Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 30 APRILE 2017
TRASPORTO FERROVIARIO
IL TRASPORTO MERCI FERROVIARIO CINA-EUROPA CONTINUA A VOLARE
IN ALTO
I treni merci raramente attirano l'attenzione dei media rivolti
al grande pubblico.
Peraltro, l'arrivo il 18 gennaio presso il terminal London
Eurohub della DB Cargo a Barking, nella zona orientale di Londra, è
stato leggermente diverso.
Il treno da 34 TEU aveva viaggiato più di 12.000 km alla
volta della Gran Bretagna da Yiwu nella Cina orientale ed è
stato il primo servizio merci di sempre a completare il viaggio.
Il treno, al quale sono occorsi 18 giorni per transitare
attraverso otto paesi, ha ricevuto un benvenuto da VIP, con
ballerini della Danza del Leone cinese e troupe di televisioni di
tutto il mondo ammassate a commentare il suo arrivo.
Tale forte interesse è dovuto al potenziale del trasporto
merci ferroviario transeuroasiatico diretto alla volta delle imprese
britanniche di logistica e spedizioni.
Il viaggio ha richiesto circa la metà del tempo
occorrente per un simile viaggio marittimo ed è costato
approssimativamente la metà di un viaggio di trasporto merci
aereo equivalente.
"Questo momento è stato importante per dimostrare
che siamo in grado di far viaggiare il treno in meno di 18 giorni
alla volta del Regno Unito" ha dichiarato Carsten Pottharst,
amministratore delegato del gruppo svizzero InterRail, l'operatore
del servizio, il quale ha aggiunto che la sua società spera
di aggiungere altri servizi britannici in futuro.
"Ciò dipende da quanta merce da trasportare
riusciremo ad ottenere dal Regno Unito alla Cina: se vogliamo avere
più treni in direzione est, dovrebbe essercene di più".
L'ottimismo di Pattharst riflette la recente crescita del
mercato del trasporto merci ferroviario Cina-Europa.
Londra è ora la 15a città europea servita da treni
diretti dalla Cina che collegano destinazioni in Germania, Polonia,
Paesi Bassi, Belgio, Italia e Spagna su una rete transcontinentale
di oltre 40 direttrici.
I treni raggiungono l'Europa utilizzando la tratta meridionale
della Ferrovia Transiberiana dalla Cina settentrionale oppure, come
nel caso del convoglio londinese, transitando attraverso la Cina
occidentale ed il Kazakhistan e collegandosi alla Transiberiana ad
Ekaterinburg.
Il treno di Barking è stato caricato con una varietà
di beni di consumo ed articoli di abbigliamento provenienti da
fornitori all'ingrosso nella zona di Yiwu.
I treni diretti alla volta dell'Europa trasportano anche
prodotti informatici ad alta tecnologia come i computer laptop ed i
telefoni cellulari prodotti da società multinazionali in
fabbriche della Cina occidentale.
Infatti, la Hewlett Packard viene considerata la pioniera del
primissimo treno merci Cina-Europa, che aveva inviato laptop e
monitor LCD da Chongqing a Duisburg nel 2011.
La velocità del servizio lo rende particolarmente
attraente per tali fornitori al fine di far fronte a finestre di
vendita rigorose.
La cosa è specialmente vantaggiosa per i produttori
situati in luoghi molto distanti dalla costa cinese e vettori e
spedizionieri come la DHL, la Geodis, la Haltrans, la Essers e la
Wagonborg hanno risposto a questa domanda, presentando opportunità
per le società come la InterRail, che ha condotto i suoi
primi test di trasporto merci ferroviario intermodale nel 2012.
Essa ha iniziato ad effettuare servizi regolari di treni-blocco
nel 2014, crescendo di oltre il 250% da allora.
Dal proprio hub di Yiwu, e lavorando in stretta collaborazione
con le partecipate delle Ferrovie Cinesi CRCT e CRIMT, la InterRail
ora serve Duisburg e Madrid due volte alla settimana e ha istituito
un servizio di ritorno Madrid-Duisburg-Yiwu.
Essa ha inoltre recentemente effettuato un servizio di collaudo
alla volta di Riga in Lettonia.
"I servizi Cina-Europa ed Europa-Cina rappresentano
approssimativamente un quinto degli introiti complessivi del nostro
gruppo" afferma Hans Reinhard, presidente del gruppo InterRail.
"Ci aspettiamo una ulteriore crescita di almeno il 150% da
qui al 2020".
Fra gli altri operatori di spicco c'è la Felb (Far East
Land Bridge), appartenente per il 75% alla RZD (Ferrovie Russe).
La Felb ha iniziato ad operare nel 2008 ed ora assicura regolari
servizi intermodali "Rapidi" di 14-18 giorni utilizzando
la Transiberiana fino a Malaszewicze, Varsavia, Amburgo, Duisburg e
Milano da Suzhou, Changsha, Shenyang e Changchun, con viaggi di
ritorno alla volta di Shenyang e Suzhou.
Essa offre altresì servizi LCL (containerizzati a carico
parziale) da Suzhou ed Incheon (Corea), nonché
importazioni/esportazioni da Suzhou e Guangzhou a Mosca.
La rete logistica della società si allunga fino a
Qingdao, Pechino, Tianjin, Dalian, Yingkou, Pusan, Tokyo e Kobe.
Anche la DB (Ferrovie Tedesche) è pesantemente coinvolta
nel trasporto merci ferroviario transcontinentale.
Essa ha costituito la TEL (Trans Eurasia Logistics ) con la RZD
nel 2008, che funge da operatore ferroviario neutrale, movimentando
operazioni di trasporto e coordinando gli accordi di acquisizione e
le società ferroviarie che forniscono la trazione lungo la
tratta.
La DB Schenker serve altresì clienti e città in
tutta la Cina, effettuando consegne in destinazioni situate in
Germania e Polonia.
Volumi più alti
Questa rete in crescita e la frequenza di servizio si traducono
inevitabilmente in volumi più alti.
La DB afferma che più di 40.000 TEU sono stati
trasportati fra Cina e Germania nel 2016, un record, e che essa si
aspetta che questa cifra cresca sino a 100.000 unità da qui
al 2020, oltre il triplo del quantitativo trasportato nel 2014.
I risultati del 2016 della RZD Logistics rivelano una tendenza
simile e la partecipata della RZD riferisce che i treni in transito
dalla Cina all'Europa hanno trasportato 73.000 TEU sulla rete russa
l'anno scorso.
Peraltro il recente picco di traffico non è stato indotto
solamente dalla crescita di mercato organica.
La volontà politica proveniente dall'est, nello specifico
la strategia Una Cintura Una Via cinese, che era stata annunciata
nel 2013 e formalmente adottata dal presidente Xi Jinping nel 2015,
viene citata quale fattore primario della recente impennata dei
volumi.
La strategia è finalizzata al ripristino dell'antica "Via
della Seta" dalla Cina all'Europa incoraggiando gli
investimenti nelle reti di trasporto e logistica eurasiatiche,
compresa la ferrovia, per dare impulso ai traffici ed agli
investimenti cinesi, nonché all'integrazione economica.
Oltre 40 protocolli d'intesa ed accordi di cooperazione sono
stati siglati con paesi lungo la direttrice dal 2013.
E secondo Wing Chu, economista di primi livello presso lo Hong
Kong Trade Development Council, la Una Cintura Una Via viene
considerata come un piano di cooperazione a lungo termine.
"Nei prossimi anni vedremo la Cina perseguire tale via in
modo convinto, non solo a livello governativo lavorando a più
stretto contatto con i paesi di Una Cintura Una via, ma anche
particolarmente a livello aziendale ed imprenditoriale mediante
l'incremento dei traffici e degli investimenti nei suddetti paesi"
afferma Chu.
"La ferrovia è un importante fattore nell'ambito di
questo sviluppo macroeconomico".
Il grado con il quale la Cina è impegnata nelle ambizioni
ferroviarie relative alla strategia è divenuto evidente a
giugno del 2016.
Otto treni merci transeuroasiatici sono partiti da otto città
cinesi simultaneamente l'8 giugno, diretti a destinazioni in tutta
Europa.
Tutti quanti trasportavano TEU di color blu reale, con il nome
del nuovo servizio CR (China Railway) Express stampato su ognuna
delle unità da 40 piedi.
Gli stessi contenitori del CR Express hanno effettuato il
viaggio alla volta di Barking e società come la InterRail e
la Felb dispongono ora dell'opzione di utilizzare questi container,
in proprio o noleggiandoli ad altri situati ovunque, per i loro
servizi ferroviari transeuroasiatici.
Come i contenitori con il marchio delle compagnie di navigazione
che adesso si vedono in giro per il mondo, le migliaia di TEU blu
ora in circolazione diffondono il marchio Cina.
Il ruolo della ferrovia nella Una Cintura Una via è
sostenuto dai finanziamenti per i servizi di trasporto merci
transcontinentali adesso offerti dai governi regionali cinesi.
Infatti, Reinhard ed il direttore marketing della Felb Leonardo
Vender ammettono che il Fondo Nuova Seta è la ragione
principale per cui essi sono stati in grado di accrescere i propri
rispettivi servizi di così tanto ed in un così breve
periodo di tempo.
Anche se Chu afferma che il livello delle sovvenzioni non è
chiaro - alcuni ritengono che essi potrebbero coprire grosso modo la
metà dei costi - l'intento generale è che la ferrovia
rappresenti il 25% delle merci trasportate dalla Cina occidentale ed
interna all'Europa con l'obiettivo a lungo termine di rendere
redditizi questi servizi.
Attualmente la ferrovia costituisce meno dell'1% di tutte le
esportazioni dalla Cina.
"Disponendo della ferrovia, così come facendo uso
del trasporto aereo e marittimo, le industrie e le città di
queste regioni possono ora scegliere come vogliono trasportare i
propri prodotti" afferma Chu.
Tuttavia, per diventare un servizio davvero redditizio, ci sono
alcuni ostacoli che il trasporto merci ferroviario transeuroasiatico
deve superare.
Miglioramenti
Anche se i tempi di viaggio sono certamente migliorati - si dice
che alcuni treni da Chengdu alla Polonia abbiano completato il
viaggio in 10,5 giorni - c'è ancora spazio per miglioramenti
all'infrastruttura ed al processo logistico.
Investimenti senza precedenti nelle infrastrutture ferroviarie
cinesi nel corso dell'ultimo decennio stanno a significare che le
sue città più importanti sono ora ben collegate.
Anche i collegamenti ferroviari con le strutture logistiche
stanno migliorando, mentre la Russia ha investito miliardi di rubli
negli ultimi anni per migliorare la capacità ed incrementare
la velocità di crociera sulla Transiberiana.
Anche il Kazakhistan è impegnato in un programma di
aggiornamento ferroviario da 2,7 miliardi di dollari USA che
comprende 724 km di binari così come locomotive e carri
merci, ed il suo presidente Nursultan Nazarbayev è da lungo
tempo un sostenitore del ripristino della Via della Seta.
Tale programma è forse espresso al meglio dalla
realizzazione del progetto Khorgos Gateway.
Situato al confine fra Kazakhistan e Cina, il futuro hub
logistico ed industriale è presentato come il nuovo Dubai e
copre una colossale area di 5.470 ettari.
Essa comprende il Khorgos Gateway Inland Container Dock da 129,8
ettari, una stazione per il cambio dello scartamento ferroviario per
la tratta transeuroasiatica, che ha una capacità per sei
treni alla volta, e può lavorare 580.000 TEU all'anno.
Tuttavia, la qualità delle infrastrutture ferroviarie in
alcuni degli altri paesi di transito al di fuori dei corridoi-chiave
non arriva a questo standard, cosa che paralizza il progresso.
Anche se la InterRail effettua un servizio quindicinale fra
Yiwun e Teheran e la Turchia è servita attraverso il Mar
Caspio ed il Mar Nero, si tratta di servizi simbolici e non di base.
Anche il desiderio delle Ferrovie Cinesi di un terzo
collegamento transeuroasiatico da Kunming attraverso Myanmar,
Bangladesh, India, Pakistan, Iran, Turchia ed Europa è ancora
lontano dal realizzarsi.
Quale partecipante alla Una Cintura Una Via, la Cina sta
spingendo, e notevolmente finanziando, un vasto programma di
investimenti in infrastrutture euroasiatiche.
La China Development Bank stima che 900 progetti
infrastrutturali della Una Cintura Una Via per un valore di 890
miliardi di dollari USA che spaziano dalla ferrovia alla strada, ai
porti ed agli oleodotti sono in programma o in corso in 64 paesi.
Ci si aspetta che le banche politiche cinesi come la China
Development Bank e la China ex-Im Bank facciano la parte del leone
in ordine ai finanziamenti.
Tuttavia, la Cina sta introducendo metodi aggiuntivi per far
fronte all'inevitabile divario d'investimento: il Fondo Via della
Seta da 40 miliardi è stato istituito a gennaio 2014 per
supportare tali progetti e la AIIB (Asian Infrastructure Investment
Bank) d'ispirazione cinese costituita a gennaio 2016 tenendo conto
della Una Cintura Una Via ha 57 membri ed offre un ulteriore
stanziamento di 100 miliardi di dollari USA.
Nel 2015, ciò si è tradotto in investimenti per 15
miliardi di dollari USA in iniziative correlate alla Una Cintura Una
Via da parte della Cina e ad un corrispondente investimento di 8,2
miliardi di dollari USA da parte di singoli stati.
Si prevede che queste cifre aumentino notevolmente nel 2016 e
2017.
La cosa notevole, peraltro è che non ci sono solamente i
muscoli finanziari cinesi a supporto di questi progetti.
La Cina si sta rivolgendo sempre più ai fondi
pensionistici internazionali, alle compagnie di assicurazione, ai
fondi sovrani d'investimento e ai capitali di rischio privati per
supportare i propri piani.
Henry Tilman, presidente ed amministratore delegato della
Grisons Peak, una banca d'investimento con sede a Londra, ha
dichiarato al Financial Times a maggio 2016 che queste istituzioni
sono sempre più attratte dai ritorni a lungo termine del 6-8%
in alcune infrastrutture collegate alla Una Cintura Una Via.
Anche le istituzioni statali vi sono interessate.
La IE Singapore, il Consiglio per il Commercio e lo Sviluppo
statale, si è associata alla China Construction Bank per
finanziare i progetti della Una Cintura Una Via per un valore di 22
miliardi dollari USA.
Inoltre, Chu afferma che anche le istituzioni finanziarie di
Hong Kong, la tradizionale fonte della finanza cinese, stanno
guardando da vicino all'iniziativa della Una Cintura Una Via.
Molti di questi investimenti saranno finalizzati al
miglioramento dei processi logistici per la ferrovia.
L'attraversamento delle frontiere ed il passaggio dallo
scartamento di 1.435 mm a quello di 1.520 mm e ritorno restano una
notevole difficoltà ed un ostacolo alla riduzione dei tempi
di viaggio.
Vender afferma che la capacità presso molte stazioni di
confine in particolare rappresenta una preoccupazione e richiede
miglioramenti, specialmente dal momento che i flussi delle merci
trasportate continuano ad incrementarsi.
Anche l'accesso alla rete europea è un problema a causa
delle attuali limitazioni alla velocità ed agli slot.
Allo stesso modo, anche se le procedure alle frontiere sono
state notevolmente migliorate negli ultimi anni in seguito
all'avvento dell'Unione Doganale Eurasiatica, che consente l'uso di
un unico foglio identificativo per un singolo TEU - riducendo i
tempi di trasferimento da qualcosa come tre giorni in precedenza ad
un massimo di sei ore adesso - Reinhard ritiene che ci sia ancora
spazio per un potenziamento.
"Potrebbero esserci ulteriori miglioramenti in ordine al
trasferimento elettronico dei dati fra ferrovie ed operatori con
l'obiettivo di minimizzare lo scambio di documentazione cartacea"
afferma.
"In secondo luogo, avrebbe senso il consolidamento alla
frontiera dei treni in ingresso alla CSI allo scopo di consentire il
loro uso completo quando è possibile effettuare treni più
lunghi nella CSI.
I treni potrebbero essere smistati in convogli di minore
lunghezza ai sensi della lunghezza massima europea".
Inoltre, le modifiche alle procedure doganali potrebbero
aggiungere una nuova dimensione a quelli che al momento sono
soltanto servizi da punto a punto.
Anche se il trasporto marittimo alla volta dei lucrosi mercati
dell'Europa occidentale ha indotto la crescita agli inizi, Che
afferma che solo quando i treni potranno catturare merci nei paesi
in cui transitano la ferrovia transeuroasiatica realizzerà il
proprio vero potenziale.
"Se vogliamo assistere ad una grossa crescita dei volumi,
allora deve verificarsi qualche adeguamento per far sì che i
treni fermino in altri paesi lungo la tratta per caricare e
scaricare merci" dichiara Chu.
"La Cina sta spingendo forte per negoziare con altri paesi
le operazioni del CR Express al loro interno al fine di incoraggiare
la cooperazione affinché questo accada e per catturare altre
attività".
Europa-Cina
C'è inoltre la pressante esigenza di dare impulso al
trasporto di merci sui treni di ritorno dall'Europa alla Cina.
Malgrado la Cina sia il secondo partner commerciale in ordine di
grandezza per l'Unione Europea dopo gli Stati Uniti, nonché
una delle sue maggiori fonti singole di esportazione, l'affidamento
dell'Europa sulle importazioni cinesi a buon mercato ha significato
che nel 2016 c'è stato uno squilibrio commerciale di 174
miliardi di dollari USA.
Ciononostante, la Cina è ora il mercato di esportazione
dalla crescita più rapida per l'Europa ed i traffici
complessivi si sono incrementati sensibilmente.
In seguito al picco del 37,7% dal 2010 al 2011, quando il valore
delle esportazioni era aumentato sino a 113,45 miliardi di euro, ed
all'ulteriore incremento dal 2011 al 2012 per 136,42 miliardi di
euro, la crescita era continuata per le esportazioni per un valore
di 170,14 miliardi di euro nel 2016, allo stesso livello delle cifre
del 2015.
Ci si aspetta che la tendenza continui, in particolare in
seguito alla sottoscrizione di un esaustivo Accordo di Investimento
Unione Europea-Cina a novembre del 2013, che allevia le limitazioni
inerenti all'accesso al mercato e fornisce una struttura giuridica
più sicura e più semplice.
Tutto ciò offre un significativo potenziale per il
trasporto merci ferroviario.
Attualmente le esportazioni europee alla volta della Cina si
concentrano sui macchinari ed equipaggiamenti, sulle auto, sugli
aerei e sui prodotti chimici.
Tuttavia, Chu afferma che la forte domanda in Cina, in
particolare nell'ovest del paese, per merci di lusso europee come
gli articoli di moda ed i prodotti alimentari surgelati di prima
qualità, potrebbe stimolare l'interesse per spedizioni
ferroviarie più rapide.
Chu aggiunge che il governo cinese sta compiendo il passo senza
precedenti di incoraggiare le importazioni per ferrovia.
Peraltro è improbabile che questo possa riequilibrare la
bilancia commerciale e la ferrovia deve avere la flessibilità
di servire più destinazioni lungo la tratta.
La Russia è la destinazione ovvia per questo.
Tuttavia, poiché le sanzioni economiche di rappresaglia
come quelle imposte dall'occidente nel 2014 hanno bloccato
l'esportazione di prodotti agricoli in Russia, ai vettori europei è
stato impedito l'ingresso in questo potenzialmente lucroso mercato.
Reinhard afferma che il trasporto Russia-Europa di InterRail è
stato quasi del tutto cancellato e che le spedizioni in transito di
alcuni prodotti sono adesso vietate.
Ma poiché Reinhard cita le grandi opportunità per
incoraggiare più vettori e spedizionieri con sede in Europa
ad utilizzare il trasporto merci ferroviario alla volta della Cina,
sembra che la questione russa si possa escludere al momento attuale.
"Alcuni clienti europei della logistica devono ancora
comprendere del tutto come essi possano integrare i servizi di
trasporto merci ferroviario all'interno dei propri sistemi logistici
interni" dichiara.
Reinhard aggiunge che la InterRail è già attiva
nell'Asia centrale e prevede che in seguito agli incrementi attesi
del prezzo del petrolio le economie di questi paesi miglioreranno,
dando impulso alla domanda dei propri servizi.
Vender afferma che la Felb non ha subito alcuna limitazione
delle attività dalla Russia e che essa sta osservando
ulteriori opportunità di crescita in Corea e Giappone e
"virtualmente in ogni località lungo la ferrovia
Transiberiana".
Spiega poi che è compito della società e degli
spedizionieri quello di rendere visibili ai clienti la disponibilità
ed i vantaggi di questi servizi.
"Una ulteriore espansione è imminente dal momento
che stiamo esplorando nuove opzioni al servizio dei paesi nordici,
della Francia e verosimilmente della Spagna" afferma Vender.
"Non escludiamo Taiwan e le Filippine, che un giorno
potrebbero trarre vantaggio dai nostri servizi ferroviari".
Tuttavia, poiché le sovvenzioni ai servizi diretti ad
ovest dovrebbero terminare nel 2020, sia Vender che Reinhard sono
cauti circa le prospettive al di là di questa data.
La speranza è che l'offerta di servizi di trasporto merci
ferroviario transeuroasiatici sia abbastanza abbondante e matura da
diventare autosufficiente a partire da quel momento.
E poiché sta crescendo l'entusiasmo nei paesi di transito
dal momento che essi traggono vantaggio dal miglioramento delle
infrastrutture e dalla relativa crescita economica, ci sono tutte le
possibilità che la cosa si realizzi davvero.
La Cina quindi guiderà pure la Nuova Via della Seta, ma
sembra che chiunque lungo la tratta sia autorizzato a salire a
bordo.
"Pensiamo che l'era dell'alternativa ferroviaria fra Cina
ed Europa sia appena iniziata" afferma Vender.
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