- Venerdì il comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC) dell'International Maritime Organization (IMO) ha approvato un emendamento complementare alla convenzione Marpol per la prevenzione dell'inquinamento causato dalle navi volto a rendere più rigorosa l'applicazione delle norme per la riduzione del tenore di zolfo nei combustibili utilizzati dalle navi che entreranno in vigore il 1° gennaio 2020, come deciso nel 2008 e confermato dall'IMO nell'ottobre 2016 ( del 28 ottobre 2016). Da quella data il limite massimo consentito del tenore di zolfo nei combustibili sarà dello 0,50% rispetto all'attuale 3,50% (ad eccezione delle quattro aree ECA – Mar Baltico, Mare del Nord/Canale della Manica, Nord America/Hawaii e Porto Rico/Isole Vergini USA - dove non può superare lo 0,10%).
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- L'emendamento approvato dal MEPC, che dovrebbe entrare in vigore il 1° marzo 2020, proibisce il trasporto sulle navi di fuel oil da impiegarsi come combustibile per la propulsione o per altre operazioni condotte a bordo che non sia conforme alle nuove normative, a meno che la nave non disponga di scrubber, ovvero di sistemi per la depurazione dei gas di scarico, sistemi che sono accettati come alternativa utile a rendere conforme la nave alle norme sul tenore di zolfo.
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- Nel corso della settantatreesima riunione del MEPC, conclusasi venerdì, sono state approvate anche delle linee guida per aiutare gli armatori a prepararsi anticipatamente all'entrata in vigore dei nuovi limiti sul tenore di zolfo nei combustibili ad uso marino e sono stati inoltre approvati orientamenti in materia di migliori pratiche per i fornitori di fuel oil con lo scopo di garantire che a chi compra e utilizza i combustibili sia assicurata la loro qualità sia per quanto riguarda la loro conformità ai requisiti Marpol sia per l'utilizzo sicuro ed efficiente del combustibile per la navigazione.
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