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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXIX - Numero 10/2011 - OTTOBRE 2011
Legislazione
Le imprese del settore containerizzato supportano la proposta
del WSC sulla pesatura dei box, purché gli oneri gravino sui
caricatori
I dirigenti delle imprese del settore containerizzato sono
favorevoli alla proposta del WSC (Consiglio Mondiale dello Shipping)
ai sensi della quale tutti i container in esportazione dovrebbero
essere pesati prima di essere caricati sulla nave.
Ciò, malgrado la resistenza nei confronti di questa idea
da parte degli operatori terminalistici.
Tuttavia, la sensazione diffusa è che la responsabilità
della pesatura di un contenitore ed i costi ad essa correlati
debbano gravare sul caricatore.
CI-eXpress ha pubblicato recentemente la notizia secondo
cui il WSC ha riscontrato una resistenza verso questa idea da parte
degli operatori terminalistici a causa del fatto che essi sono
preoccupati circa la propria responsabilità in ordine alla
pesatura dei contenitori.
Il c.e.o. del WSC, Chris Koch, ha sostenuto che la
responsabilità della pesatura del container dovrebbe spettare
ai caricatori presso i loro locali, ma che, nel caso ciò non
avvenisse, dovrebbe essere trasferita ai terminal.
Le opinioni raccolte da CI-eXpress mostrano che molti
dirigenti del settore del trasporto marittimo containerizzato
pensano che la proposta dovrebbe essere approvata e divenire legge e
che la responsabilità della pesatura del container dovrebbe
spettare al caricatore.
Sostenendo l'esigenza di conoscere con precisione i pesi dei
contenitori, L. Henry Boyd, consulente di trasporto intermodale con
sede nella zona di Boston, negli Stati Uniti, afferma al riguardo:
“Il problema inerente al sistema attuale è che i
caricatori non sempre comunicano il peso con precisione…
poiché il carico non può iniziare fino a quando non
viene presentato alla squadra dello stivatore un piano di carico, e
poiché servono dati di carico precisi per realizzare il piano
di carico, tentare di avvalorare i dati del peso nel corso delle
procedure di carico comporterebbe un vantaggio solo marginale.
Nel contesto della procedura, così sarebbe in effetti
troppo tardi.
Per conto mio, al fine di rendere migliori tali procedure, i
dati sul peso devono diventare maggiormente esatti, e ci sarebbe
bisogno che essi venissero creati quando il carico viene originato.
Poiché sembra che la parte che carica il container sia la
causa ultima del problema, perché non porre la responsabilità
finanziaria su di essa invece che sul terminal portuale?”.
Gary Ferulli, direttore delle relazioni del vettore alla Ocean
World Lines, con sede a Phoenix negli Stati Uniti, è
d'accordo sul fatto che il migliore scenario futuro dovrebbe essere
quello che pone gli oneri sui caricatori.
Afferma infatti: “Nella realtà, sono loro a fornire
i pesi e, se questi ultimi sono corretti, allora l'operatore navale
e/o il vettore marittimo pagano il conto; ma, se dovessero essere
errati, dovrebbero essere i caricatori a pagare.
Sono loro ad essere responsabili della fornitura di pesi
corretti in prima istanza”.
Nel contempo, Sarathkumara Premachandra, direttore regionale
(porti e terminal asiatici) della sede in Malaysia della CMA CGM,
dichiara: “Quando diciamo che tutto l'equipaggiamento di
movimentazione dovrebbe essere equipaggiato con celle di carico e
con un collegamento ai sistemi informatici al fine di registrare il
peso preciso, tendiamo a presumere che la responsabilità di
fornire dati precisi sul peso spetti agli operatori del terminal o
dell'equipaggiamento terminalistico.
Questo non è corretto.
Spetta al caricatore la responsabilità di dichiarare con
precisione il peso e questa dichiarazione rende il caricatore
responsabile di qualsiasi dichiarazione errata e dei danni
conseguenti.
Gli operatori terminalistici, ai fini della sicurezza del
proprio equipaggiamento e delle proprie navi, hanno bisogno di
controllare due volte il peso nel punto di entrata e di poter
rifiutare ogni contenitore sovrappeso in quel punto.
D'altro canto, tutti noi sappiamo che migliaia di porti feeder
minori (non equipaggiati con attrezzature per la pesatura ai varchi
di ingresso nei loro piazzali) caricano i container sulle navi di
raccordo basandosi unicamente sul peso dichiarato”.
Sostiene Premachandra: “C'è bisogno che la legge
sia applicata presso il primo punto di carico.
Il problema va affrontato alle radici”.
L'IMO sta attualmente valutando la proposta dopo che il WSC,
unitamente all'ICS ed alla BIMCO, ha presentato a luglio alla
sottocommissione DSG (Merci, Carichi Solidi e Contenitori
Pericolosi) la richiesta che i contenitori carichi in esportazione
siano pesati prima del carico sulla nave. (da:
ci-online.co.uk, 26.10.2011)
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