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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 14 SETTEMBRE 2012
Trasporto intermodale
Quanto possono essere bassi i carri intermodali?
Quando il contenitore intermodale standard venne sviluppato
negli anni ‘50, nessuno avrebbe potuto prevedere le varie
direzioni che il mercato dei traffici intermodali avrebbe preso.
I container ora dispongono di un'ampia varietà di
dimensioni ed il trasporto merci intermodale racchiude in sé
anche i container cisterna, le casse mobili ed i semirimorchi, che
stano tutti quanti diventando più grandi e più
numerosi.
Sfortunatamente, operatori intermodali europei quali la
Kombiverkehr e la Hupac possono movimentare solo una piccola
percentuale di semirimorchi, dal momento che solamente il 10% circa
di loro dispongono di un telaio rinforzato che gli consente di
essere caricati verticalmente.
Anche quando essi possono essere caricati orizzontalmente, ad
esempio utilizzando i servizi di “autostrada viaggiante”,
vale a dire camion su treno, sulle direttrici transalpine, esiste un
problema inerente alle distanze verticali per il carico.
I mega-semirimorchi sempre più in auge presso gli
autotrasportatori e le imprese logistiche dispongono di un'altezza
angolare di 4 metri, che limita il numero delle direttrici su cui
essi possono essere trasportati, specialmente per quanto riguarda
gli importanti corridoi transalpini.
Al momento attuale, le uniche direttrici transalpine che
dispongono di uno spazio angolare in altezza pari a 4 metri sono la
linea del Lötschberg/Sempione, che è già al
limite di capacità, il Brennero e, da giugno di quest'anno,
il tunnel del Fréjus.
L'attuale linea del Gottardo ha un'altezza angolare di 3,8
metri.
Il tunnel di base del Gottardo, che aprirà nel 2016,
consentirà un'altezza angolare di 4 metri che comporterà
un enorme incremento di capacità, ma, a meno che le sezioni
nord e sud del nuovo tunnel non vengano portate sino a questo
standard, la sua utilizzazione potrebbe essere senz'altro limitata.
La Hupac ha esercitato per un po' di tempo azioni di lobbying
affinché venisse realizzato un corridoio con un'altezza
angolare di 4 metri, ma quest'ultimo costerebbe circa 1 miliardo di
franchi svizzeri e richiederebbe anni per essere realizzato.
L'alternativa è quella di fare un uso maggiormente
efficace delle attuali infrastrutture ed è qui che il sistema
francese Modalohr può rivelarsi utile.
Il sistema è stato sviluppato per la direttrice
transalpina di 170 km da Aiton in Francia ad Orbassano in Italia
attraverso il tunnel del Fréjus.
Esso viene altresì utilizzato nell'ambito di un riuscito
servizio intermodale effettuato dalla Geodis, consociata logistica
delle ferrovie statali francesi (SNCF), sulla direttrice di 1.000 km
da Bettembourg, in Lussemburgo, a Le Boulou alla frontiera
franco-spagnola.
I semirimorchi vengono caricati orizzontalmente su carri a tasca
che dispongono di una sezione rotante in grado di girare
angolarmente rispetto al treno tutte le volte che venga richiesto.
A differenza di altri sistemi, i semirimorchi non hanno bisogno
di alcuna modifica: un enorme vantaggio, questo, se gli
autotrasportatori devono essere persuasi ad utilizzare la ferrovia.
I terminal devono essere equipaggiati con speciali installazioni
a terra, che possono sembrare costose ma che non richiedono
necessariamente nessun investimento in più rispetto ad un
terminal intermodale convenzionale con gru a cavaliere.
La Modalohr afferma di avere trovato un modo per recuperare
quegli ultimi pochi centimetri di altezza che consentiranno ai suoi
carri di trasportare semirimorchi alti 4 metri su direttrici che
normalmente presentano limitazioni in altezza.
È in fase di sviluppo specificamente per la tratta del
Gottardo un nuovo carro a tasca, il Modalohr UIC, che
fondamentalmente è identico al modello esistente ma con
alcune differenze essenziali.
Una semplice modifica meccanica consente l'aggiustamento del
pianale a seconda del peso del rimorchio ad un'altezza nominale
costante di 225 mm rispetto al binario.
Ciò consentirà al carro di conformarsi alle tre
sagome di carico: EBV02 per il Gottardo, AFM423 in Francia e P390 in
Italia.
Inoltre, i lati dei carri saranno più bassi, consentendo
il carico delle unità con gru impilatrici.
Sébastian Lange, dirigente sviluppo della Modalohr, che
rappresenta il cervello che sta dietro a questo sviluppo, dichiara
che un prototipo sarà pronto entro la fine dell'anno.
Lange afferma che il nuovo modello progettuale ha già
ricevuto l'approvazione ufficiosa da parte delle autorità
svizzere, le quali dicono che esso rispetta tutti i loro requisiti,
applicazioni software comprese.
Ci si aspetta di poter ottenere la certificazione a giugno 2013
e si prevede che la prima unità esca dalla linea di
produzione ad ottobre dell'anno prossimo.
Lange afferma che è già stato mostrato molto
interesse e si aspetta ordinazioni per 500 unità.
La Geodis ha in programma l'utilizzazione dei nuovi carri per
lanciare un servizio intermodale attraverso le Alpi nel 2015
denominato Trans-Helvetica.
Il servizio sarà effettuato dalla zona della Ruhr e Lahr
in Germania ad un terminal da realizzare nei pressi di Chiasso al
confine italo-svizzero.
Sono stati programmati sei viaggi andata e ritorno al giorno,
con spazio sino a 40 semirimorchi per convoglio.
Arnaud Denizet, dirigente progetti alla Geodis, afferma che
l'obiettivo è quello di catturare il 18-21% del mercato
transalpino per i semirimorchi.
Solo il tempo potrà dire quali effetti avrà il
nuovo carro, non solo sul mercato transalpino ma sullo scenario
intermodale europeo in generale.
Partendo dal presupposto che l'introduzione di un carro sia un
successo, si potrebbe congetturare che i dirigenti delle
infrastrutture lo utilizzeranno come una scusa per non investire
fondi preziosi nel miglioramento delle linee al fine di accogliere
un'altezza angolare di 4 metri.
Qualsiasi cosa accada, tempi interessanti attendono il mercato
intermodale; peraltro, almeno i timori occasionalmente espressi
secondo cui il tunnel di base del Gottardo si rivelerà una
costosa cattedrale nel deserto a causa della mancanza di un accesso
adeguato potrebbero dimostrarsi infondati. (da:
railjournal.com, 03.09.2012)
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