Questa mattina a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, sono stati presentati agli operatori dei trasporti il nuovo servizio TARES di collegamento intermodale tra l'Europa e il Nord America e il prossimo inizio del collegamento ferroviario Intercontainer-Cemat tra Genova e Monaco di Baviera. Le due iniziative sono state poi illustrate nel corso di una conferenza stampa da Giuliano Gallanti e Fabio Capocaccia, presidente e segretario generale dell'Autorità Portuale, da Eugenio Muzio direttore generale della Cemat, da Maurizio Bussolo direttore dell'Area Merci delle FS e dal suo collaboratore Guiducci, da Massimo Mariani di Hupac spa, responsabile del progetto TARES, e da Erasmo Simoncelli di Intercontainer-Interfrigo (ICF).
Il servizio Trans Atlantic Rail Express (TARES)
Il TARES non è un prodotto nuovo, ma utilizza le attuali linee ferroviarie esistenti. E' organizzato dalle società europee di trasporto intermodale Hupac, Cemat e Intercontainer-Interfrigo e dalle società americane Norfolk Southern (trasporto ferroviario) e ContainerPort Group-CPG (trasporto camionistico). Le cinque società si sono associate per organizzare e commercializzare le tratte terrestri del collegamento in Europa e negli USA, lasciando agli spedizionieri l'incarico e la libertà di scegliere il vettore marittimo transatlantico. L'organizzazione riesce a rendere il servizio il più puntuale, il più informatizzato e il meno costoso possibile. Lo speditore o il ricevitore con il servizio EDI possono conoscere in qualsiasi momento la posizione di un carico.
Il TARES è inoltre una risposta ai collegamenti da poco inaugurati dall'impresa di trasporto combinato NDX Intermodal BV di Rotterdam, creata dalla Deutsche Bahn AG, dalla NS Cargo e dalla CSX, che recentemente ha aperto un collegamento ferroviario bisettimanale con treno "combinato" tra Amburgo-Billwerder e Milano-Melzo, oltre ai cinque treni settimanali, poi ridotti a tre, operati tra Rotterdam e Monaco di Baviera. Il collegamento NDX è essenzialmente un servizio di prosecuzione terrestre della linea transatlantica della Sea-Land, mentre il TARES si occupa esclusivamente delle due tratte terrestri in Europa e negli USA, di cui rappresenta l'unico interlocutore contrattuale, organizzativo e informatico, frutto di un'operazione sinergica tra cinque soggetti intermodali, lasciando agli spedizionieri l'organizzazione del trasporto via mare.
Il servizio Superba Express 2
Il servizio ferroviario Genova - Monaco di Baviera con treno container denominato Superba Express 2 prenderà il via il 28 settembre, con l'inizio dell'orario invernale delle FS. Nato da un'idea di Fabio Capocaccia (Autorità Portuale di Genova) e di Eugenio Muzio (Cemat) e coordinato dalle FS, costituirà un formidabile asse di penetrazione del porto di Genova nel cuore dell'Europa. Le tratte Genova-Milano-Verona-Monaco verranno percorse con un ottimo tempo di resa. Il carico messo a disposizione di Intercontainer-Interfrigo/Cemat a Genova nella sera del giorno A sarà a Verona il giorno B e a Monaco il giorno C. Dal Gateway di Monaco inoltre i carichi potranno proseguire per Erfurt, Zwickau, Dresda, Lipsia e Berlino.
Ricordiamo che alla fine dello scorso anno era stata annunciata l'apertura di un collegamento ferroviario settimanale con treno blocco tra il terminal VTE di Genova e Monaco, con inaugurazione prevista alla fine di marzo. In seguito tuttavia l'iniziativa è tramontata per la mancanza di carichi.
Il collegamento per Monaco di Baviera viene ora sulla scia del successo del Superba Express 1 tra Genova e la Svizzera. Un'iniziativa, ha detto il rappresentante di ICF, "che ha aperto al porto di Genova le porte dell'Europa" e che sta dando ottimi risultati, superiori alle più ottimistiche aspettative.
L'apertura dei nuovi collegamenti ferroviari si accompagna alla crescita dei collegamenti marittimi cosiddetti pendulum tra Asia orientale, Mediterraneo e Nord America Atlantico, preferiti dagli operatori della costa atlantica americana a quelli tra Asia orientale, California e costa atlantica con treni double stack, che emarginano i porti della costa atlantica. Nel passaggio in Mediterraneo le navi impegnate nei servizi pendulum possono agevolmente sbarcare nei porti italiani per la prosecuzione via ferrovia i carichi diretti in Centro Europa, realizzando veloci tempi di resa ("Per noi è musica", ha detto Fabio Capocaccia).
Tuttavia il legittimo entusiasmo per l'inaugurazione dei nuovi collegamenti terrestri che oggi costituiscono, come ha detto il segretario generale dell'autorità portuale, il vero elemento concorrenziale tra porti, non è forse condiviso da tutte le categorie operanti in ambito portuale. Uno dei vice presidenti dell'Associazione spedizionieri che ha partecipato alla presentazione a Palazzo San Giorgio ha commentato amaramente lo sviluppo di queste operazioni sinergiche che prevedono la regia di un solo interlocutore: "Continueranno a lavorare le grandi imprese di spedizione e le piccole aziende - ha detto - ma noi spedizionieri della fascia media siamo destinati a sparire".
Ma sul prorompente sviluppo della rete di collegamenti terrestri pesa, almeno per il porto di Genova, l'incapacità delle FS di dare una risposta adeguata alla domanda d'infrastrutture, di carri e di tempi di resa appena accettabili. Senza dimenticare che i porti del Nord stanno giocando tutte le loro carte per rendere sempre più pesante la loro concorrenza verso i porti italiani: nel prossimo gennaio verrà inaugurato il primo corridor (o freeway) tra Rotterdam e Milano che, assicura Eugenio Muzio, non farà capolinea nella capitale lombarda ma proseguirà per Genova e Gioia Tauro. Servirà agli olandesi per "pescare" altri carichi italiani da dirottare per l'imbarco in Nord Europa?.
C.B.
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