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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 GIUGNO 2019
NOTIZIE C.I.S.CO.
OTTIMISMO ALLO STAND C.I.S.CO.-PORTS OF GENOA DELLA FIERA
BREAKBULK DI BREMA
"Con 11 mila visitatori e 500 espositori, equamente
distribuiti fra spedizionieri di merci, società di trasporto
non containerizzato e operatori di servizi al trasporto,
l'appuntamento Breakbulk alla fiera di Brema (svoltasi dal 21 al 23
maggio scorso) è stato un successo oltre che per gli
organizzatori anche per chi ha scelto di partecipare", osserva
Silvio Ferrando, dirigente dell'Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale e vice presidente di C.I.S.Co..
C.I.S.Co. e i Ports of Genoa sono stati a Brema con un loro
stand, che ha ospitato anche Europea servizi terminalistici (Est) e
Zenatek, oltre a accogliere altri operatori dello shipping genovese.
"Abbiamo registrato - prosegue Ferrando - molto interesse,
ho esaurito i biglietti da visita che avevo portato.
Soprattutto ho notato tanto interesse per il settore ro-ro, per
quanto riguarda i servizi offerti dal porto di Genova.
Vanno bene i collegamenti con Canada e America meridionale, ha
successo il servizio per Halifax di Grimaldi.
Meno bene per noi impiantistica e yacht a causa dei limiti
autostradali della A7 per raggiungere il porto.
Le previsioni per il 2019 sono di una crescita del 3-5 per cento
del traffico non containerizzato nei porti di Genova e Savona.
Per quanto riguarda più in generale la fiera ho
registrato che i cinesi si affacciano sul Mediterraneo anche per il
settore breakbulk".
Soddisfazione per l'andamento della fiera è stato
espresso anche dai soci C.I.S.Co. che hanno approfittato dello stand
per promuovere la loro attività.
"Il novero degli espositori - afferma Antonio Pandolfo,
sales director di Est - era composto dai più importanti
operatori del settore, come agenti marittimi, compagnie marittime,
charter, terminal".
Est è presente in cinque porti della Sicilia: Catania,
Termini Imerese, Trapani, Mazara del Vallo e Augusta.
A Brema ha presentato la propria dotazione di mezzi, con cinque
gru ognuna da 100 tonnellate di portata.
La risposta del mercato è stata positiva: "Già
da un paio d'anni - osserva Pandolfo - c'è il ritorno a una
presenza massiccia di espositori e visitatori, dopo sei anni di
crisi che ha provocato una moria delle fiere.
Si respira un'aria positiva".
Presentando Est sul mercato, Pandolfo finisce inevitabilmente
per fare da ambasciatore a tutta la Sicilia, regione per cui ritiene
"indispensabile proporsi come piattaforma logistica a tutto
campo, piuttosto che inseguire sogni.
Farne un hub di transhipment sarebbe fuori luogo, bisogna invece
risolvere la penuria di infrastrutture dell'isola per sviluppare le
opportunità logistiche che offre".
Per Zenatek la fiera di Brema ha portato un centinaio di
contatti commerciali che porteranno a nuovi business.
"La nostra aspettativa in queste occasioni - dice Andrea
Gregori, project manager di Zenatek - è di sondare
l'andamento del mercato, consolidare i nostri clienti e trovarne di
nuovi.
Da dieci anni operiamo nel settore del tracciamento della merce,
ma per il grosso pubblico questa è ancora una novità.
Per noi il mercato estero è sempre stato motivo di
soddisfazione.
C'è sempre maggiore consapevolezza da parte degli
operatori dell'importanza del tracciamento, sia del carico sia degli
asset, come ad esempio i generatori elettrici nei cantieri".
Che cosa vi ha colpito a Brema?
"Sempre più - risponde Gregori - si parla di
ferrovia e quindi anche di Nuova Via della Seta terrestre.
È un tema sempre più presente.
Purtroppo abbiamo avuto anche la conferma della provincialità
dell'Italia per quanto riguarda i collegamenti via treno.
Quando si parla di questi servizi il riferimento è sempre
l'Europa settentrionale, dove ci sono maggiori infrastrutture e dove
è meno diffusa la pratica del franco magazzino.
I produttori italiani hanno il vizio di dare poca importanza al
loro ufficio logistico, che invece potrebbe essere un produttore di
valore aggiunto per l'economia del paese".
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