L'Autorità Portuale di Marsiglia ha presentato oggi uno
studio sull'evoluzione delle emissioni in atmosfera delle navi che
fanno scalo nei bacini portuali di Marsiglia e Fos-sur-Mer che è
stato realizzato dal Pôle Mer Méditerranée,
cluster che riunisce operatori economici e rappresentanti del mondo
scientifico che si confrontano sui temi della sostenibilità e
crescita degli ambienti marittimi e costieri, e dal suo partner
tecnico, Citepa. Lo studio copre gli anni 2015, 2022, 2025, 2026 e
2035 e stima nel periodo 2022-2035 una riduzione del -80% delle
emissioni di anidride solforosa prodotte dalle navi nei bacini est e
ovest del porto di Marsiglia-Fos, una diminuzione del -75% del
particolato fine e un calo del -60% degli ossidi di azoto.
Relativamente al periodo 2022-2026, nel quale si prevede che il
traffico marittimo nel porto francese aumenterà leggermente
da 3.183 scali nel 2022 a 3.228 previsti per il 2026, lo studio
ritiene che ciononostante si attende dal 2026 una riduzione del 60%
delle emissioni di anidride solforosa e una diminuzione del 48%
delle emissioni di particolato fine grazie alla creazione della zona
SECA per il controllo delle emissioni di ossido di carbonio, zolfo e
particolato che comprenderà l'intero Mediterraneo, come
deliberato alla fine del 2022 dal Marine Environment Protection
Committee dell'International Maritime Organization, zona SECA che
imporrà nuovi limiti alle emissioni a partire dal primo
maggio 2025, e grazie all'elettrificazione delle banchine del porto
che consentiranno alle navi di spegnere i motori di bordo mentre
saranno all'ormeggio. Tale riduzione si ritiene sarà più
accentuata per le navi da crociera, per le quali nel periodo
2022-2026 è previsto un incremento del +7,7% degli scali e un
aumento del +3,0% dei giorni d'attività, e ciò avverrà
grazie agli impianti di cold ironing presenti sulle banchine che
consentiranno l'allacciamento alla rete elettrica di terra.
Inoltre, nello scenario al 2035 gli effetti positivi
dell'elettrificazione delle banchine sulla qualità dell'aria
sono previsti essere ancora più accentuati rispetto al 2022,
tra cui una riduzione del 44% del consumo di combustibili fossili,
una riduzione dell'80% delle emissioni di SO2, del 75% delle
emissioni di particolato fine e del 60 % emissioni di Nox.
Lo studio rileva anche che nel 2026, con l'elettrificazione
delle banchine, le navi in porto consumeranno 6.463 terajoule di
carburante, con un risparmio del 6,1% rispetto al 2022, mentre senza
gli impianti di cold ironing il consumo aumenterebbe a seguito della
crescita del numero di scali e del numero di giorni d'attività
delle navi in porto. Si prevede che nel 2023 il consumo previsto
sarà di 3.862 terajoule di carburante, con un risparmio del
44% rispetto al 2022 dovuto al cold ironing.