La privatizzazione sta investendo i porti di mezzo mondo. In Sud America, dopo quelli brasiliani, tocca ora ai porti del Cile. Veramente il Congresso cileno ha impiegato ben tre anni per dare i porti all'iniziativa privata (non molto in realtà, se si considera che in Italia dopo la legge 28 febbraio 1994, cioè dopo quasi quattro anni, la privatizzazione è ben lungi dall'essere completata), ma il 19 novembre ha deciso di consegnare dieci porti nelle mani dei privati.
Sono i porti di Arica, Iquique, Antofagasta, Coquimbo, Valparaiso, San Antonio, Talcahuano-San Vicente, Puerto Montt, Chacabuco e Austral. In precedenza questi scali, alcuni dei quali sono impegnati in traffico internazionale, erano gestiti dall'agenzia governativa Emporchi. Dal 1° gennaio 1998 l'agenzia cesserà di esistere e i dieci porti verranno consegnati all'iniziativa privata. |
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