Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
10:32 GMT+2
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXIX - Numero 5/2011 - MAGGIO 2011
Porti
Gioia Tauro perde la Maersk
Il porto italiano di Gioia Tauro rischia di perdere qualcosa
come il 25% delle proprie attività, pari a 2,85 milioni di
TEU, quando la Maersk Line ritirerà essenzialmente i propri
servizi residui Asia/Europa dal porto ed interromperà tutte
le attività di collegamento con il porto medesimo.
Un portavoce della Maersk ha spiegato: “La decisione si
fonda sui nostri continui sforzi finalizzati ad ottimizzare la
nostra rete di servizi.
Ci preme assicurare che essa riflette le esigenze del mercato,
così da procurarci le operazioni più razionali dal
punto di vista dei costi e della concorrenza.
Abbiamo diminuito il nostro uso di Gioia Tauro nel corso degli
ultimi due anni ed oggi non disponiamo del volume critico per poter
designare Gioia Tauro quale hub di trasbordo nell'ambito della
nostra rete.
Da luglio, i carichi dall'Asia ai mercati del Mediterraneo
centrale saranno trasbordati a Malta, dove useremo a nostro
vantaggio l'accordo di condivisione degli spazi con la CMA CGM (e ci
serviremo di Marsaxlokk).
I carichi dall'Asia ai mercati in rapida crescita del
Mediterraneo Orientale, specialmente Turchia e Mar Nero, nel corso
degli anni sono stati sempre più trasbordati via Port Said,
in Egitto, che per la Maersk rappresenta una localizzazione più
conveniente”.
La Maersk per questa attività utilizza il Suez Canale
Container Terminal, il cui controllo maggioritario appartiene alla
sua società gemella, la APM T (APM Terminals).
Anche se questa infrastruttura potrebbe conseguire qualche
traffico in più in seguito all'ultima iniziativa della
Maersk, anche la APM T, peraltro, subirà qualche perdita,
dato che detiene il 33% del complesso Medcenter di Gioia Tauro.
Gli altri due terzi sono controllati dalla Contship Italia, che
fa parte del gruppo Eurogate.
Gioia Tauro negli ultimi anni ha dovuto affrontare diverse sfide
negli ultimi anni, fra le quali hanno comportato problemi il ritardo
dei lavori di dragaggio e le incerte relazioni sindacali.
Anche se i volumi di traffici sono rimasti stabili nel 2010
rispetto al 2009, per 2,85 milioni di TEU, essi sono stati ben al di
sotto del record fatto registrare dal porto nel 2008, con 3,46
milioni di TEU movimentati. (da: cargosystems.net, 31.05.2011)
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore