell'ambito dei traffici
Nordamerica/Medio Oriente ed Asia/Medio-Oriente.
In conseguenza della trasformazione operativa, sei navi ro-ro
della NSCSA sono state concentrate sul mercato nord-americano,
dove la compagnia di navigazione ha rilevato una persistente domanda
per questo tipo di tonnellaggio al fine di provvedere a carichi
sperimentali, prodotti forestali ed attrezzature per costruzioni,
oltre ai containers. Queste navi rimangono nell'ambito dei traffici
in questione, che si sono ampliati fino a comprendere scali nei
porti del Mediterraneo nel 1997 e nel sub-continente indiano (Jawaharlal
Nehru in India e Port Qasim in Pakistan) nel 1999. Quest'operazione
indipendente si è dimostrata assai riuscita sotto molti
aspetti e la NSCSA stima di poter ora disporre di una quota di
mercato del 55% nei traffici relativi a carichi alla rinfusa tra
la Costa orientale U.S.A. ed il Medio Oriente.
Il tonnellaggio ro-ro impiegato nei servizi asiatici della compagnia
di navigazione è stato rimpiazzato nel 1997 da un'operazione
puramente cellulare per mezzo di accordi relativi a noleggio di
spazi-containers con la CMA (Compagnie Maritime d'Affretement),
riguardanti i servizi di quest'ultima FAL (French Asia Line) Europa-Estremo
Oriente e MEX (Mediterranean Express) Estremo Oriente-Mediterraneo.
Oltre alla svolta verso operazioni containerizzate dedicate, atta
a rispondere alla mutata natura dei traffici, quest'alleanza strategica
con il vettore francese ha consentito alla NSCSA di accedere direttamente
al settore Nord Europa/Medio Oriente per la prima volta dalla
Guerra del Golfo.
La NSCSA, tuttavia, non si è accontentata meramente della
presenza in questi traffici mediante l'acquisizione di spazi-containers
sulle navi della CMA (ora CMA CGM The French Line) e ha ordinato
tre nuove navi cellulari al fine di diventare un vero e proprio
socio con quote di naviglio nel traffico suddetto. E lo è
diventata davvero, adesso, dato che le nuove costruzioni stanno
progressivamente rimpiazzando le navi della CMA CGM in precedenza
impiegate nel FAL, di modo che ora ci sono sei navi della CMA
CGM e tre navi della NSCSA che operano nel contesto degli orari
Europa-Asia.
La prima nave della serie, la Saudi Jeddah, è stata
immessa in servizio a luglio del 1999 mentre la seconda di loro,
la Saudi Yanbu, percorre le rotte del FAL sin dallo scorso
mese di febbraio.
La consegna delle navi di nuova costruzione ha dato alla NSCSA
un maggiore coinvolgimento nel traffico e - di conseguenza - un
maggiore controllo delle proprie operazioni. Anche la capacità
a disposizione della compagnia è aumentata significativamente
dai 300 TEU settimanali all'inizio del 1997 ai più o meno
920 TEU della fine del 1999 e adesso a 1.393 TEU settimanali in
seguito all'introduzione della terza nuova nave.
La NSCSA continua a noleggiare spazi-containers nell'ambito del
MEX. Tuttavia, si è saputo che sono in corso modifiche
all'impegno della NSCSA nel servizio Galex che collega l'Asia
al Medio Oriente. I particolari al riguardo, peraltro, non sono
ancora disponibili.
Gli scopi strategici dei cambiamenti apportati sono stati in
primo luogo intesi a fornire un migliore livello del servizio
nei mercati-chiave della NSCSA in Arabia Saudita ed in genere
nel Medio Oriente ed al fine di partecipare ai traffici da capolinea
a capolinea Asia/Europa.
Il Nord Europa rappresenta la maggiore fonte di importazioni
containerizzate nel Medio Oriente e pertanto gli scali diretti
a Southampton, Amburgo, Rotterdam, Zeebrugge e Le Havre hanno
costituito un'importante integrazione della rete della NSCSA.
Nel contempo, la partecipazione all'alleanza con la CMA CGM e
la Norasia Line, che noleggia spazi-containers sulle navi FAL
e MEX della CMA, ha consentito alla NSCSA di offrire ai propri
clienti collegamenti settimanali tra i porti del Mar Rosso e del
Golfo medio-orientale e l'Europa, il Nord-Est, l'Asia orientale,
Singapore ed il Sud-Est asiatico, partecipando altresì
nel contempo ai traffici dall'Europa all'Asia.
"L'alleanza con la CMA CGM e l'investimento che abbiamo
intrapreso ha reso possibile ciò" ha detto il primo
dirigente Engr Abdullah A. Al-Shuraim. "Abbiamo assistito
ad un incremento dei flussi di carico Europa/Medio Oriente e vogliamo
prendere parte a questa attività. Tre anni fa abbiamo cercato
quello che potesse essere il socio migliore ed abbiamo ritenuto
che questo fosse la CMA. Tale relazione ha dimostrato di essere
di grande soddisfazione reciproca".
Accanto al programma di nuove costruzioni di navi, vi è
da rilevare il fatto che la NSCSA ha acquisito nuovo equipaggiamento
containerizzato. Nel 1999 sono stati consegnati circa 25.000 TEU
di contenitori per carichi secchi (un misto di 20 e 40 piedi standard
ed unità high cube) che hanno portato il numero complessivo
dei containers a quasi 35.000 TEU.
Per l'immediato futuro non sono state programmate ulteriori nuove
costruzioni di portacontainers. Tuttavia, Al-Shuraim commenta:
"Staremo bene attenti alle richieste a lungo termine del
traffico con la CMA CGM e ciò potrebbe indurci infine ad
ordinare ulteriore e più grande capacità di portacontainers.
La CMA CGM ha appena ordinato una serie di navi dalla capacità
di 6.500 TEU, di modo che in qualche momento in là nel
tempo potremmo prendere in considerazione l'ipotesi di partecipare
più o meno a questi livelli ".
Di pari passo con molti altri vettori, la NSCSA nel 1999 non
ha fatto registrare un'annata positiva dal punto di vista finanziario.
Le tariffe di trasporto merci hanno stagnato in basso in tutti
i traffici, ma specialmente nei settori in direzione est dall'Europa/Medio
Oriente/Asia. La compagnia di navigazione ha dovuto anche vedersela
con le implicazioni del notevole squilibrio degli equipaggiamenti
che ha accompagnato il boom delle esportazioni ed il concomitante
crollo delle importazioni asiatiche. Nel corso del 1999, anche
la NSCSA ha sperimentato un calo del 50% circa nei propri volumi
di carico dal Nordamerica al Medio Oriente, in conseguenza del
dollaro forte ed anche le tariffe di nolo sono collassate sino
ad un livello molto basso.
Il vero e proprio impatto si vedrà alla fine di quest'anno,
quando la compagnia pubblicherà i propri risultati finanziari
del 1999. I dati relativi ai primi nove mesi dell'anno mostrano
una perdita netta di circa 29 milioni di dollari, mentre la divisione
contenitori e carichi generali è andata in rosso per la
bellezza di 32 milioni di dollari.
Al-Shuraim, peraltro, è ottimista nel senso che ritiene
che il peggio sia alle spalle e che nel 2000 si assisterà
a notevoli miglioramenti. Qualche miglioria si è già
verificata nelle tariffe di nolo sulle rotte dall'Asia al Medio
Oriente ed all'Europa ed anche sulla tratta dall'Europa al Medio
Oriente gli esperimenti di ripristino delle tariffe stanno avendo
un impatto positivo. Tuttavia, per quanto attiene i servizi nordamericani,
le tariffe di nolo restano soggette ad una fortissima pressione.
Quale vettore fortemente impegnato nei traffici medio-orientali,
la NSCSA è stata colpita dal crollo mondiale del prezzo
del petrolio nel corso di gran parte del 1998-99, che ha depresso
la domanda di merci in tutta la regione. Di conseguenza, I trasporti
della linea di navigazione in Medio Oriente lo scorso anno sono
calati.
Come tutti hanno potuto vedere negli ultimi nove mesi, il prezzo
mondiale del petrolio è poi aumentato rapidamente e ciò
ha infuso ulteriore ottimismo nella NSCSA. Commenta Al-Shuraim:
"Questo dovrebbe alla fine condurre ad un maggiore livello
di investimenti governativi ed alla elargizione di finanziamenti
per i progetti che erano stati accantonati. Assisteremo alla ripresa
di flussi di carichi e sono sicuro che ci sarà un conseguente
significativo miglioramento dei traffici containerizzati medio-orientali".
TABELLA 1 |
PRINCIPALI SERVIZI DI LINEA DELLA NSCSA
|
Traffico | Frequenza |
Porti serviti | Navi
| Soci |
FAL
Europa/Medio Oriente/Asia | Settimanale
| Le Havre, Rotterdam, Amburgo, Zeebrugge, Southampton, Malta, Damietta, Jeddah, Khor Fakkan, Singapore, Hong Kong, Shanghai, Ningbo, Yantian, Hong Kong, Singapore, Port Klang, Jeddah
| 9 da
3.900 /
4.400 TEU | CMA CGM
Norasia
|
Med Club Express
Mediterraneo/ Sud-Est
Asiatico/Asia
| Settimanale | Barcellona, Fos, Genova, Napoli, Damietta, Port Klang, Singapore, Yantian, Hong Kong, Busan, Keelung, Hong Kong, Chiwan, Djakarta, Singapore, Colombo, Damietta, Malta
| - | CMA CGM
Norasia |
Nordamerica, Mediterraneo,
Medio Oriente, Sub-continente indiano
| 10 giorni | Houston, New Orleans, Savannah, Wilmington, Norfolk, New York, Halifax, Jeddah, Dubai, Damman, Port Qasim (Karachi), JNPT (Mumbai), Jeddah, Livorno, New York, Baltimora
| 6 da
1.600 /
2.300 TEU | Nessuno
|
Fonte: NSCSA
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L'incremento del prezzo del petrolio, tuttavia, non è
solamente fonte di buone notizie per la NSCSA. Come osserva Al-Shuraim,
esso ha comportato costi di bunkeraggio più elevati, che
sono più che raddoppiati dalla fine del 1998. "Non
tutti i costi possono essere trasferiti e, sebbene noi ed altri
vettori si stia spingendo forte, gli aumenti tariffari non riflettono
completamente l'aumento dei costi di bunkeraggio".
Jeddah è un porto-chiave per la NSCSA, quale porta d'accesso
principale a servizio del proprio mercato "di casa"
dell'Arabia Saudita. Importanti cambiamenti sono in atto nel porto
ed un secondo terminal contenitori dovrebbe iniziare le operazioni
entro pochi mesi. Al-Shuraim accoglie con molto favore l'iniziativa
che immetterà nuova concorrenza sul mercato e si aspetta
di ricavare vantaggi operativi dai cambiamenti. "Le linee
di navigazione saranno in condizione di decidere di quali terminals
servirsi sulla base della produttività e dell'efficienza"
ha affermato Al-Shuraim.
Negli ultimi anni, la NSCSA ha investito in un proprio piazzale
per i servizi containerizzati da 120.000 m2 a Jeddah,
che utilizza per depositarvi i contenitori vuoti e quelli dei
clienti. Sul sito sono state allestite altresì infrastrutture
per la riparazione e la rimessa a nuovo dei containers.
Un altro importante programma di investimento concerne lo sviluppo
di sistemi informatici interni che negli ultimi anni sono stati
notevolmente migliorati. Tutti gli agenti in Nordamerica, in Europa,
nel Sud-Est asiatico e nel Medio Oriente sono connessi per mezzo
di reti regionali con centro rispettivamente a Baltimora, Londra,
Singapore e Riyad. La NSCSA sta ora lavorando ad un nuovo sistema
che renderà possibile accentrare queste reti informatiche
regionali in una sola località, l'ufficio principale di
Riyad. Ciò consentirà una maggiore disponibilità
di informazioni ed una maggiore velocità di accesso.
Per la fine del 2000, tutti gli agenti e gli uffici regionali
saranno collegati direttamente ad un computer AS400 a Riyad; verranno
utilizzate comunicazioni basate su Internet, dal momento che si
è valutato che questa era l'opzione più razionale
dal punto di vista dei costi.
La NSCSA sta inoltre sviluppando il proprio sito web (www.nscsa.com)
che ha visto la luce alla metà del 2000. Esso fornirà
informazioni complete sugli orari e comprenderà altresì
la registrazione dei carichi e le strutture di tracking. "L'investimento
in queste soluzioni informatiche è l'unico modo con cui
possiamo competere con le principali linee di navigazione del
mondo" osserva Al-Shuraim.
La NSCSA ha ampi interessi al di là del trasporto marittimo
di contenitori, dal momento che possiede complessivamente 16 unità
per il trasporto di prodotti chimici e cinque cisterniere VLCC.
Essa detiene una partecipazione dell'80% nella National Chemical
Carriers che ha siglato un accordo sugli equipaggiamenti con la
norvegese Storli, nonché nella Arabian Chemical Carriers,
un'associazione commerciale con la United Arab Shipping Company,
che possiede una cisterniera con cui effettua servizi.
Due anni fa, la NSCSA ha inoltre costituito un'associazione commerciale
per la gestione di navi con la Acomarit, denominata Mideast Ship
Management, in cui possiede una partecipazione dell'80%. Per la
fine di quest'anno, la società si accollerà la responsabilità
della gestione tecnica di tutte e 32 le navi della NSCSA.
Afferma Al-Shuraim: "La Mideast Ship Management sta facendo
un eccellente lavoro. Essa ha costituito un'organizzazione gestionale
assai efficiente, che collega tutte le navi via Internet e porta
avanti un lavoro di agenzia e mediazione marittima".
L'intenzione, adesso, è quella di cercare navi di terzi,
concentrandosi specialmente su quelle impegnate nei traffici del
Medio Oriente. Ciò potrebbe coinvolgere tutta una gamma
di tipi di navi, tra cui il tonnellaggio cellulare e ro-ro.
Sebbene la NSCSA sia il vettore nazionale, la compagnia di navigazione
in effetti appartiene solamente per il 29% al governo saudita,
che supervisiona le sue operazioni attraverso i propri rappresentanti
nel consiglio di amministrazione. Il resto delle azioni è
detenuto da soggetti privati.
(da: Containerisation International, giugno 2000)
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