Oggi la Commissione Europea ha presentato la “Bussola per
la competitività”, quadro di misure che ha l'obiettivo
di definire le condizioni per stimolare la produttività
economica dell'UE e di assicurarne il vantaggio competitivo ed è
fondato sulla relazione di Mario Dragi sul futuro della
competitività europea presentato lo scorso settembre. Il
nuovo quadro di iniziative individua tre settori principali, quelli
dell'innovazione, della decarbonizzazione e competitività e
della sicurezza e resilienza, ed è alla base del Clean
Industrial Deal annunciato dalla nuova Commissione Europea da
presentarsi entro 100 giorni dall'inizio del suo mandato che risale
allo scorso primo dicembre.
Presentando la “Bussola per la competitività”,
la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha
specificato che lo scopo è di consentire che l'Unione
recuperi competitività. Evidenziando i punti di forza
dell'Unione Europea, a partire dalla notevole solidità della
base manifatturiera e industriale, da una forza lavoro altamente
qualificata e formata, nonché dall'essere la seconda maggiore
economia mondiale e il più grande mercato al mondo, von der
Leyen ha osservato che, «nel contempo, l'Europa è anche
frenata da debolezze. In breve, negli ultimi 20-25 anni - ha
spiegato - il nostro modello di business si è basato
fondamentalmente sulla manodopera a basso costo dalla Cina,
sull'energia presumibilmente a basso costo dalla Russia e sulla
parziale esternalizzazione della sicurezza e degli investimenti in
sicurezza. Questi giorni - ha sottolineato - sono finiti. Ed oggi
constatiamo che l'Europa continua a essere indietro rispetto agli
Stati Uniti e alla Cina nella crescita della produttività.
Quindi dobbiamo correggere le nostre debolezze per riguadagnare
competitività».
La “Bussola per la competitività” pubblicata
oggi dalla Commissione Europea è stata accolta con favore dal
World Shipping Council (WSC), in particolare perché - ha
spiegato l'associazione, che rappresenta le principali compagnie che
operano nel settore del trasporto marittimo containerizzato -
presenta un equilibrio tra sostenibilità e competitività.
Il WSC, tuttavia, ha esortato la Commissione a riconoscere che il
settore del trasporto marittimo di linea sta investendo in Europa e
l'ha invitata a sostenere il settore nel suo percorso di
decarbonizzazione. «Questo - ha osservato il presidente e CEO
del WSC, Joe Kramek - è il momento per l'Europa di cogliere
l'opportunità di sostenere il trasporto marittimo nel
contribuire alla competitività di una futura economia
sostenibile dell'UE».
In particolare, il WSC ha apprezzato il fatto che le nuove
misure sono concepite per ridurre i rischi negli investimenti in
energia rinnovabile e nella produzione e distribuzione di carburanti
rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per i trasporti. Questi
passaggi - ha rilevato l'associazione - sono essenziali affinché
l'Europa si affermi come hub energetico marittimo.
Inoltre, il World Shipping Council ha accolto con favore
l'impegno della Commissione Europea di dare priorità al
completamento del mercato unico dell'UE e alla riduzione degli oneri
amministrativi che - ha evidenziato l'associazione - sarà
accolto con favore dai carrier oceanici e dagli spedizionieri.
Secondo il WSC, per raggiungere questo obiettivo nei prossimi anni
saranno necessarie la creazione di uno spazio marittimo senza
barriere, l'eliminazione delle formalità doganali per le
merci trasportate via mare all'interno dell'UE, la semplificazione
dei controlli alle frontiere esterne, l'armonizzazione delle norme e
l'ulteriore riduzione della burocrazia. Il WSC ha manifestato
apprezzamento anche per il riconoscimento da parte della Commissione
UE del fatto che le partnership con l'industria sono essenziali per
far funzionare meglio la legislazione e le politiche ed ha
raccomandato che questo approccio si concentri sulla definizione e
l'implementazione delle politiche.