testata inforMARE
Cerca
26 dicembre 2024 - Anno XXVIII
Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
08:20 GMT+1
LinnkedInTwitterFacebook


COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTSANNO XXI - Numero 10/2003 - OTTOBRE 2003

Porti

Aria nuova per i porti giapponesi

Qualsiasi vettore marittimo, in particolar modo se straniero, è in grado di comprendere le difficoltà correlate alle operazioni portuali giapponesi. I costi sono elevati. Non vi è flessibilità in ordine alle movimentazioni tra terminals. I sindacati, sotto la protezione della JHTA (Autorità Giapponese Trasporti Portuali), sono tutti potenti. Il governo centrale e le politiche locali differiscono tra loro. La burocrazia è problematica. Vi sono resistenze al cambiamento, anche se superficialmente non appare essere così.

Malgrado tutto ciò, per ironia della sorte i porti giapponesi vengono considerati tra i più efficienti dell'Asia. Tuttavia, essi sono sottoutilizzati ed i vettori marittimi non si servono di loro come scali hub.

Secondo Rinnosuke Kondoh, che fino allo scorso mese di maggio è stato vice segretario generale della IAPH (Associazione Internazionale dei Porti e delle Baie) con sede a Tokyo, i problemi dei porti del Giappone sono profondamente radicati, e sarà estremamente difficile risolverli. Un fattore fondamentale per la mancanza di competitività del Giappone sono i suoi alti costi di movimentazione, e, dal momento che i servizi di stivaggio sono al di fuori della competenza di qualsiasi commissione federale governativa, essi sono custoditi e protetti. Spiega Kondoh: "La JHTA è l'unico organismo che tratta con i sindacati, i vettori marittimi e gli stivatori locali. I governi centrale e locali assistono da semplici uditori ed accettano ciò che conclude la JHTA approvando senza discussioni i documenti. Sara difficile che ai sensi di un simile sistema possano realizzarsi dei cambiamenti".

Il settore marittimo si dichiara facilmente d'accordo su ciò che vi è di sbagliato sul fronte del porto giapponese, mentre non accade lo stesso quando si tratta di stabilire in che modo lo si possa migliorare. Un terzo al di fuori delle parti, non coinvolto in beghe politiche, è senz'altro in posizione migliore al fine di fornire una risposta. Infatti, il dirigente di un vettore marittimo straniero ha dichiarato: "A meno che non vi sia una vera e propria deregolamentazione ed una vera e propria concorrenza sul fronte del porto, sarà molto difficile porre rimedio a queste strutture dei costi in Giappone. Fino a quando la situazione sarà questa, ogni carico dirottabile verrà movimentato al di fuori del Giappone".

Il rappresentante di un altro vettore marittimo straniero ha aggiunto: "Non siamo liberi di cambiare da un terminal all'altro nell'ambito di un porto: tutto ciò è sotto il controllo della JHTA. Se il terminal non è d'accordo, allora la richiesta viene rifiutata, dal momento che qui si pensa che il terminal originario abbia dei diritti sui carichi di un vettore, il che rappresenta un concetto molto strano. In teoria, vi è flessibilità negli spostamenti, ma se vi sono interferenze da parte di terzi, essa in pratica non è possibile. In questo scenario, è ovvio che finiamo per pagare troppo. Noi vorremmo restare in buoni rapporti con la JHTA, ma vorremmo anche che le cose cambiassero".

I vettori marittimi stranieri che fanno parte di un'alleanza con un vettore marittimo giapponese, come la MOL o la NYK, possono far leva sulle proprie relazioni al fine di ottenere migliori accordi singoli con l'operatore terminalistico, che potrebbe essere una società consociata (alla MOL od alla NYK). Tuttavia, i costi di movimentazione terminalistica THC medi restano ad un livello di 40.000 yen (340 dollari USA) per 40 piedi. Ciò si confronta in modo sfavorevole con i 105 dollari per 40 piedi a Busan ed i 190 dollari per 40 piedi a Kaohsiung sulla direttrice di traffico Asia/Europa. Inoltre, il costo dello scalo a Tokyo da parte di una nave da 4.000 TEU è dell'ordine dei 30.000 dollari USA, rispetto ai soli 10.000 di Busan.

L'impatto di questi alti costi sui volumi containerizzati movimentati dai principali porti per containers giapponesi è riassunto con chiarezza nella tabella. La crescita è stata virtualmente inesistente presso tutti i primi 10 porti nel 2001. Piccoli progressi sono stati fatti nel 2002 a Tokyo e Nagoya, ma Kobe ed Osaka sono tornati a presentare una crescita negativa da un anno all'altro rispettivamente del -3% e -0,4%.

VOLUMI CONTAINERIZZATI PRESSO
I PRIMI 10 PORTI GIAPPONESI (2000-2002)

Porto

2001

Cambiamento
%

2002

Cambiamento
%

Tokyo

2.535.841

-3,9

2.712.348

7

Yokohama

2.245.939

-0,7

2.300.984

2,5

Nagoya

1.736.089

-1,2

1.789.644

3,1

Kobe

1.802.012

-11,6

1.747.936

-3

Osaka

1.502.995

2

1.496.907

-0,4

Hakata

493.265

4

510.372

3,5

Shimizu

321.282

-14,5

344.175

7,1

Kitakyushu

338.033

-4,8

338.830

0,2

Yokkaichi

111.002

7,2

117.565

5,9

Shimonoseki

66.890

2,4

65.556

-0,2

Totale

11.153.348

 

11.424.317

 

Note: Sono compresi i TEU carichi e vuoti, fatta eccezione per il traffico nazionale.

Fonte: Istituto per il Trasporto Portuale Avanzato del Giappone.

I costi, in questo caso, non rappresentano l'unico argomento problematico, dal momento che l'economia giapponese non se la passa molto bene da 10 anni a questa parte e la produzione continua ad emigrare oltremare alla volta della Cina e di Taiwan. La crescita complessiva dei carichi relativa ai primi 10 porti nel 2002 ammontava solamente al 2,4%, rispetto all'oltre 30% presso la maggior parte dei porti cinesi ed al 17% di Busan.

Ulteriori statistiche rivelano che il Giappone dispone di altri 48 porti in grado di movimentare traffico containerizzato. Cumulativamente, i loro risultati sono ammontati a 1,35 milioni di TEU nel 2002. Tutti questi porti hanno all'ordine del giorno l'utilizzazione di pubblico denaro. La crescita complessiva dei volumi dei 48 porti è stata di un rispettabile 10% nel 2002, sebbene partisse da una base alquanto sottile. Molti potrebbero trarne la conclusione che non avrebbe molto senso tentare di sviluppare questi porti minori a spese dei primi 10 porti, che almeno hanno la capacità di attirare importanti clienti per mezzo dei propri enormi hinterland.

Le modifiche alla normativa portuale giapponese del 2001 dovrebbero in teoria avere contribuito a rendere maggiormente competitivo il fronte del porto. Si suppone che la deregolamentazione abbia indotto i principali porti a restare operativi 24 ore su 24, sette giorni su sette, con l'unica eccezione del 1' gennaio. Ciò evidentemente dovrebbe aver portato ad operazioni portuali indisturbate, il che può essere d'aiuto ai vettori che caricano nel corso dei fine settimana o quando le navi sono in ritardo. Le opinioni sono contrastanti, circa l'efficacia di tale provvedimento.

Commenta Kondoh: "Sebbene gli effetti sopra citati si siano verificati, lo è stato in modo estremamente di basso profilo. Molti nel settore ritengono che questa flessibilità abbia comportato costi del lavoro aggiuntivi, ma che, poiché i volumi sono i diminuzione, l'esigenza di tale flessibilità è in effetti diminuita". La riduzione dei diritti portuali, dei diritti di ormeggio e degli affitti sono state le altre misure prese da diversi porti al fine di ridurre l'onere finanziario sui propri clienti. A giugno dl 2002, il Porto di Kobe ha ridotto i propri oneri di affitto del 15%. Un mese più tardi, Kobe ha offerto sconti in relazione all'utilizzazione delle proprie gru sugli ormeggi pubblici ai vettori marittimi che effettuano operazioni dal Giappone alla Cina. Nello scorso mese di maggio, il Porto di Osaka ha introdotto vari pacchetti i cui sconti spaziano dal 10% al 50% in ordine ai diritti di ingresso al porto, all'utilizzazione degli ormeggi pubblici ed all'uso dei rimorchiatori. Ancora una volta la risposta è stata pressoché silenziosa, dal momento che questi rappresentano solo una fettina dei costi complessivi.

Afferma Kondoh: "Porti quali Busan e Kaohsiung sono davvero competitivi e - ciò che più importa - determinati. Gli sforzi da parte dei porti giapponesi di ridurre certi diritti di propria competenza sono davvero acqua torrenziale in un cestino di bambù. L'unico punto degno di nota è che non vi è alcuna significativa riduzione in vista dei costi di movimentazione da parte del settore privato".

Quest'ultimo fattore viene considerato come lo strumento decisivo per mezzo del quale i porti giapponesi possono diventare competitivi, e rappresenta la pietra miliare di una potenziale politica radicale in fase di valutazione da parte del MLIT (Ministero del Territorio, delle Infrastrutture e dei Trasporti giapponese). Essa è stata ribattezzata "la politica portuale super-prioritaria". Nello scorso mese di marzo, cinque porti e regioni sono stati selezionati come possibili candidati a porti super-hub (Tokyo e Yokohama, Nagoya, Kobe ed Osaka, Kitakyushu e Hakata).

Masayoshi Ikono, vice direttore pianificazione e ricerca del MLIT, spiega: "Il governo giapponese è molto preoccupato del fatto che i propri porti containerizzati internazionali siano diventati molto meno competitivi in Asia dal 1995 a causa degli alti costi di movimentazione dei carichi e delle tariffe e dei diritti portuali, così come del lungo tempo necessario per accedere ai contenitori d'importazione. Il nostro obiettivo è quello allestire terminal contenitori commerciali nei porti super-hub, a somiglianza di ciò che accade a Singapore ed a Hong Kong, nonché di attirare i principali vettori marittimi internazionali. Verrà nominato un unico dirigente del terminal privato allo scopo di controllare ciascun porto containerizzato. Ciò abbasserà i costi di movimentazione e quelli portuali".

Ikono aggiunge che si tratta di un vero e proprio scostamento dalla tradizionale politica portuale, che normalmente si incentrava solamente sull'espansione dei porti containerizzati attraverso programmi di lavori pubblici ad alto costo, piuttosto che su una reale concentrazione sulla razionalizzazione e sulle strutture di costo. L'incoraggiamento della concorrenza tra gli operatori terminalistici dovrebbe costituire un tema-chiave del progetto. Aiuti finanziari governativi verranno assegnati ai porti prescelti, allo scopo di conseguire gli obiettivi complessivi.

I porti prescelti stanno attivamente preparando i propri programmi da presentare al MLIT, e sembrano non esserci scadenze temporali precise al riguardo. L'intenzione del MLIT, peraltro, è quella di designare i porti selezionati entro la fine del 2003 e di completare i progetti per la fine del 2007.

Questa politica sembra radicale, ed almeno è positiva, dal momento che la revisione del settore portuale adesso sembra essere ai primi punti all'ordine del giorno della politica del governo. In teoria, esso è ora impegnato in alcuni seri cambiamenti. Anche in questo caso, gli osservatori sono scettici, dato che in precedenza non si è mai verificato alcun cambiamento significativo e quel poco che è successo è avvenuto a passo di lumaca.

Kondoh, che da molti anni lotta per le riforme, commenta: "Le maggiore esigenze del governo ai sensi di questa nuova politica sono quelle finalizzate alla creazione di un operatore terminalistico unificato. E' già molto difficile selezionare un così gran numero di stivatori e di imprese correlate fino a farli diventare un piccolo gruppo. Se pervenisse ad una razionalizzazione, la JHTA dovrebbe rinunciare a dei membri e ciò causerebbe grande preoccupazione, dal momento che i numeri sono una fonte di potere e che il monopolio verrebbe perduto".

Il dirigente di un vettore marittimo straniero ha detto: "L'intenzione è quella di conseguire una riduzione del 30% circa delle spese di movimentazione complessive, che, se andasse a buon fine, mitigherebbe alla fine la differenza oggi esistente tra i costi medi di movimentazione in Giappone e quelli a Busan od in Cina. La sfida è questa: come razionalizzare un settore di attività che si è fatto da sé? E come si può riuscire a farlo in modo efficace senza ricorrere a licenziamenti di personale?

Un rappresentante del Porto di Kobe ha detto: "Noi non sappiamo in realtà quali siano peraltro i vantaggi di questo programma. Per ridurre i costi di movimentazione terminalistica, il MLIT dovrà fondere le imprese di stivaggio ed essi non saranno d'accordo al riguardo".

Il presidente della JHTA Mutsumi Ozaki ha presentato una risposta ufficiale alla politica portuale super-prioritaria del governo, per quanto egli si sia tenuto alla larga dai controversi argomenti della perdita di posti di lavoro e della razionalizzazione. "Il MLIT ha imputato al porto ed alla amministrazione portuale la responsabilità di elaborare programmi per lo sviluppo dei porti super-hub. Nel contempo, porti ed amministratori portuali sono nei guai, perché non sanno quanto il governo li supporterà" ha dichiarato.

Ozaki è un sostenitore dei soli due porti super-hub, uno ad est ed uno ad ovest. Le sue proposte erano le seguenti:

  • il governo nazionale dovrebbe assumersi la completa responsabilità finanziaria della costruzione di mega-terminals, che a loro volta dovrebbero non imporre oneri agli utenti;
  • iniziative di contributo allo sviluppo dei porti e delle baie dovrebbero provvedere alla realizzazione di software correlati all'informatica;
  • gli amministratori di porti e baie dovrebbero rilevare gli attuali terminals che dovessero risultare superflui rispetto alle necessità in conseguenza dello sviluppo di mega-terminals ed il governo dovrebbe assicurare mutui ad interessi zero al fine di acquisirli;
  • il governo dovrebbe assicurare sovvenzioni alle compagnie di navigazione ed ai fornitori di servizi dei porti e delle baie che dovranno spostarsi nei nuovi mega-terminals.

Nel caso venisse fornita una risposta soddisfacente a queste domande, Ozaki ha promesso che la JHTA aprirà i varchi del terminal 24 ore su 24 ed assicurerà tre turni a movimentare le operazioni presso tutti i mega-terminals prescelti.

Non è pervenuta alcuna reazione ufficiale a tali "domande", ma forse possono essere tratte diverse conclusioni. La strada da percorrere non sarà facile, ed è improbabile che la JHTA accetti qualsiasi proposta che possa mettere a repentaglio la sua salda posizione sul fronte del porto. Non è stata assolutamente menzionata la questione della riduzione dei costi di movimentazione terminalistica, dal momento che ciò ridurrà le entrate del settore dello stivaggio. Tutta l'enfasi è stata posta sui forzieri del governo centrale che dovrebbero pagare tutto quanto, mentre nulla dovrebbe provenire dal settore privato. Ed è senz'altro inconcepibile che il contribuente giapponese possa essere d'accordo al riguardo. Infine, Ozaki non promette nulla di più di quanto in teoria viene già messo i atto sul fronte del porto giapponese.

Le proposte del MLIT sono positive, ma è probabile che il cambiamento si verifichi solo in modo assai lento. Ciononostante, il dirigente di un vettore marittimo straniero continua a sperare: "Le forze di mercato stanno portando i porti del Giappone in una posizione globalmente più competitiva, e ciò si intensificherà. Io ritengo che la struttura complessiva dei costi in Giappone tenderà al ribasso".

Tuttavia, il tempo non è dalla parte dei giapponesi. Anche se si riuscirà a ridurre del 30% i costi di movimentazione entro il 2007, quanto più competitivi saranno diventati nel frattempo Busan, Gwangyang, Kaohsiung e Shanghai?

I vettori marittimi stranieri vogliono a tutti i costi essere operativi con propri terminals e ciò inevitabilmente migliorerà la concorrenza e - si spera - abbatterà i costi. Essi non vorranno dichiararsi apertamente contro gli stivatori e la JHTA per ovvie ragioni, ma vorranno invece sollevare obiezioni, in via alternativa, presso la FMC (Commissione Marittima Federale) degli Stati Uniti.

Steven Blust, presidente della FMC, ha riferito al Congresso statunitense nello scorso mese di marzo che la commissione è rimasta delusa dalla mancanza di progressi nel miglioramento della concorrenza presso i porti giapponesi a seguito delle proprie procedure di deregolamentazione. Nessuna relazione di vettore marittimo alla FMC è stata resa pubblica dal 2001, ma la FMC "continua a monitorare la situazione".

C'è un sacco di retorica ed un sacco di relazioni sono in corso di redazione, ma come al solito non ci sono iniziative precise sul fronte del porto giapponese.

Per il momento.
(da: Containerisation International, settembre 2003)




DALLA PRIMA PAGINA
A novembre il traffico delle merci nei porti marittimi cinesi è aumentato del +3,2%
Pechino
Le merci con l'estero hanno registrato un rialzo del +6,1%. I container sono cresciuti del +4,9%
Accordo TIL (gruppo MSC) - JNPA per la realizzazione del porto di Vadhvan
Uran
Il nuovo scalo è situato sulla costa occidentale dell'India
Shanghai è il primo porto mondiale a movimentare oltre 50 milioni di container in un anno
Shanghai
SIPG evidenzia il forte incremento di produttività realizzato introducendo una spinta automazione nell'area di Yangshan
Oggi entrano in vigore otto emendamenti alla Convenzione internazionale del Lavoro Marittimo
Ginevra
Yang Ming acquisirà sino a 13 nuove portacontainer da 8.000-15.000 teu
Keelung
Sostituiranno navi da 5.500-6.500 teu dell'età di oltre vent'anni
Carnival registra performance record per il trimestre settembre-novembre
Miami
Nel periodo i ricavi sono aumentati del +10,0%
Uniport apprezza che la riforma portuale avvenga attraverso una legge delega e confida (!) nella volontà del governo di aprire un confronto con gli operatori
Roma
Søren Toft (MSC) è il nuovo presidente del World Shipping Council
Washington
Vice presidente è Randy Chen della Wan Hai Lines
Presentato lo “SHIPS for America Act”, disegno di legge bipartisan per rafforzare l'industria statunitense dello shipping
Washington
Tra le proposte, trasportare sino al 10% delle importazioni dalla Cina su navi di bandiera statunitense, con equipaggio americano e costruite negli USA
Istituita a Gioia Tauro l'impresa portuale per la fornitura di lavoro temporaneo
Gioia Tauro
Ai 50 lavoratori attualmente iscritti nelle liste dell'Agenzia portuale se ne aggiungeranno altri 70
Navantia firma l'accordo per acquisire tutti e quattro i cantieri navali della Harland & Wolff
Londra/Madrid
Impegno alla salvaguardia dei mille posti di lavoro, garantendo la tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro
Nel terzo trimestre il traffico delle merci nei porti francesi è diminuito del -7,3%
Parigi
Robusta crescita dei container (+14,0%). Calo delle altre tipologie di carichi
Thomas Kazakos sarà il prossimo segretario generale dell'International Chamber of Shipping
Londra
Subentrerà a giugno a Guy Platten
A tre anni dalla cerimonia inaugurale vengono avviati i lavori di costruzione del nuovo porto senegalese di Ndayane
Dubai
Investimento di 1,2 miliardi di dollari
Incidente mortale nel porto di Genova
Genova
Deceduto un operaio di 52 anni della Culmv e ferito un collega. Proclamate 24 ore di sciopero
Nel secondo trimestre di quest'anno il traffico delle merci nei porti greci è cresciuto del +1,4%
Sostenuta crescita del traffico dei container nei porti di Los Angeles e Long Beach a novembre
Los Angeles/Long Beach
Registrati aumenti rispettivamente del +15,9% e +20,9%
Collaborazione di Lineas e Hupac nei collegamenti intermodali fra Belgio e Italia
Bruxelles
L'azienda belga fornirà la trazione ferroviaria, mentre quella svizzera si occuperà dei servizi intermodali
Un rapporto evidenzia i progressi compiuti nella riduzione delle emissioni nei porti toscani
Livorno
Le emissioni prodotte dal traffico marittimo pesano per l'88,1% sul totale
Assologistica, bene l'applicazione del Reverse Charge ai fini IVA nel settore della logistica
Milano
L'associazione ha espresso apprezzamento per l'intenzione del governo di chiedere l'autorizzazione all'UE
Uno studio della Commissione UE analizza le sfide ambientali affrontate dai porti europei
Bruxelles
Particolare attenzione al sostegno delle iniziative per la sostenibilità dei porti di piccole e medie dimensioni
Il porto di Busan si appresta a concludere il 2024 con un traffico dei container record di 24,3 milioni di teu (+5,0%)
HMM tornerà sulle rotte transatlantiche
Seul
Nuovo servizio Nord Europa-West Coast USA. Inaugurazione anche di una linea India-Nord Europa
CMA CGM utilizzerà il porto di Santa Cruz de Tenerife come hub di transhipment
Santa Cruz de Tenerife
Accordo con Terminal de Contenedores de Tenerife
Porto della Spezia, le navi da crociera potranno operare al Molo Garibaldi nonostante i lavori
La Spezia
Esteso sino al 28 febbraio 2027 il mandato della missione navale EUNAVFOR Atalanta
Bruxelles
Verranno rafforzate le sinergie con l'operazione marittima Aspides
Un consorzio guidato da CMA CGM gestirà il container terminal del porto fluviale di Lione
CLECAT chiede che il nuovo regolamento sulle emissioni dei trasporti non includa l'intero ciclo di vita dei veicoli
Bruxelles
A favore dell'approccio “well-to-wheel” è invece l'IRU
UNCTAD, in calo il grado di connessione dei porti mediterranei al network mondiale dei servizi di trasporto marittimo containerizzato
Ginevra
Generalizzata la diminuzione dei collegamenti presenti nei porti italiani ad eccezione di La Spezia e Trieste
Inaugurato il container terminal di CMA CGM e AD Ports nel porto di Khalifa
Abu Dhabi
La prima fase ha una capacità di traffico di 1,8 milioni di teu
Castor Maritime acquisisce il controllo della MPC Capital
Limassol/Amburgo
Investimento del valore di 182,8 milioni di euro
Pronta la prima cabina del sistema di cold ironing al Molo Garibaldi del porto della Spezia
La Spezia
La statunitense FTV Capital presenta un'offerta per acquisire la Windward
Londra
L'azienda londinese sviluppa soluzioni tecnologiche per lo shipping
L'americana Halliburton compra la norvegese Optime Subsea
Notodden
L'azienda europea sviluppa tecnologie per le operazioni subacquee
Grimaldi ha preso in consegna la ro-ro multipurpose Great Cotonou
Napoli
Il prossimo mese sarà immessa in un nuovo servizio del gruppo tra Cina e Nigeria
Federagenti ha nominato 24 “ambasciatori”
Roma
Sono protagonisti da oltre 60 anni nella professione di agente marittimo
Porti della Spezia e Marina di Carrara, stanziati oltre cinque milioni per la transizione green
La Spezia
Fondi per l'acquisto di mezzi elettrici o a idrogeno
A novembre il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado è cresciuto del +4,3%
Genova
Nei primi undici mesi del 2024 registrato un aumento del +1,1%
Nei primi 11 mesi del 2024 il traffico nel porto di Trieste è cresciuto del +6,4% grazie agli oli minerali
Trieste
Nello scalo portuale di Monfalcone registrata una flessione del -8,2%
Sequestrati nel porto di Genova oltre due quintali e mezzo di cocaina
Genova
La droga era all'interno di un contenitore frigo proveniente dall'Ecuador
Manca (Regione Sardegna): disattese le promesse di stanziamento di risorse per l'agenzia Kalport
Cagliari
Chiesto un incontro urgente alla ministra del Lavoro
Rincari degli importi degli diritti portuali nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Leone: ci siamo impegnati per adottare misure che non impattassero su traffico e utenza
Sequestrato un ingente quantitativo di cocaina nel porto di Olbia
Sassari
Scoperti 39 chili di stupefacenti occultati in un minivan
Da gennaio Hupac intensificherà i collegamenti intermodali fra Belgio e Italia
Chiasso
Aumenterà anche la frequenza del treno shuttle fra Busto Arsizio e Padova
Porto di Ancona, rilascio della concessione provvisoria allo stabilimento della Fincantieri
Ancona
La nuova concessione avrà una durata di 40 anni
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
A novembre il traffico delle merci nel porto di Barcellona è calato del -3,7%
Barcellona
In crescita la movimentazione di container (+6,3%), ma non il peso dei carichi containerizzati (-6,9%)
Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto offshore da Shell in Nigeria
Milano
Per l'azienda italiana ha un valore di circa 900 milioni di dollari
Rixi illustra per sommi capi la riforma portuale
Roma
Creazione di una società a controllo pubblico per gestire gli investimenti e rappresentare il sistema portuale italiano
Accordo tra RFI e RSE per lo studio di un sistema di trasporto merci a levitazione magnetica
Milano
Sicurezza marittima, firmato al MIT un accordo per semplificare le procedure di verifica
Roma
Attività ispettive e di certificazione potranno essere svolte da organismi appositamente accreditati
Nei primi undici mesi del 2024 il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -2,0%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-2,1%) che le rinfuse liquide (-2,0%)
Log In acquista un'area di 19.600 metri quadri all'Interporto Toscano Amerigo Vespucci
Kansas City
È la quarta acquisizione in Italia della società del gruppo Theoreim
Prysmian ottiene dalla francese RTE due contratti EPCI del valore potenziale di 700 milioni di euro
Milano
Prevista la posa di circa 640 chilometri di cari terrestri e sottomarini
Sperimentazione di un trattore portuale autonomo nel porto di Wilhelmshaven
Wilhelmshaven
Sarà avviata il prossimo anno da Eurogate, MAFI, ICT Group ed Embotech
Intesa Fincantieri - Sparkle per la protezione e sorveglianza dei cavi sottomarini
Trieste
Le due aziende analizzeranno i requisiti per migliorare la sicurezza delle infrastrutture
La società terminalista BEST di Barcellona ha ordinato due nuove gru di banchina super post-Panamax
Barcellona/L'Aia
APM Terminals annuncia la conclusione dei lavori per incrementare la capacità del terminal MedPort Tangier
Wärstilä vende Automation, Navigation and Control System alla società svedese di investimenti Solix
Helsinki
Nel 2023 ANCS ha registrato ricavi pari a 200 milioni di euro
Cisl, accelerare la scelta del presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
La Spezia
Necessario per dare attuazione alle opere e agli investimenti
Assegnati i lavori per l'ampliamento del container terminal del porto di Koper
Koper
I lavori saranno portati a termine entro la fine del 2027
Lo scorso mese il traffico dei container nel porto di Hong Kong è calato del -4,2%
Hong Kong
Nei primi undici mesi del 2024 la flessione è stata del -5,0%
Incidente a due petroliere russe nei pressi dello Stretto di Kerch
Mosca
Morto uno dei 27 marittimi dei due equipaggi
Calo del traffico mensile dei container nel porto di Singapore
Singapore
A novembre sono stati movimentati oltre 3,3 milioni di teu (-0,4%)
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Giovedì a Venezia un convegno sulle implicazioni per porti e trasporti marittimi delle crisi geopolitiche
Convegno per il 30° compleanno di WISTA Italy
Genova
Si terrà domani a Palazzo San Giorgio a Genova
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
Iran signs over $1.8b investment contracts with private sector for ports development
(Tehran Times)
North Korean tankers transport over one million barrels of oil from Russia
(NK News)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
Contship Italia dedica una locomotiva alla memoria di Cecilia Eckelmann Battistello
Melzo
La speciale livrea ne commemora la vita e la carriera
Prestito della BERS per il potenziamento dei terminal multipurpose dei porti di Casablanca e Jorf Lasfar
Londra
Fondi sino a 65 milioni di euro
Report della Zero Emission Port Alliance sulla futura domanda di elettricità nei porti
L'Aia
Sottolineata l'importanza di potenziare le infrastrutture elettriche portuali
Paolo Potestà confermato presidente dell'ANGOPI
Roma
Vicepresidenti sono Giovanni D'Angelo, Marco Gorin, Ettore Rosalba, Mario Ciampaglia e Alessandro Serra
Archiviato un procedimento penale contro i vertici dell'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio
Gioia Tauro
Riconosciuta l'assoluta infondatezza della notizia di reato
Nel trimestre luglio-settembre i ricavi della divisione crocieristica della TUI sono cresciuti del +8,9%
Hannover
Nell'intero esercizio finanziario 2024 l'aumento del volume d'affari è stato del +28,1%
MSC ha ordinato dieci nuove portacontainer da 24.000 teu a Hengli Heavy Industry
Dalian
Commessa del valore di oltre 2,3 miliardi di dollari
RINA realizzerà lo studio di pre-FEED di un progetto di carbon capture and storage in Malesia
Genova
Incarico assegnato da PETRONAS CCS Solutions
Rinnovato il direttivo dell'European Network of Maritime Clusters
Roma
Maire confermato presidente. Vicepresidenti sono Nathalie Mercier-Perrin, Javier Garat Pérez e Biagio Mazzotta
Nuovo passo per la costituzione dell'impresa portuale ex art. 17 nel porto di Gioia Tauro
Gioia Tauro
Riunione della Commissione consultiva locale
PSA Italy chiuderà il 2024 con una crescita del +3% del traffico dei container nei porti di Genova e Venezia
Genova
A novembre è proseguito il trend congiunturale negativo dei ricavi di Evergreen, Yang Ming e WHL
Taipei
InRail ha ampliato la propria area di esercizio al territorio francese
Genova
La società è diventata pienamente operativa sul Corridoio Mediterraneo
Giovedì a Venezia un convegno sulle implicazioni per porti e trasporti marittimi delle crisi geopolitiche
Venezia
Prosegue la moderata crescita del valore degli scambi mondiali di merci
Prosegue la moderata crescita del valore degli scambi mondiali di merci
Ginevra
L'incremento per l'intero 2024 dovrebbe attestarsi intorno al +2,7%
Attraverso il porto di Amburgo potrà passare il 47% delle importazioni marittime tedesche di idrogeno verde
Amburgo
Lo scalo sarà in grado di coprire il 10-18% della domanda nazionale totale entro il 2045
In Cina è stata effettuata per la prima volta l'erogazione da terra di metanolo ad una nave
Pechino
Caricate 79,5 tonnellate di combustibile in 2,5 ore
Siglato il contratto dei piloti di MSC Air Cargo
Roma
Uiltrasporti, dà particolare peso alla parte fissa delle retribuzioni
Evidenziata l'importanza del cold ironing per la riduzione delle emissioni nel porto di Marsiglia-Fos
Marsiglia
Rilevante anche l'effetto derivante dalla nuova zona SECA
A novembre il traffico delle merci nel porto di Ravenna è aumentato del +21,5%
Ravenna
Crocieristi in calo del -46,8%
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore
Cerca su inforMARE Presentazione
Feed RSS Spazi pubblicitari

inforMARE in Pdf Archivio storico
Mobile