Trasportounito protesta per la cancellazione da parte del governo nella Legge di Stabilità dei cosiddetti costi minimi di sicurezza, decisione che - sottolinea l'associazione sindacale dell'autotrasporto - per le imprese, prima spinte a intentare cause per far valere i loro diritti, significa vedersi ora cancellare questi diritti per legge e rimanere senza tutele con il costo aggiunto delle spese sostenute.-
- Evidenziando che i costi minimi di sicurezza già rappresentavano la prova concreta dell'ennesimo fallimento delle scelte, in materia di politica dei trasporti, compiute dai governi che si sono succeduti alla guida del paese, il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, denuncia che il peggio deve ancora a venire: «la nuova norma - spiega - non salvaguarda il pregresso con un risultato aberrante: circa 2.000 imprese di autotrasporto italiane che si sono avvalse delle norme di Stato per far valere i loro diritti avviando cause legali nei confronti dei committenti, seguendo le procedure di legge, sono state freddate da un secco taglio verticale contenuto nella Legge di Stabilità».
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- «Tutte le cause avviate, per un valore che si può stimare per circa 30 milioni di euro - rileva Longo - diventano immediatamente spazzatura. I giudici, infatti, nel prendere atto della modifica normativa, chiuderanno le cause senza neanche archiviarle. Il tutto, nel paese della certezza del diritto?».

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