Oggi Intercargo, l'associazione armatoriale che rappresenta le società del settore attive nel segmento del trasporto di rinfuse secche, ha lanciato un nuovo allarme in vista dell'entrata in vigore il 1° gennaio 2020 delle norme concordate presso l'International Maritime Organization che ridurranno allo 0,5% il limite del tenore di zolfo nei combustibili utilizzati dalle navi, limite che attualmente è del 3,5%.-
- Riferendosi alla recente riunione del Comitato per la protezione dell'ambiente marino dell'IMO, tenutasi la settimana scorsa (
del 29 ottobre 2018), in cui sono state ascoltate le preoccupazione delle organizzazioni del settore dello shipping, tra cui quelle espresse da Intercargo, preoccupazioni - ha evidenziato l'associazione degli armatori di portarinfuse per carichi secchi - rispetto alle quali sono state offerti modi costruttivi con cui potrebbero essere affrontate, Intercargo ha ribadito di sostenere appieno l'introduzione delle nuove norme, ma ha evidenziato che l'associazione «non può ignorare i problemi relativi alla sicurezza che molto probabilmente si presenteranno con questo nuovo importante regolamento e inevitabilmente deve dar voce alle nostre preoccupazioni affinché sia garantito un elevato livello di combustibili conformi alle convenzioni Marpol e Solas».-
- Intercargo ha rilevato che «l'implementazione efficace, corretta e ordinata del regolamento si basa non solo sugli operatori marittimi, ma anche sugli Stati membri dell'IMO e sui fornitori, incluse le raffinerie petrolifere, i fornitori di bunker e i noleggiatori, che devono assicurare la disponibilità a livello mondiale di combustibili conformi sicuri, cosa che costituisce un problema di rilevo per le navi impiegate nei traffici tramp per il trasporto di rinfuse secche».
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- «È nostra ferma convinzione, date le dimensioni e le sfide della transizione richiesta - evidenzia una nota di Intercargo - che sia necessaria un'applicazione coerente del regolamento. Un approccio uniforme da parte degli ispettori di Port State Control deve essere attuato in egual misura alle navi che fanno affidamento sulla fornitura di fuel conformi e a quelle che si adeguano optando per metodi alternativi come l'installazione di scrubber per la depurazione dei gas di scarico, tenendo conto del fatto che all'inizio del 2020 sarà necessaria un'esperienza operativa notevole riguardante la conformità. È di fondamentale importanza - ha concluso l'associazione - garantire la sicurezza degli equipaggi, delle navi e dei carichi e la protezione dell'ambiente».

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