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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 31 DECEMBRE 2015
PORTI
IL DGT GDANSK DANNEGGIATO PIÙ DI TUTTI DAI PROBLEMI
ECONOMICI RUSSI, MA LE GRANDI NAVI SISTEMANO LE COSE
Il maggior porto ad acque profonde della Polonia, il DCT Gdansk
di Danzica, assisterà ad un calo dei risultati produttivi
relativi ai contenitori del 10% circa quest'anno rispetto agli 1,2
milioni di TEU movimentati nel 2014, malgrado lo hub abbia
conseguito scali settimanali dalle alleanze 2M e G6.
L'amministratore delegato Maciek Kwiatkowski ha dichiarato a The
Loadstar che il declino dei carichi di trasbordo alla volta della
Russia è stato “sensibile”: una conseguenza della
rovina dell'economia russa.
A suo dire, tali carichi sono diminuiti di oltre il 30% rispetto
ad un anno fa.
Egli, peraltro, ha aggiunto che i nuovi carichi derivanti dalla
MSC, attraverso la sua associazione con la Maersk nella 2M, e dai
vettori della G6, che hanno iniziato ad impiegare il proprio
servizio Circuito 7 Asia-Nord Europa ad agosto, hanno mitigato molto
l'impatto del calo.
“Per la prima volta nella storia del DCT ci sarà un
calo dei volumi da un anno all'altro” afferma il comandante
Kwiatkowski, “non di molto, ma del tutto dovuto ai problemi in
Russia”.
La Polonia è una delle più brillanti storie di
successo dell'Unione Europea ed ora ha la seconda economia in
termini di grandezza dell'Europa centrale.
Il paese ha resistito alla recessione, facendo registrare una
crescita di segno positivo quando la maggior parte delle altre
nazioni sono scivolate in un PIL negativo ed ancora continua a
conseguire prestazioni superiori a quelle della maggior parte
dell'Unione Europea.
La Polonia sta attirando imprese produttive e tecnologiche che
vorrebbe facessero parte della nuova “Polonia
imprenditoriale”, incoraggiata da un mucchio di incentivi di
liquidità ed agevolazioni fiscali nelle sue zone economiche
speciali, offerte dal governo regionale e nazionale.
Una di tali infrastrutture è un parco logistico situato
dietro al DCT, che ha già ultimato lo sviluppo della propria
Fase 1 e che sta ingenerando un numero maggiore di importazioni ed
esportazioni da parte dei vettori marittimi che utilizzano il porto.
“L'interesse da parte delle linee di navigazione che non
sono ancora nostri clienti è piuttosto elevato” ha
dichiarato il comandante Kwiatkowski, affermando poi che il DCT sta
parlando con la CMA CGM, il cui partner nella O3 UASC ed il suo
noleggiatore di slot Hamburg Süd sono anche loro suoi clienti,
attraverso i servizi feeder della Seago.
La Maersk Line è stata la sola cliente vettore a lungo
raggio del DCT fino a quando non sono cominciati i viaggi della 2M
all'inizio dell'anno.
Adesso, le navi di APL, Hapag-Lloyd, HMM, MOL, NYK ed OOCL
appartenenti alla G6 prevedono orari con scalo al DCT al lunedì,
con partenza al mercoledì, mentre la finestra di scalo per il
servizio AE10/Silk va da martedì fino a domenica, a causa del
molto maggiore scambio di circa 8.000 box a scalo.
Finora non ci sono stati arrivi in conflitto di mega-navi grazie
alla pre-programmazione, sebbene il terminal T1 non sia in grado di
ormeggiare due navi alla volta.
Peraltro, la costruzione dell'adiacente terminal T2 è in
fase avanzata e ci si aspetta che il completamento venga portato a
termine nel trimestre finale dell'anno prossimo.
Il nuovo terminal avrà 650 metri di banchina e cinque gru
a cavaliere bordo-terra in grado di lavorare 25 file attraverso il
ponte di coperta delle future navi da 22-24.000 TEU attualmente sui
tavoli da disegno degli architetti navali.
La strategia del DCT nell'ordinare le cinque gru alla Liebherr,
che vanno al di là delle attuali esigenze, afferma il
comandante Kwiatkowski, “consiste nel pensare avanti”,
data la storia del settore degli ultimi 10 anni che ha assistito al
raddoppio della capacità delle portacontainer.
Infatti, le gru che servono le Tripla-E della Maersk da 18.000
TEU ed altre portacontainer ultra-grandi presso il DCT possono
estendersi solo fino a 19 file, rispetto alle 22 delle navi in
questione.
Ciò ha comportato che in alcuni dei primi scali delle
portacontainer ultra-grandi della Maersk le unità hanno
dovuto essere girate all'interno del bacino, il che ovviamente è
una cosa lontana dall'ideale.
Alla domanda circa i possibili cambiamenti nella composizione
delle alleanze, in seguito alla fusione fra Cosco e CSCL ed
all'acquisizione delle APL da parte della CMA CGM, il comandante
Kwiatkowski si è dichiarato ottimista.
“C'è sempre un rischio” ha detto “ma
noi vediamo i cambiamenti come opportunità piuttosto che come
minacce”.
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