Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
17:37 GMT+2
CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 OTTOBRE 2019
STUDI E RICERCHE
LA DREWRY DECLASSA DI NUOVO LE PREVISIONI DI CRESCITA DEL
TRASPORTO MERCI MARITTIMO
La ditta di analisi in materia di trasporto marittimo
containerizzato Drewry ha ulteriormente declassato le proprie
previsioni di crescita del trasporto merci marittimo per quest'anno,
dato che nuovi rischi a livello globale "accumulano altra
pressione sul tormentato mercato containerizzato".
Nota la Drewry: "La musica d'atmosfera che circonda il
mercato dei contenitori si è deteriorata ulteriormente negli
ultimi tre mesi, spingendo la Drewry a declassare le sue prospettive
in ordine ai risultati produttivi dei porti containerizzati mondiali
per l'anno in corso ed al resto dell'orizzonte quinquennale nella
Container Market Annual Review and Forecast 2019/20,
recentemente pubblicato dalla Drewry Shipping Consultants.
La Drewry adesso si aspetta che i risultati produttivi dei porti
globali aumentino del 2,6% nel 2019, in ribasso rispetto alle
precedenti aspettative del 3%.
Quest'ultimo declassamento fa seguito ad un precedente
abbattimento delle sue aspettative di crescita del 3% a luglio
rispetto alla precedente previsione del 3,9%, dovuto al fatto che le
tensioni commerciali e geopolitiche minacciano un ulteriore
rallentamento della crescita economica globale, nonché alla
regionalizzazione delle filiere distributive della produzione ed
alle preoccupazioni ambientali che aggiungono ulteriore incertezza.
Commentando quest'ultimo declassamento, Simon Heaney, dirigente
senior delle ricerche sui contenitori alla Drewry e redattore del
Container Forecaster, ha affermato: "Il peso dei rischi
che esercitano pressioni sul mercato containerizzato sembra
diventare sempre maggiore di giorno in giorno.
La situazione è stata esacerbata da una serie di nuovi
problemi che oscurano il mercato con ulteriori livelli di
preoccupazione ed incertezza rispetto a quelli esistenti in
precedenza.
"C'è il pericolo che questo flusso di notizie
negative inducano una profezia che si autoavvera, la quale potrebbe
essere in contrasto con la realtà dei fatti.
Le statistiche portuali relative a metà annata sono state
ragionevolmente solide e la domanda dei consumatori è stata
abbastanza resiliente, tutto considerato; ma alcuni indicatori
fondamentali hanno recentemente subito un drastico calo e abbiamo la
sensazione che sia corretto adottare un atteggiamento leggermente
più prudente".
Uno dei maggiori rischi individuati nel rapporto è
l'impatto dell'IMO 2020 sull'offerta di portacontainer, sottolinea
la Drewry, notando: "Non c'è ancora un chiaro
orientamento riguardo a quanti costi aggiuntivi esso farà
ricadere sul settore e i recenti attacchi con i droni agli impianti
petroliferi sauditi hanno intorbidito le acque quando hanno causato
un'impennata dei prezzi del petrolio".
Le attuali stime della Drewry sono nel senso che gli operatori
l'anno prossimo si troveranno di fronte ad un conto del carburante
di 11 miliardi di dollari in più correlato al passaggio
all'olio combustibile a basso contenuto di zolfo ed il grado di
compensazione di cui i vettori usufruiranno detterà il
livello delle perturbazioni dell'offerta l'anno prossimo.
"La nostra ipotesi di lavoro è che i vettori avranno
più successo di prima nel recuperare quei costi, al punto che
non ci sarà nessuna importante perturbazione dell'offerta"
afferma Heaney.
"Tuttavia, se dovessero risultare inferiori di un margine
significativo, pensiamo che le linee di navigazione dovrebbero
rispolverare alla svelta il decennale copione che è stato
utilizzato per osservarli durante il crollo finanziario globale.
Ci sarà molto meno attenzione da parte dei vettori sulla
qualità del servizio e di più sul taglio dei costi.
In quello scenario, i vettori cercheranno di proteggere la
liquidità limitando la capacità come meglio potranno,
attraverso una combinazione di misure, compresi un ulteriore
rallentamento della navigazione, più cancellazioni delle
partenze e mettendo fuori servizio le navi noleggiate" aggiunge
Heaney.
È anche probabile che il mancato recupero in maggior
misura dell'aumento del conto del carburante spinga più
vettori o armatori a dotare più navi di filtri depuratori
degli esausti al fine di essere in grado di continuare a farle
funzionare con il più conveniente olio ad alto contenuto di
zolfo e/o ad aumentare le demolizioni, nota Heaney.
Se gli eventi andranno in questo senso l'equilibrio fra domanda
ed offerta sembrerà assai diverso dalle nostre attuali
previsioni" aggiunge Heaney.
"Il peggiore dei casi, quando la maggior parte delle linee
di navigazione non possono operare in prossimità del punto di
pareggio ed alcune di loro potenzialmente si trovano di fronte al
fallimento, sarebbe in realtà un percorso di gran lunga più
rapido per riequilibrare il mercato rispetto all'attuale penoso
cammino.
Ci vorrebbe un vettore molto coraggioso per desiderare un tale
colpo di scena, ma per quelli che potrebbero essere sicuri di
passare dall'altra parte, dopo un po' di dolore iniziale, le
ricompense sarebbero molto maggiori" afferma Heaney.
"La maggior parte dei caricatori accettano di dover pagare
di più ma giustamente si aspettano che ogni incremento venga
giustificato tramite un meccanismo credibile e attendibile: in altre
parole, l'iniziativa spetta ai vettori".
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore