ASSOFERR (Associazione degli Operatori Ferroviari e Intermodali) ha reso noto che nel corso dell'assemblea svoltasi nei giorni scorsi a Milano sono state deliberate importanti modifiche statutarie che consentiranno l'allargamento della base associativa ed un meccanismo decisionale più in linea con le esigenze profondamente mutate del mercato ferroviario merci.-
- In particolare è stata decisa la formazione di una nuova categoria associativa che accolga le imprese ferroviarie rappresentandone gli interessi nei confronti di quelli che oggi sono gli interlocutori naturali del mondo degli operatori ferroviari, cioè il gestore dell'infrastruttura RFI e le istituzioni, siano esse nazionali che europee.
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- La nuova categoria delle imprese ferroviarie affiancherà le categorie già esistenti dei detentori di carri ferroviari, degli operatori convenzionali, degli operatori intermodali terrestri e marittimi, degli operatori dell'ultimo miglio ferroviario (raccordi ferroviari e imprese di manovra, terminal terrestri, terminal ferroviari/portuali, inland terminal, società di servizi accessori ad essi collegati).
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- Nel corso dell'assemblea è stato nominato il nuovo vertice dell'associazione. A presiedere ASSOFERR per il biennio 2009-2010 è stato chiamato all'unanimità Armando De Girolamo, che sarà affiancato dai vice presidenti Guido Nicolini e Andreas Nolte. Nella carica di segretario generale è stato confermato Mauro Pacella.
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- Nel discorso di insediamento il neopresidente De Girolamo ha sottolineato che l'ingresso delle imprese ferroviarie in ASSOFERR rappresenterà sicuramente un punto di svolta nell'associazionismo ferroviario italiano che, primo in Europa, raggrupperà sotto un unico tetto tutti gli operatori che oggi costituiscono la filiera del trasporto ferroviario delle merci. De Girolamo ha rilevato come, negli ultimi anni, tensioni e conflittualità nel mondo ferroviario, complice una
- situazione congiunturale e istituzionale poco favorevole e incline alla ferrovia, abbiano impedito il tanto auspicato rilancio del settore e le importanti conquiste di quote di mercato che il processo di liberalizzazione avviato ormai da anni doveva realizzare. L'auspicio del neopresidente è che si realizzi la possibilità di stabilire strategie, sinergie e alleanze che portino tutti gli operatori del comparto ad andare nella stessa direzione. In sostanza serve un nuovo progetto per la ferrovia che non sia incentrato solo sul Gruppo Ferrovie dello Stato, seppur importante e baricentrico, ma che coinvolga con piena titolarità e diritto tutta l'imprenditoria che oggi vive di ferrovia. Occorre che si faccia tesoro di quello che è accaduto con la liberalizzazione del trasporto aereo e che si eviti di creare nella ferrovia le stesse condizioni che hanno portato alla vicenda Alitalia.

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