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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 28 FEBBRAIO 2019
LEGISLAZIONE
CARBURANTE CONFORME O FILTRO DEPURATORE? COME TROVARE LA
GIUSTA STRATEGIA DI TRANSIZIONE VERSO IL 2020
La messa in pratica del limite allo zolfo dello 0,50% dell'IMO
per l'olio combustibile sta presentando una delle più
significative problematiche per tutti i soggetti interessati nel
mercato dell'olio combustibile marino: dal produttore all'utente.
Il periodo di transizione è iniziato; le decisioni devono
essere prese ed occorre formulare i piani di attuazione.
Tim Wilson, specialista principale in materia di carburanti,
lubrificanti ed emissioni esauste presso il Lloyd's Register,
sostiene che anche se le opzioni in questa fase sono chiare - olio
combustibile conforme od olio combustibile ad elevato contenuto di
zolfo (HSFO) unitamente a sistemi di depurazione dei gas esausti
(filtri depuratori, altrimenti detti scrubber) - la scelta corretta
è meno ovvia e dev'essere valutata sulla base delle
specifiche operazioni e dei criteri di rischio di ciascuna nave.
A tale riguardo, Tim Wilson offre il proprio consiglio a quegli
armatori ed operatori che devono scegliere fra il carburante
conforme ed i filtri depuratori.
"Quando si tratta di scegliere fra carburante conforme o
scrubber, la pianificazione è decisiva allo scopo di riuscire
a rispettare la scadenza del 2020 per lo zolfo" afferma.
"Approssimativamente il 50% della flotta mondiale ha poca o
nessuna esperienza delle operazioni da effettuare in un'Area di
Controllo delle emissioni e di dover passare a lavorare con
carburante a basso contenuto di zolfo, né ha mai sperimentato
questo genere di cambiamento prima.
La formazione e la consapevolezza sono fondamentali per ottenere
una sicura ed efficace attuazione di questo cambiamento".
Per gli armatori od operatori che scelgono gli scrubber,
quali sono le considerazioni fondamentali a cui si dovrebbe pensare?
La BIMCO ha avuto informazioni secondo le quali circa 100
scrubber vengono ordinati ogni mese e grosso modo 20 produttori, di
varia esperienza, sono pronti ad installarli.
Tuttavia, l'adeguamento con uno scrubber non è un'impresa
da poco e si stima che ci voglia almeno un anno per pianificarlo ed
attuarlo.
La tabella 1, riportata sotto, mostra una lista di attività
e considerazioni che gli armatori e gli operatori devono effettuare
prima di intraprendere questo cammino.
Tabella 1 - Scrubber: una lunga strada
di pianificazione per il futuro
Processo
Mesi
Selezione del sistema EGTS
2
Selezione dei venditori e dei consulenti tecnici
2
Ispezione a bordo: scansione 3D e pianificazione progettuale
3
Analisi tecnica
3
Approvazione della classe
1
Selezione del cantiere e preparazione delle specifiche di
adeguamento
03/04/19
Produzione: spedizione dell'EGTS e prefabbricazione dei
condotti
3-4 settimane
Installazione ed incarico
3-4 settimane
Essa indica il processo tipico che fa seguito ad uno studio di
fattibilità, una volta che è stata presa la decisione
di procedere al conferimento di un incarico.
Tuttavia, ciò dipende dal tipo di nave e da altri fattori
che incidono e la tabella non riflette il tempo necessario per
considerare la fattibilità della dotazione di uno scrubber.
È anche importante tener conto del tempo in cui occorrerà
tenere la nave fuori noleggio nel corso dell'installazione e le
implicazioni a ciò correlate.
Se un armatore od operatore ha optato per l'installazione di uno
scrubber, gli sarà richiesto un approccio rigoroso ed
affidabile per selezionare il giusto produttore e tipo di scrubber,
così come le valutazioni strutturali che occorre effettuare
prima di scegliere uno specifico sistema per ciascuna nave.
È altresì degno di nota il fatto che la MPA
(Autorità Marittima e Portuale di Singapore) ha recentemente
annunciato il divieto di scaricare le acque di lavaggio correlate
alla configurazione liquida a circuito aperto degli scrubber,
compreso lo scarico proveniente da ogni tipo di adattamento a
circuito chiuso che presenti fuoriuscite.
Si è detto che il divieto diventerà effettivo
dall'esordio del limite globale allo zolfo reso obbligatorio
dall'IMO il 1° gennaio 2020.
Alle navi dotate di sistemi a circuito aperto sarà
richiesto di utilizzare carburanti conformi nelle acque del porto di
Singapore; le navi dotate di sistemi ibridi dovranno passare alla
modalità operativa a circuito chiuso.
Per gli armatori od operatori che scelgono di utilizzare
carburante conforme, quali sono le considerazioni fondamentali a cui
si dovrebbe pensare?
Al di fuori delle ECA (Aree di Controllo delle Emissioni), il
limite allo zolfo comporterà un incremento delle formule di
carburante in offerta e c'è incertezza in ordine al grado di
diversità di queste formule.
Pertanto, gli armatori e gli operatori dovranno considerare
quali adeguamenti strutturali e procedurali occorrerà
effettuare a bordo.
Quanto alle considerazioni in ordine al carico di un prodotto
leggero rispetto ad uno pesante - e/o a se impegnarsi a fondo per
separarli ed evitare la mescolanza di carburanti - gli esperti del
settore avvertono di non mescolare un bunker con un altro, dal
momento che c'è un elevato rischio di destabilizzazione dei
carburanti.
Nella maggior parte delle situazioni, l'equipaggio non è
in grado di valutare facilmente il grado di rischio di questo evento
fino a quando il carburante è a bordo, il che rende
importante la separazione dei bunker.
Il prossimo passo consiste nella gestione della diversità
delle viscosità dei carburanti e la gestione di ogni
incompatibilità osservata fra i diversi bunker a bordo: se
l'equipaggio dovesse mescolare, sarebbe fondamentale definire le
proporzioni implicate e tutte le potenziali caratteristiche che ne
risultano.
In futuro, il carburante sarà ancora diesel, ma le
formule cambieranno, di modo che sarà richiesto un piano di
gestione proattivo per il cambio di carburante per ogni nave: un
approccio del tipo "pianifica, fai, controlla, intervieni".
Gli emendamenti alle attuali pratiche di gestione del carburante
così come richiesto aiuteranno l'equipaggio a gestire il
cambiamento.
Molte navi lo avranno già adottato, di modo che sarà
il caso di verificarlo ed adattarlo per adeguarlo al limite allo
zolfo nell'imminenza del 1° gennaio 2020.
Il piano richiede linee guida mirate e chiare per ogni scenario
che l'equipaggio deve affrontare e la formula dovrebbe essere
comunicata all'equipaggio per accrescere la consapevolezza ed
istituire relazioni con gli organi di gestione.
Così facendo, se ci fossero preoccupazioni per il - o
aggiornamenti al - piano, ogni soggetto interessato ne verrebbe
messo a conoscenza.
(da: hellenicshippingnews.com/bimco.org, 26 febbraio 2019)
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