- Oggi tredici associazioni del settore del trasporto intermodale e ferroviario, della logistica e delle spedizioni hanno presentato una lettera aperta rivolta alle istituzioni italiane ed europee nella quale sottolineano la strategicità del trasporto intermodale ferroviario per aiutare l'economia a superare l'attuale fase di criticità determinata dalla rapida ed estesa diffusione in Italia ed in Europa dei contagi da COVID-19.
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- La lettera, che pubblichiamo di seguito, è stata sottoscritta da ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), Assoferr (Associazione Operatori Ferroviari e Intermodali), Assologistica, Fercargo, Fercargo Manovra, Fercargo Rotabili, Fercargo Terminal, Sos Logistica (Associazione per la Logistica Sostenibile), UIR (Unione Interporti Riuniti), ESC (European Shippers' Council), ERFA (European Rail Freight Association), NEE (Netzwerk Europäischer Eisenbahnen) e UIRR (International Union for Road-Rail Combined Transport).
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- Lettera aperta alle istituzioni italiane
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Lettera aperta alle istituzioni europee
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- Crisi coronavirus: salvaguardare il trasporto intermodale ferroviario come asset strategico per l'economia
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- La crisi coronavirus ha pesanti ripercussioni sulle filiere logistiche italiane ed europee. Oggi l'Italia è in prima linea, con restrizioni imposte dal governo in data 8/9.3.2020 che non limitano direttamente il trasporto merci, ma tuttavia hanno effetti notevoli sulla logistica e sull'economia. Proprio in queste ore, inoltre, ulteriori azioni potrebbero essere intraprese per la tutela della salute pubblica in Italia e altri paesi europei.
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- Particolare attenzione merita proprio la dimensione europea, considerando l'interdipendenza industriale delle aziende del nostro continente e la rapida estensione dell'epidemia in molti Paesi. L'economia italiana è strettamente connessa ai mercati del centro-nord Europa. Se i flussi di merce non funzionano, si rischia il collasso dell'intera economia.
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- In questo contesto, il trasporto ferroviario, sia intermodale che convenzionale, riveste un ruolo strategico, in quanto movimenta grandi quantità di merce su lunghe distanze, con percorsi fissi e monitorabili, e con un utilizzo del personale limitato e facilmente controllabile dal punto di vista sanitario oltre ad un ben saputo minor impatto ambientale per tonnellata trasportata.
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- L'intermodalità in cifre
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- In Italia il volume di merci trasportate su ferrovia ammonta a 97 milioni di tonnellate annue, di cui 60 milioni con la tipologia del trasporto intermodale strada/rotaia. Particolarmente rilevante è la quota internazionale, con 62 milioni di tonnellate in import/export.
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- La merceologia riguarda sia l'approvvigionamento dei privati (medicinali, carburanti, derrate alimentari) che la produzione industriale (materie prime, semilavorati).
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- Un sistema sicuro
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- Il trasporto intermodale ferroviario utilizza la modalità ferroviaria per le lunghe distanze e quella stradale per la distribuzione finale.
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- Si tratta di un sistema chiuso, facilmente controllabile, tracciabile e regolabile facente perno su un numero limitato di centri intermodali. Sin dall'inizio dell'emergenza coronavirus, i vari attori della catena logistica hanno adottato una serie di misure per tutelare la salute e la sicurezza delle persone coinvolte nei processi produttivi, recependo e spesso anticipando le indicazioni delle autorità.
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- Oggi le aziende leader del settore logistico stanno trasferendo molte merci su ferrovia per diminuire la mobilità di persone (autisti) attraverso l'Europa. Questo avviene specialmente nel corridoio nord-sud per il traffico da/per l'Italia. Si consideri che sul trasporto ferroviario un equipaggio treno (massimo 2 persone) movimenta 40 semirimorchi, mentre un terminal intermodale che gestisce giornalmente 20 coppie di treni utilizza 60 ferrovieri per muovere merce che altrimenti mobiliterebbe 800 autisti.
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- Gestione intermodale “contactless”
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- Le misure adottate dagli attori del trasporto intermodale permettono di essere ottemperanti nei confronti delle nuove norme. Vi è una relativa certezza che le occasioni di contagio siano veramente ridotte al minimo.
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Attore |
Caratteristiche |
Misure adottate |
Impresa ferroviaria |
Un solo equipaggio di macchinisti movimenta il carico di 40 camion attraverso tutta l'Europa |
- Dotazione dei macchinisti di dispositivi individuali di protezione sanitaria
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- Disinfezione delle cabine e dei macchinari
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- Gestione “contactless” della turnazione di macchinisti sui lunghi percorsi
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Terminal intermodale |
- Sono ubicati in prossimità dei caselli autostradali
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- Si accede attraverso gate guardianati (spesso gestiti in via informatica) da personale in area protetta (garitta chiusa)
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- L'autista lascia l'unità di carico nelle aree indicate. Spesso ritira un'unità di carico in arrivo ed esce dal terminal
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- L'operatore del terminal interviene con una gru senza entrare in contatto con l'autista; scarica e carica il treno senza avere contatti (salvo i collegamenti radio) con l'ufficio operativo
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- Il treno viene movimentato con squadre di manovra autonome che lo posizionano sui binari operativi; il convoglio viene poi portato sui binari di raccordo e quindi inizia il suo viaggio in linea
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- Dotazione di personale e clienti (autisti) di dispositivi individuali di protezione sanitaria
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- Riorganizzazione dei processi di check- in/checkout con distanziamento sociale e conversione telematica
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- Largo ricorso a smart working e teleconferencing
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- Riorganizzazione o chiusura di spazi comuni come mense, spogliatoi, sale pausa
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- Regolari interventi di disinfezione
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- Sospensione dei lavori non strettamente necessari svolti da ditte esterne, come lavori d'ampliamento
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- In fase di valutazione: termoscan ad ogni inizio turno su indicazione del medico aziendale
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Autotrasportatori |
- Gli autisti effettuano la consegna e il ritiro delle unità di carico presso il terminal
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- Effettuano viaggi di first/last mile in un raggio che solitamente non eccede i 50/70 km attorno al terminal, più compatibile con le caratteristiche geografiche e tecniche del trasporto intermodale
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- Dotazione di dispositivi individuali di protezione sanitaria
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- Costante richiamo al rispetto delle regole igieniche e comportamentali
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- Espletamento delle pratiche amministrative allo sportello in modalità “contactless”
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- Movimentazione stradale all'interno del terminal senza contatto con il personale terminalistico
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- Trasporto intermodale ferroviario: salvaguardare la logistica ai tempi del coronavirus
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- Se il trasporto intermodale ferroviario è vitale per l'economia e gli approvvigionamenti, esso va appoggiato e garantito e, ove possibile, potenziato con aiuti e misure specifiche che possono essere sintetizzati come segue:
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- Comunicazione chiara e trasparente a livello istituzionale, evitando allarmismi controproducenti, con forte richiamo al ruolo strategico del trasporto intermodale in questa emergenza sanitaria
- I terminal intermodali rappresentano l'anello di congiunzione indispensabile per il funzionamento del trasporto intermodale e richiedono un'attenzione particolare così come tutti i servizi su gomma di presa e consegna delle unità di carico (primo ed ultimo miglio)
- Salvaguardia del trasporto intermodale attraverso interventi e processi coordinati con le Protezioni Civili e le Regioni coinvolte, ma coordinando tali azioni a livello centrale per avere uniformità di procedure d'azione. Sarebbe utile definire, attraverso l'intervento o il presenziamento della Protezione Civile, la funzionalità delle misure di sicurezza e la continuità del lavoro
- Eventuali blocchi del trasporto ferroviario sarebbero controproducenti dal punto di vista della sanità pubblica e perciò vanno assolutamente evitati
- I servizi saranno gestiti secondo procedure di sicurezza volte ad evitare i rischi di contagio attraverso il contenimento del numero dei contatti tra le persone e la definizione di specifiche modalità in accordo con le disposizioni sanitarie in vigore senza che ricorrano le condizioni per attivare le prescrizioni della quarantena
- Digitalizzazione e semplificazione amministrativa, compresa la velocizzazione dei processi di autorizzazione dei corridoi ferroviari doganali
- Prevedere azioni di sostegno alle aziende operanti nella catena del trasporto usando procedure con sistemi amministrativi collaudati (vedi Marebonus o Ferrobonus), erogati però pro tempore sui nuovi trasporti effettuati in questa fase di emergenza, senza complicati criteri di proporzionalità
- Prevedere azioni di sostegno per il costo del lavoro nelle aziende che dovessero ridurre l'attività per un calo significativo dei volumi (cassa integrazione in deroga)
- Differimento dei pagamenti previsti per mancanza liquidità
- Differimento di un mese per tutti gli adempimenti amministrativi verso la pubblica amministrazione
- Iper-ammoramento: agevolare gli investimenti e i beni strumentali interconnessi rientranti nel Piano Industria 4.0 con gli aiuti previsti nel piano di iper-ammortamento.
- Ricordiamo che il fenomeno coronavirus attualmente risulta particolarmente critico in Italia, ma è in espansione in tutta Europa. Per tutelare l'economia italiana ed europea, è indispensabile agire in maniera veloce, snella, pragmatica. Ogni minaccia porta con se delle opportunità ed è quindi giunto il momento di spingere con determinazione verso un modello di trasporto sostenibile, sicuro e resiliente come quello intermodale.
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- Noi restiamo a disposizione per superare, insieme, questo momento critico.
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