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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXIX - Numero 11/2011 - NOVEMBRE 2011
Porti
Amburgo fa un altro passo verso il dragaggio
In quella che appare una bizzarra procedura di comunicazione, la
HPA (Autorità Portuale di Amburgo) afferma di essere stata
informalmente informata da parte delle comunità locali che si
affacciano sulle rive del fiume Elba di aver ricevuto una lettera
dalla Commissione Europea in cui si afferma che le loro
preoccupazioni di natura ambientale sono infondate.
Esistevano infatti timori che lo scavo in profondità del
fiume Elba potesse modificare la salinità dell'acqua, cosa
che potrebbe comportare conseguenze per la pianta fluviale Oenanthe
Conioides, che si trova solo in quella regione.
Wolfgang Hurtienne, amministratore delegato della HPA,
sottolinea: “Fino a quando non avremo ricevuto una notifica
ufficiale al riguardo dalla Commissione Europea, non possiamo
affermare granché, ma, se fosse vero, avremmo fatto un altro
passo avanti verso l'approvazione della nostra richiesta formale di
programmazione ai fini del dragaggio.
Fino ad ora le autorità predisposte alla pianificazione
hanno dovuto far fronte alle preoccupazioni della comunità
locale, che erano molte, e la selezione di quelle inerenti a
problemi reali, nonché la ricerca di soluzioni, hanno
richiesta la perdita di molto tempo.
Fortunatamente il processo è ora quasi terminato.
Le apprensioni residue, come quelle dei coltivatori di mele
preoccupati circa la salinità dell'acqua, si possono
risolvere con i negoziati in corso.
Se tutto adesso dovesse andare secondo i piani, dovremmo essere
in grado di sottoporre le nostre richieste formali in ordine alla
programmazione affinché gli stati vicini le possano prendere
in considerazione entro la fine di quest'anno.
Dopo di che, essi avranno tre mesi per rispondere”.
I dettagli definitivi della richiesta di pianificazione della
HPA devono ancora essere confermati, ma si è capito che in
sostanza con essa si chiede il permesso di dragare il fiume Elba
abbastanza da consentire la partenza di navi cariche sino a 14,5
metri di pescaggio a seconda della marea (in base ad una finestra di
marea di due ore) in luogo di 13,5 metri, il che consentirà
alle navi super-post-Panamax di caricare altri 1.000 TEU circa.
Occorrerà inoltre ampliare il fiume in alcune parti per
consentire a due super post-Panamax di passare nello stesso momento:
novanta metri non sono più sufficienti.
Al momento attuale, le navi in arrivo e partenza possono essere
caricate solo fino a 12,5 metri di pescaggio indipendentemente dalla
marea.
Le navi in entrata possono già essere caricate sino a
14,8 metri in condizioni di marea. (da: ci-online.co.uk,
25.11.2011)
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