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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 MARZO 2015
TRASPORTO INTERMODALE
IL TRASPORTO MERCI FERROVIARIO-AEREO POTREBBE ESSERE LA
SOLUZIONE PER I CARICATORI ATTIVI FRA ASIA ED AMERICHE
Il trasporto merci ferroviario-aereo sta diventando un'opzione
sempre più fattibile per i caricatori in cerca di rotte di
trasporto a lungo raggio più sostenibili.
I problemi relativi al collegamento ferroviario dalla Cina
all'Europa sono stati in gran parte risolti, come hanno detto i
relatori della DHL Global Forwarding e della DB Schenker ai
partecipanti al World Cargo Symposium svoltosi a Shanghai
l'11 marzo.
"La ferrovia sta diventando una soluzione importante nel
settore" ammette Nove Jin, responsabile dei prodotti di
trasporto merci aereo per la Cina orientale della DHL GF.
"Essa rimpiazzerà qualche trasporto merci marittimo
e subentrerà a qualche trasporto merci aereo.
È flessibile, può far fronte a momenti di punta
delle attività e presenta prestazioni su richiesta".
C'erano state preoccupazioni in ordine alla sicurezza, ai
diversi scartamenti ferroviari dei vari paesi ed alle condizioni
meteorologiche sul collegamento ferroviario fra Chongqing e
Duisburg.
Ma, a detta di Jin, in gran parte esse sono state fugate.
Sia la DHL GF che la DB Schenker stanno utilizzando contenitori
a temperatura controllata o contenitori isolati per le merci che non
riescono a far fronte al rigido freddo dell'inverno.
Otto diverse imprese ferroviarie di tutta la rete hanno lavorato
meglio mettendosi assieme ed il tracciamento DPS ha migliorato la
sicurezza.
"Appena un container viene aperto, viene generato un
segnale" ha spiegato Lothar Möhle, direttore della
standardizzazione della sicurezza aerea presso la DB Schenker.
"Siamo tenuti a consentire che le dogane abbiano la
possibilità di aprire un container, ma, se un caricatore lo
richiede, può essere generato un segnale che avvisi una
società di security collegata alla polizia".
Möhle riconosce che sia le opzioni reefer che la sicurezza
costano di più ai caricatori, ma il collegamento
ferrovia-aereo alla volta delle Americhe dalla Cina potrebbe
accelerare i tempi di viaggio in modo significativo: dai 50-55
giorni via mare in direzione ovest ai 23-25 giorni per ferrovia od
in aereo.
"Noi utilizziamo la ferrovia come base sulla quale
aggiungere l'aereo" afferma Möhle.
"I clienti sono stati catturati qualche anno fa.
Il trasporto merci aereo era diventato troppo caro mentre le
navi avevano dato il via alla navigazione a velocità ridotta,
e questo aveva aperto lo spazio per una nuova soluzione".
Sottolineando come in prima istanza fosse poco intuitivo andare
in direzione est per quello che era stato un servizio transpacifico,
Möhle ha spiegato che i contenitori partono dalla Cina ed
arrivano a Duisburg, dove vengono prelevati dai camion e portati ad
un hub aereo, come Francoforte, Amsterdam o Lussemburgo.
Il container viene quindi disimballato e trasferito a diverse
spedizioni aeree e fatto volare verso la propria destinazione nelle
Americhe.
La DB Schenker ha avviato tale rotta per un cliente europeo del
settore elettronico che desiderava una servizio più rapido
dalla Cina a San Paolo.
"Il cliente voleva ridurre i tempi di viaggio e questo
servizio presentava un vantaggio dal punto di vista economico".
Il costo del nolo, quello del capitale ed i tempi possono
rendere il ferrovia-aereo un'opzione efficiente.
La ferrovia funziona per la maggior parte delle derrate, afferma
Möhle, fra cui i prodotti ad alta tecnologia, le automobili, i
manufatti, i beni di consumo e le telecomunicazioni.
Möhle aggiunge che essa presenta anche un vantaggio per
l'ambiente rispetto al trasporto merci aereo.
Gli spedizionieri consolidano dove possibile lungo la rotta, ma
la Deutsche Bahn offre un servizio di contenitori a carico parziale.
"Si tratta di un'attività sostenibile, partendo dal
presupposto che la situazione politica nei paesi attraversati lo
consenta.
È ancora presto per dirlo, ma potrebbe rappresentare
un'alternativa regolare" sostiene Möhle.
Il servizio potrebbe essere agevolato dall'imminente
accettazione da parte della Cina del programma di autorizzazioni TIR
per l'autotrasporto.
A gennaio il paese ha dato il via al procedimento per unirsi al
TIR, che può essere applicato a ogni viaggio che comprenda
l'autotrasporto, anche se si tratta solo del primo o dell'ultimo
tratto.
"In teoria, il TIR sta a significare che un contenitore sul
treno non dovrebbe essere aperto, ma non si può fermare un
funzionario doganale che abbia dei sospetti" afferma Marek
Retelski, responsabile TIR ed agevolazioni della International Road
Union.
"Peraltro, quando la Cina si unirà al TIR saremo in
grado di utilizzare i camion in modo più rapido ed
economico".
Altri paesi che stanno per sottoscrivere l'accordo sono
l'Afghanistan, gli Emirati Arabi Uniti ed il Pakistan, mentre vi è
interesse anche da parte di Argentina, Brasile, Iraq, Arabia Saudita
e diversi paesi africani.
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