Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 30 NOVEMBRE 2016
STUDI E RICERCHE
CHE COSA RISERVA IL FUTURO PER LO SHIPPING?
Digitalizzazione e decarbonizzazione sono le parole d'ordine per
il decennio a venire: Remi Eriksen, presidente del gruppo nonché
amministratore delegato della DNV GL, cercherà di spiegare di
seguito come il settore marittimo possa sfruttare tali sviluppi a
proprio vantaggio.
* * *
"Utilizzerò tre esempi per illustrare come il
trasporto marittimo possa progredire al fine di diventare più
sicuro, più efficiente ed allo stesso tempo ridurre la
propria impronta ambientale.
La domanda principale per tutti noi è: che cosa riserva
il futuro per lo shipping?
Ovviamente, il futuro notoriamente è difficile da
prevedere ed una risposta concreta è tutt'altro che facile da
dare.
Quello che so è che lo shipping continuerà a
svolgere un ruolo importante nell'economia globale per i decenni a
venire.
Ma lo stesso settore, le navi, le infrastrutture ed i sistemi
che li collegano potrebbero cambiare notevolmente.
Naturalmente non possiamo ignorare l'attuale situazione di
mercato e gli effetti strutturali che ciò potrebbe
comportare.
Ma questa non è un'arena dedicata al timore ed al
pessimismo.
Questa è un'arena dedicata alla curiosità,
all'innovazione ed alle opportunità.
Il gas naturale liquido quale carburante marittimo
Oggi il trasporto marittimo costituisce parte integrante
dell'economia globale e movimenta più dell'80% dei traffici
mondiali quanto a volumi.
Non solo lo shipping movimenta la quota maggioritaria dei
traffici mondiali, ma lo fa emettendo il minore quantitativo di gas
serra per unità trasportata.
Nel recente accordo COP21, il trasporto marittimo infatti è
stato escluso.
Approssimativamente il 2,5% delle emissioni globali di gas serra
possono essere attribuite allo shipping ed il settore non sarà
lasciato solo.
Certo, dovrà fare la sua parte.
Una domanda fondamentale è perciò: lo shipping
come può ridurre la propria impronta ambientale, migliorare
l'efficienza in termini di costi e nel contempo restare la modalità
preferita di trasporto di merci?
Una risposta consiste nei carburanti alternativi.
A seconda del tipo di carburante, le emissioni di gas serra,
NOx, SOx ed emissioni locali di particolati volendo possono essere
notevolmente ridotte.
Le tecnologie ci sono.
Oggi il principale carburante alternativo per le navi è
il gas naturale liquido.
Il gas naturale liquido esiste in abbondanza e sta diventando
sempre più disponibile man mano che continuano ad essere
realizzate le relative infrastrutture.
Fino adesso i traghetti e le navi adibite alle piattaforme
petrolifere rappresentano la maggior parte delle navi alimentate a
gas naturale liquido operative, ma le navi portacontainer, le
petroliere e le navi cisterna per prodotti chimici stanno
guadagnando posizioni.
Ma diamo un'occhiata più da vicino alle portacontainer
alimentate a gas naturale liquido.
Assieme a partner del settore abbiamo studiato la possibilità
di utilizzare un sistema combinato di turbine a gas ed a vapore
(COGAS) per alimentare una nave portacontainer ultra-grande.
Recentemente è stato dato il via alla seconda fase del
progetto JIP (Joint Industry Project) PERFECt con la GTT, la CMA
Ships ed i nuovi partner ABB, l'impresa produttrice di scavatori
Solar Turbines e la OMT.
Il progetto denominato PERFECt (Piston Engine Room Free
Efficient Containership) ha sviluppato una concezione di nave
alimentata a gas naturale liquido guidata elettricamente.
Il PERFECt dispone di una concezione di propulsione che ha il
potenziale di offrire una nave portacontainer più efficiente,
più flessibile e più verde rispetto alle attuali
portacontainer da 20.000 TEU con i motori alimentati a diesel.
Due serbatori di carburante a gas naturale liquido da 11.000 m3
sono situati sotto la tuga, dando alla nave abbastanza capacità
di carburante per un viaggio Asia/Europa andata e ritorno.
Con le turbine a gas e a vapore integrate a livello del ponte
unitamente alla tuga ed ai serbatoi, lo spazio normalmente occupato
da una sala macchine convenzionale può essere utilizzato per
incrementare in modo significativo la capacità di carico.
La separazione della generazione di energia elettrica dalla
propulsione elettrica consente di allontanare l'impianto elettrico
dal sistema principale di propulsione, dando tantissima
flessibilità.
In effetti, non occorre più una sala macchine.
I tre motori elettrici principali, che vengono disposti su un
albero comune, possono essere fatti funzionare indipendentemente
l'uno dall'altro assicurando un aumento di affidabilità e
sicurezza.
La prima fase del progetto attuata da GTT, CMA Ships e DNV GL ha
mostrato che il progetto è tecnicamente ed economicamente
fattibile.
Siamo adesso nella seconda fase del progetto e a noi si sono
aggregate la ABB, la l'impresa produttrice di scavatori Solar
Turbines e la OMT.
Noi puntiamo ad ottimizzare il sistema COGAS, utilizzando la
capacità di raffreddamento del gas naturale liquido, nonché
all'ulteriore ottimizzazione delle linee di carena al fine di
conseguire una maggiore efficienza ed un incremento della capacità
di carico.
La stampa in 3D
Il prossimo potenziale momento di svolta nel trasporto marittimo
è la produzione additiva, ovvero la stampa tridimensionale.
Non soltanto la 3D può avere quale risultato nuovi
modelli progettuali per componenti di macchine più
efficienti, ma può anche consentire la produzione a livello
locale dei pezzi di ricambio in vari porti di tutto il mondo.
Questo potrebbe migliorare la reattività alla domanda del
mercato, abbreviando i tempi di riparazione e contribuendo
all'effettuazione di operazioni navali più efficienti.
La tecnologia è già in uso per la realizzazione
rapida di prototipi, ma sta ora venendo gradualmente integrata nelle
attuali infrastrutture di produzione, ad esempio nelle industrie
automobilistica e di produzione di aeromobili.
Essa presenta meno limitazioni progettuali rispetto ai processi
produttivi convenzionali, offre possibilità di modelli
progettuali insoliti - prodotti leggeri compresi - e dispone del
potenziale per accorciare notevolmente i tempi di produzione.
La stampa in 3D potrebbe consentire la produzione dei pezzi di
ricambio a livello locale in vari porti di tutto il mondo.
La marina militare degli Stati Uniti ha iniziato a collaudare la
tecnologia a bordo delle navi, al fine di valutare il potenziale
della produzione di pezzi di ricambio.
Tuttavia, questo richiede personale addestrato a bordo, e la
stampante sarà soggetta al moto della nave che potrebbe
danneggiare la qualità del prodotto.
Pertanto, ci sono alcune questioni che devono essere analizzate
a fondo.
L'idoneità e la certificazione possono presentare
significative difficoltà a causa del potenziale di
variabilità in determinate caratteristiche.
I tradizionali metodi atti ad attestare l'idoneità
consistenti nel ripetuto collaudo di un prodotto finale realizzato
da una struttura centralizzata non saranno sufficienti.
La natura ripartita della produzione additiva significa che le
caratteristiche di un prodotto stabilite per una ubicazione
potrebbero essere del tutto diverse da quelle di un'altra
ubicazione, a causa delle differenze nel software e nell'hardware o
di altri fattori.
Uno svantaggio aggiuntivo o "di secondo piano" della
produzione additiva nel trasporto marittimo consiste nel fatto che
la produzione ripartita delle merci manufatte potrebbe ridurre la
domanda complessiva del trasporto marittimo di merci.
Digitalizzazione e trasporto marittimo autonomo
Il settore dello shipping dovrà continuare ad innovare
per tenere il passo delle sempre maggiori aspettative degli utenti
finali, dei noleggiatori, dei legislatori e della società in
genere.
Questo non attiene alla tecnologia di per sé, ma a quanto
riusciremo a farla progredire sino al punto da realizzare davvero
vantaggi finanziari, ambientali e sociali.
A tale riguardo, dovremmo tutti tenere d'occhio tutte le
possibilità che la digitalizzazione del trasporto marittimo
detiene.
Le navi stanno diventando raffinati centri di sensori e
generatori di dati ed i progressi nelle comunicazioni satellitari e
nella tecnologia delle antenne stanno migliorando la connettività
delle navi.
Ciò consente un imponente incremento dei volumi di dati
trasferiti dalle navi alla costa ed a costi sempre più bassi.
La digitalizzazione dei flussi di informazione spronerà
l'automazione degli attuali processi e funzioni e comporterà
positivi effetti sulla sicurezza personale e sulle prestazioni
ambientali.
La flotta del futuro comunicherà continuamente con la
propria direzione e forse persino con un sistema di "controllo
del traffico" atto al monitoraggio della posizione, delle
manovre e della velocità della nave.
I dirigenti della flotta saranno in grado di analizzare questi
dati, che consentiranno loro di diramare avvisi al comandante ed
all'equipaggio in ordine alla navigazione, alle previsioni del
tempo, al consumo di carburante ed all'arrivo in porto.
Ciò contribuirà a ridurre il rischio di errori
umani che causano incidenti, ad incrementare l'efficienza in termini
di costo e ad agevolare il miglioramento delle prestazioni
ambientali.
Alcuni di questi dati saranno anche condivisi.
I porti utilizzeranno i dati per essere aiutati a pianificare ed
ottimizzare il carico e lo scarico.
Le società di classificazione analizzeranno i dati per
verificare lo stato delle macchine e dello scafo, facendo sapere
agli armatori ed agli operatori quando occorre un'ispezione sulla
base delle condizioni dei sistemi, aiutandoli a ridurre i tempi
morti e ad evitare le manutenzioni inutili.
A terra, le nuove tecnologie della nuvola, come le piattaforme
relative ai grandi dati e le tecnologie del gemello digitale avranno
un sensibile effetto su come il settore gestisce le informazioni e
su come le navi e le loro componenti vengono progettate, costruite e
condotte in operazione: tutto questo assisterà all'emersione
di nuovi modelli digitali di attività.
Un potenziale elemento innovatore da cui potrebbero scaturire
progressi dovuti alla tecnologia di informazione e comunicazione è
l'avvento di navi senza equipaggio.
Queste ultime potrebbero effettuare operazioni essendo
controllate da lontano da terra con pilotaggio automatico ovvero
essere del tutto autonome.
Occorrerà fare molti passi ancora prima che le navi
completamente senza equipaggio possano divenire una realtà.
Tuttavia, qualche forma di autonomia attiene anche alle navi con
equipaggio e questo incrementerebbe di molto la sicurezza personale
attraverso un supporto intelligente alle decisioni.
Al fine di incrementare questa autonomia, occorre migliorare
sensibilmente questa consapevolezza situazionale.
Per quel che riguarda l'equipaggiamento autonomo, si prevede che
attrezzature come l'ECDIS (Electronic Chart Display and Information
System), il GPS, i radar, le telecamere e i LIDAR (light detection
and ranging) saranno utilizzati per creare una consapevolezza
situazionale attorno alla nave.
Sono tutti quanti sistemi e sensori disponibili oggi sul
mercato.
Da diversi anni facciamo ricerche su temi come le navi autonome
e gestire da remoto e adesso in stretta collaborazione con partner
universitari ed industriali.
Il nostro obiettivo è quello di sviluppare requisiti di
classificazione e principi assicurativi che ci consentiranno
l'introduzione in sicurezza di questa tecnologia nel settore
marittimo.
Un esempio ne è la Advanced Autonomous Waterborne
Application Initiative, meglio nota come AAWA.
La nostra attenzione a questo progetto sfocerà nello
sviluppo di requisiti di classificazione e principi assicurativi per
la sicurezza e le prestazioni.
Un principio generale per l'introduzione di nuove soluzioni
tecnologiche è che devono essere "sicure quanto le, o
più sicure delle" attuali soluzioni.
Alla DNV GL stiamo procedendo alla realizzazione della struttura
che lo dimostrerà in relazione a vari gradi autonomia.
Fondamentale in questo processo sarà l'effettuazione di
simulazioni esaustive, il collaudo di unità di controllo
elettronico e le prove fisiche.
Conclusioni
Gli elementi-chiave per il decennio a venire sono la
decarbonizzazione e la digitalizzazione, nonché l'offerta di
opportunità affinché il settore marittimo diventi più
sicuro e più efficiente, riducendo nel contempo la propria
impronta ambientale.
Alla DNV GL siamo entusiasti per il fatto di prendere parte a
questa trasformazione.
Continueremo a lavorare con i soggetti interessati di tutto il
mondo marittimo al fine di realizzare il potenziale del nostro
settore, in modo che le prospettive per lo shipping domani possano
essere più brillanti di quelle odierne".
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