FEMAR CONFERENCE
Future Educational Challenges for Maritime Information Society
Il ruolo della formazione e delle tecnologie dell'informazione
per lo sviluppo dell'economia marittima
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COMMISSIONE EUROPEA
REGIONE LIGURIA
MARIS
In collaborazione con
AMRIE e con il Forum MARIS di Genova
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TAVOLA ROTONDA
GIGI GALLO
Funzionario Confitarma
Nel mio intervento esporrò una serie di considerazioni
pragmatiche riguardo allo scenario sul quale si muove l'imprenditore
marittimo, l'armatore che nell'800 ha dovuto affrontare il passaggio
dalla navigazione a vela alla tecnologia dei motori a vapore,
oggi si trova a vincere la sfida della navigazione informatica,
della navigazione ad alta tecnologia.
Cosa ci offre oggi lo scenario di riferimento in cui opera l'imprenditore
marittimo? Un fortissimo progresso tecnologico applicato alla
nave degli anni 2000, dettato da esigenze di tutela ambientale,
di sicurezza, e di economia di gestione; la parola d'ordine è:
navigazione integrata, cioè la conduzione della nave con
tutti i più moderni supporti informatici.
Tutte le fasi della navigazione sono pervase da una accentuata
automazione, in coperta, in macchina, nella fase di manovra, nella
gestione del carico e della zavorra, del piano di carico per la
stabilità della nave sia rinfusiera sia porta container.
Inoltre, solo per citare alcune delle nuove tecnologie applicate
alla navigazione: la navigazione satellitare, che permette l'ottimizzazione
delle rotte con grande ricaduta sui consumi, la cartografia elettronica,
il GMDSS, l'alta velocità, tutte innovazioni che devono,
e non dovrebbero solo, rendere la navigazione più sicura
e confortevole.
L'imprenditore marittimo, nelle sue varie sfaccettature organizzative,
si trova comunque di fronte a queste innovazioni mentre l'organizzazione
di terra deve operare con programmi informatici diffusi a livello
di tutti i settori.
L'aspetto affascinante di queste innovazioni è dato dal
mutato rapporto con la nave, e quindi la situazione degli equipaggi
che devono essere preparati a gestire questi nuovi prodotti.
Alcune vecchie figure non servono più, o non bastano più,
ci vogliono ufficiali che possiedano per la maggior parte una
specializzazione in elettronica; figure come il marconista scompaiono
per l'introduzione del GMDSS, ci vogliono quindi corsi specializzati
per preparare altri ufficiali a questa mansione.
L'International Safety Management ci impone un efficientissimo
rapporto nave-ufficio armatore per cui l'armatore non verrà
più a conoscenza dal comandante che la nave ha terminato
il suo viaggio mentre sta già entrando in porto, ma attraverso
Internet si potrà seguire momento per momento al navigazione,
oltretutto fornendo quell'informativa necessaria in caso di avarie,
e di altri inconvenienti; in questi casi il supporto che da terra
viene dato al board è molto importante.
Importante è anche la profonda conoscenza manageriale e
legale che deve avere il comandante di una petroliera che viaggia
regolarmente negli Stati Uniti, con tutti i rischi anche patrimoniali
che si incontrano, oltre a quelli ambientali e relativi alla sicurezza.
È opinione comune che la scuola dia una preparazione che
è ancora molto arretrata rispetto alla grande evoluzione
dei mezzi tecnologici; questo è un concetto su cui siamo
d'accordo tutti e che è stato più volte ripetuto
in questa sede; da questo punto di vista c'è molto da lavorare.
Per gli equipaggi, che devono confrontarsi con questa evoluzione
di cui non si vede mai la fine, non c'è altra strada che
continui corsi di aggiornamento e di riqualificazione professionale.
C'è anche un quadro non ancora chiaro in cui l'impresa
armatoriale si sta dibattendo incerta su quale tendenza seguire.
La prima è la cosiddetta "via tecnologica spinta"
intrapresa dall'armamento specialmente del nord Europa, danese
in particolare, è stata implementata in via sperimentale
con contributi pratici molto interessanti, con verifiche concrete;
essa punta su un'automazione spinta minimizzando il numero degli
ufficiali a bordo, da sei a nove, tutti con qualifica professionale
standard di periti o di ingegneri per la gestione di sistemi integrati
e con un'abolizione progressiva della bassa forza.
La seconda via è quella dell'armamento mediterraneo, greco
in particolare, che è notoriamente il più grande
del mondo; questa via è quella tradizionale degli equipaggi
a tabella normale di venti, venticinque unità di provenienza
terzomondista (non ripeto qui tutti i problemi sia del reclutamento,
sia dell'addestramento, soprattutto tenuto conto della non omogeneità
culturale di questo personale).
Questo dilemma fra le due ipotesi sarà risolto solo con
la sperimentazione pratica, mentre l'armamento troverà
sicuramente una via d'uscita che gli permetterà di resistere
sul mercato; la formazione si dovrebbe tuttavia adeguare velocemente
a questa evoluzione e offrire un quadro di aggiornamento e di
riqualificazione professionale al passo con i tempi.
Mr. Gallo has presented in his speech the present situation of
the maritime industry which now, as in the XIX century, has to
face the challenge posed by the technological leap; this involves
a new method of navigation, the "integrate navigation",
in order to assure the observance of safety rules for workers
and of protective measures for the environment, without forget
the economic management of the ship.
As all the phases of the navigation are now pervaded by a growing
automation, the crew on the ships has to be prepared to manage
it, so, while on the one hand old characters are disappearing,
on the other hand a new specialisation in the latest technology
applied to navigation is required; in the meantime the captains
have to be acquainted of legal and managing skills to cope with
the navigation risks in their multiple modern aspects, not only
economic but also environmental and related to safety.
Several factors must be taken into consideration when looking
at this problems, admitting that schools do not offer an appropriate
training. The shipping industry are not jet persuaded about which
reply to do: while the northern European shipping, in particular
the Danish one, is trying to transfer more and more technologies
aboard, minimising the human crew, the Mediterranean choice, notably
in Greece, is still to embark workers from developing countries.
Only in practical way the dilemma between the two solution can
be solved and a final position reached, now we cannot forget that
training must necessary evolve and meet the new requests of retraining
and refreshing courses.
Programma conferenza