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Accordo per l'insediamento dell'Agenzia delle Dogane nella piattaforma logistica di Terni-Narni
È stato siglato dalla Regione Umbria e dalla direzione interregionale delle Dogane per la Toscana, la Sardegna e l'Umbria
28 settembre 2015
La Regione Umbria e la direzione interregionale delle Dogane per la Toscana, la Sardegna e l'Umbria hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato alla futura concessione in uso all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di porzioni immobiliari della piattaforma logistica di Terni-Narni, insediamento che potrà iniziare subito dopo il collaudo delle nuove strutture, previsto per novembre, e a seguito della stipula di un apposito atto di concessione in uso.
L'assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Giuseppe Chianella, ha ricordato che la firma del protocollo si inserisce «nel quadro delle finalità che la Regione si è posta con la realizzazione in Umbria di tre piastre logistiche umbre per sostenere e rafforzare lo sviluppo del territorio». La presenza dell'Agenzia delle Dogane all'interno della piattaforma logistica - ha sottolineato l'assessore - «rappresenta un valore aggiunto in quanto aumenta l'interesse di case di spedizione e di spedizionieri doganali. Si offre - ha aggiunto Chianella - un servizio importante per le imprese umbre, oltre due terzi delle quali attualmente effettuano operazioni doganali di import ed export presso Dogane fuori dall'Umbria, e che trovando in un unico luogo case di spedizione e Agenzia delle Dogane trarrebbero sicuri benefici anche in termini di riduzioni di spesa».
«La maggior parte delle piattaforme logistiche - ha proseguito l'assessore - ha al proprio interno un servizio doganale. La presenza nel polo di Terni-Narni garantirà la piena funzionalità dell'infrastruttura, consentendo di movimentare oltre alle merci nazionali o nazionalizzate in altri luoghi, anche quelle provenienti da Paesi terzi, quali le materie prime per l'industria metallurgica, attraverso il collegamento ferroviario».
«La previsione di spazi doganali - ha concluso Chianella - potrebbe portare ad un recupero di posti di lavoro nell'indotto, alla locazione dei capannoni a case di spedizioni internazionali, alla costruzione di nuovi uffici e capannoni in zona».
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