3. Domanda di nuove costruzioni
Anno 2001
Nel 2001 la domanda di nuove costruzioni ha subito
una consistente flessione rispetto al 2000, passando da 29.5 milioni
a 23 milioni di TSLC1. Gli ordini hanno riguardato prevalentemente
la costruzione di petroliere, porta container e LNG2 con una flessione
del 27% nel segmento del trasporto standard (tankers, general
cargo, container, bulk carriers, pari a 13.5 milioni di TSLC)
e una contrazione del 4% (ma con un aumento del 45% rispetto
al 1999) nel segmento del trasporto high-tech (ro-ro, ferry,
non cargo, chemical, LPG, LNG3).
Anno 2002 (1/1 - 30/9 2002) Nuovi ordini
A livello mondiale, nel corso dei primi nove mesi
del 2002, gli ordini di navi da trasporto sono stati di 13.4 milioni
di TSLC, con un calo del 21% rispetto allo stesso periodo del
20014. La contrazione maggiore (-26%) si è registrata nel
segmento del trasporto standard (tankers, general cargo, container,
product, bulk), con la sola eccezione delle bulk carrier, che,
in controtendenza, hanno registrato un incremento della domanda
del 40%.
Gli ordini di nuove costruzioni nei segmenti high-tech
si sono assestati a 4.6 milioni di TSLC, con un calo del 12% rispetto
allo stesso periodo del 2001; in crescita la domanda di ro-ro
(+42%) ferries (+17%) e chemical carrier (+18%). In calo la domanda
di LPG e LNG.
Domanda Mondiale Trasporto hi-tech
1999 - sett. 20025
A livello europeo, i primi 9 mesi del 2002 mostrano
un quadro preoccupante per l'ulteriore caduta (dal 13 al 9%) della
quota di nuovi ordini mondiali acquisita dalla cantieristica europea.
Il dato è ancora più allarmante se si considera
che la riduzione della quota di mercato ha colpito, per la prima
volta in misura consistente, il comparto delle navi high-tech,
in cui la riduzione è stata di ben 12 punti percentuali6.
Tale contrazione, non riconducibile unicamente alla
temporanea sospensione del mercato delle crociere, denuncia una
perdita di competitività della navalmeccanica europea nella
fascia di mercato in cui ha sempre primeggiato. Corea e Giappone,
infatti, hanno conquistato il 62% della domanda di navi ad alto
contenuto tecnologico, in parte anche grazie alle ulteriori riduzioni
di prezzo praticate dai cantieri coreani, decisi ad assumere una
posizione dominante anche in questo settore.
I cantieri del Sud Est asiatico continuano a portare
avanti una politica di mercato basata su pesanti riduzioni dei
prezzi. Questi ultimi, infatti, hanno raggiunto livelli così
bassi da non coprire neppure i costi diretti di produzione, come
confermato anche dal Sesto Rapporto sulla cantieristica pubblicato
a novembre 2002 dalla Commissione Europea.
Vale la pena di ricordare che nel 2002 i cantieri
coreani hanno esportato navi per un valore di 10,5 miliardi di
dollari USA, con un incremento del 9% rispetto al 2001, secondo
quanto comunicato dal Ministero della Marina Mercantile Coreana,
che prevede un 2003 ancora migliore. Il carnet ordini della Corea
è costituito alla fine del 2002 da 230 navi (7,6 milioni
di TSLC) contro 185 navi (6,4 miliardi di TSLC) nello stesso periodo
del 2001.
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Awes, Annual Report 2001 - 2002
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Awes, Annual Report 2001 - 2002
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Assonave, Notiziario n. 1, 2002
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Assonave, Lettera notiziario 2002 n.4
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Assonave, Lettera notiziario 2002 n.4
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Assonave, Comitato Esecutivo del 27 Novembre 2002
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