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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 6/2001 - GIUGNO 2001 |
Trasporto marittimo
I progressi di Syngenta
La Syngenta è nata da soli sei mesi,
ma la sua divisione Crop1 Protection ha già un ammontare
di traffici sostanzioso da e per ogni direzione e si sta attualmente
muovendo verso le principali direttrici di mare aperto.
Negli ultimi anni ci sono stati fusioni e riallineamenti
societari che hanno cambiato radicalmente la struttura globale
del settore dell'industria chimica e farmaceutica con base a Basle,
in Svizzera. Solo una piccola parte della produzione industriale
è oggi allocata a Basle, anche se le multinazionali a controllo
svizzero continuano a gestire direttamente o indirettamente migliaia
di Teus originatisi in Europa Occidentale, Americhe e regione
dell'Asia-Pacifico.
Una delle fusioni più recenti ha portato alla formazione
di Syngenta. Essa è nata dall'unione di Novartis Agribusiness
e Zeneca Agrochemicals, e ha iniziato ad essere pienamente operativa
nel Novembre 2000.
Prima di essere scissa, alcuni anni fa la Zeneca era parte della
inglese ICI, e in seguito venne unita alla Astra in Svezia per
diventare parte del gruppo AstraZeneca. Attualmente il gruppo
Novartis è costituito dalla ex Ciba Geigy e dalla Sandoz,
anche se alcune delle divisioni della Ciba Geigy sono state separate
poco tempo prima per diventare entità indipendente sotto
il nome di Ciba Speciality Chemicals.
La Syngenta, con quartier generale a Basle, comprende ad oggi
due aree strategiche d'affari: una di ricerca, produzione e marketing
dei semi, l'altra, denominata Syngenta Crop Protection, specializzata
in ricerca, produzione e marketing di prodotti crop protection.
Kurt Bermeitinger, capo della Syngenta Crop Protection, assieme
alla sua squadra, ha un compito assai duro: minimizzare i costi
complessivi di trasporto oceanico e di distribuzione globale,
assicurando allo stesso tempo che Syngenta riceva dagli spedizionieri
e dai vettori oceanici livelli qualitativamente alti di servizio,
per riuscire a mantenere complesse supply chains che devono essere
tenute costantemente in movimento.
Bermeitinger, ex specialista senior in distribuzione internazionale
con la Novartis, ha effettivamente due aree principali di responsabilità.
Oltre che dell'acquisto di capacità globale per trasporti
in mare aperto e per le navi in navigazione di cabotaggio, egli
è responsabile anche della sicurezza generale della distribuzione.
Scherzosamente egli stesso nota: "Ho due compiti, ma non
ho due salari!".
Del resto, le sue responsabilità non sono certo leggere.
Le supply chains della Syngenta sono tutte interrelate e ricoprono
quasi l'intera superficie del globo. Le principali regioni o macroaree
attraversate da canali Syngenta sono: Europa, Africa e regione
Mediorientale, NAFTA, America Latina e Asia-Pacifico.
Per rendere le cose anche più complesse, sono molti i flussi
di traffico nelle regioni appena elencate, e in particolare nell'area
europea sotto forma di linee cabotiere. Poi, per fare un altro
esempio, un porto situato a Panama serve numerose destinazioni
all'interno delle Americhe, mentre uno scalo quale Singapore traffica
merci soprattutto con il Sud Est dell'Asia.
I volumi trasportati di volta in volta possono essere decisi con
l'influenza di fattori vari, quali clima, condizioni economiche
di certi Paesi, introduzione di nuovi prodotti o divieto di commercio
di altri, come quando in Gran Bretagna c'è stata la crisi
della mucca pazza. Nonostante tutto però, i volumi annuali
dei traffici in mare aperto sono calcolati essere intorno ai 13
mila Teus di spedizioni di rinfuse solide FCL, più 2.500
ISO tanks tra deep e short sea, quest'ultimo in particolare all'interno
dell'Europa. C'è anche del traffico LCL, sebbene esso non
sia particolarmente significativo in quanto a volumi.
Il traffico che un tempo era della Novartis Agribusiness e della
Zeneca Agrochemicals ha continuato a esistere sotto forma di traffico
Syngenta dal Novembre 2000. uno dei primi compiti di Bermeitinger
nel suo nuovo ruolo è stato quello di identificare i flussi
do containers da e per ogni regione e la loro stazza, e successivamente
determinare il livello e il tipo di servizio di navigazione di
cui ogni regione aveva necessità. Si sono dovuti stabilire
anche le condizioni per l'utilizzo di spedizionieri e altri prestatori
di servizi di trasporto merci terzi.
Una delle preoccupazioni principali attualmente è far partire
il global freight contracting da Basle. Questo implica che i prestatori
di servizi debbano produrre delle stime di volumi di traffico
annuali. La strategia di Bermeitinger è mirata al colloquio
diretto con i vettori oceanici, ma anche con gli spedizionieri,
che devono offrire quotazioni per il trasporto oceanico diretto
e per tutti i servizi amministrativi accessori, e possibilmente
per l'organizzazione del trasporto su terra.
I vettori oceanici e gli spedizionieri invitati a fare una quotazione
comprendevano soggetti che già erano coinvolti nel business.
Per mantenere una sorta di continuità, dato che essi sono
familiari a traffici di questo genere, è plausibile che
alcuni di questi attori continuino a essere coinvolti. La preferenza
generale è per i vettori multi-trade, ma si considereranno
allo stesso modo specialisti e operatori di nicchia.
È pacifico che si negozieranno degli accordi con spedizionieri
e vettori oceanici su base annuale, dal 1° Luglio 2001 al
30 Giugno 2002. Il processo di valutazione delle tariffe offerte,
e di comparazione della frequenza delle spedizioni, dei tempi
di transito e della copertura delle rete portuale era già
pienamente in atto al Marzo di quest'anno, e i primi risultati
dovrebbero cominciare a vedersi già da ora.
Incredibile a dirsi, nonostante la notevole estensione delle responsabilità
di Bermeitinger, egli è supportato da un team di sole tre
persone, due delle quali assegnate esclusivamente all'analisi
delle quotazioni. "Raggiungeremo il nostro scopo quando avremo
completato il database dell'impresa e tutti gli spedizionieri
intervistati potranno fornire quotazioni standardizzate, di modo
che il confronto risulti più veloce e flessibile".
I vettori hanno dovuto produrre quotazioni fisse di tariffe oceaniche
che includessero le CAFs, ma non le BAFs, e comprendessero i prezzi
delle operazioni di movimentazione a terminal nel porto di carico
(per la tratta Europa - USA - Europa anche il porto di scarico).
Le tariffe port-to-port, se si esclude il traffico in direzione
degli USA, non comprendevano il trasporto successivo su strada.
Formalmente, i contratti scritti di servizio sono stati negoziati
per il traffico dentro e fuori gli USA, ma gli accordi riguardanti
le altre compagnie di navigazione saranno sicuramente più
informali, sebbene vincoleranno i vettori una volta che saranno
stati conclusi gli accordi. Dove è opportuna la contrattazione
faccia a faccia, essa sarà svolta a Basle.
Circa il 70% del traffico di Syngenta è di merci pericolose,
e rientra in tre classi sostanziali:
1. classe 3 - materiali infiammabili;
2. classe 6 - materiali pericolosi, velenosi o dannosi per altre
ragioni;
3. classe 9 - materiali potenzialmente dannosi per l'ambiente.
Questo renderà più complesso il lavoro di Bermeitinger
e del suo team per quanto concerne la negoziazione delle tariffe?
La risposta è certamente no. "Trasportare materiali
ad alto contenuto di rischio è il nostro business, e noi
sappiamo il fatto nostro in materia di negoziazione", replica
Bermeitinger, che tra le sue responsabilità ha anche quella
di verificare che siano rispettate, durante il trasporto, tutte
le normative di sicurezza delle varie Regioni che si attraversano.
Appurato che Bermeitinger si attende di minimizzare i costi di
trasporto e di distribuzione delle merci, e che Syngenta movimenta
regolari e sostanziosi volumi di traffico, non sarà possibile
arrivare a ottenere le tariffe oceaniche più basse possibili?
Risponde Bermeitinger: "Nono avrebbe senso ridurre i costi
di trasporto delle merci mediante l'utilizzo di servizi di navigazione
di livello inferiore se ciò compromettesse l'efficienza
della nostra supply chain". Aggiunge ancora: "Sarebbe
un ulteriore fattore di costo. Per noi sono altrettanto importanti
i tempi di transito e il rispetto dei giorni di partenza e di
consegna".
L'idea di affidare tutto il processo a un solo grande operatore
globale è stata abbandonata. Si era tentato in passato
di negoziare con un solo spedizioniere, ma le tariffe da esso
offerte erano scarsamente competitive e il livello di controllo
basso. Inoltre era più flessibile poter trattare con tanti
spedizionieri diversi, oltre che più vantaggioso.
Stare seduti a Basle e negoziare le tariffe con i vettori oceanici
è molto bello, ma non c'è bisogno di costringere
gli spedizionieri a fare affari con rappresentanti regionali che
in realtà non sono interessati al business. In questo senso
l'approccio di Syngenta è assai delicato: "Ci potranno
essere delle ragioni locali per le quali un certo trasportatore
non deve essere utilizzato. A Basle non possiamo essere consapevoli
di tutte le sfaccettature di un evento. E non sarebbe pertanto
logico imporre delle decisioni a soggetti regionali distanti migliaia
di chilometri da Basle, senza conoscere le loro peculiarità
locali".
Dice Bermeitinger: "A Basle il processo di contrattazione
ha solo inizio, ma le decisioni in merito a vettori oceanici e
fornitori di servizi di logistica da utilizzare sono prese da
noi e dalle Regioni coinvolte. Parliamo e discutiamo con loro".
In più, Bermeitinger ha sottolineato che le
sue responsabilità sono primariamente commerciali e strategiche,
mentre sono le Regioni a essere competenti delle operazioni, di
cui devono rispondere: "Sono certo preoccupato dei problemi
di operatività, ma non è compito mio risolverli".
Però i suoi incarichi comprendono anche il sostegno alle
unità regionali.
Questo approccio di tipo consultivo continua all'interno delle
regioni. Il management di ogni unità di shipping e distribuzione
di ogni regione discute le scelte dei fornitori di servizi nel
management delle singole aree, e anche loro applicano lo stesso
modo di procedere con i soggetti ai quali so riferiscono per contrattare.
È un modo di procedere molto cauto e delicato, ma che porta
sicuramente ottimi risultati e grande attenzione alle esigenze
dei mercati locali, per soddisfare al meglio le necessità
dei clienti e generare elevato valore aggiunto all'impresa.
(da: Containerisation International, Giugno 2001)
1 Crop = raccolto.
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