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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 1/2000 - GENNAIO 2000 |
Porti
La privatizzazione del Pireo
La PPA (Autorità Portuale del Pireo) guarda avanti al
nuovo millennio con notevole ottimismo.
Gli ultimi due anni sono stati buoni per il principale porto
greco, specialmente per quanto riguarda il settore della movimentazione
dei contenitori che ha fatto registrare una solida crescita. Oltre
a ciò, l'economia greca - e con essa il porto in questione
- dovrebbero ricevere grande impulso dai Giochi Olimpici che verranno
ospitati in Grecia nel 2004.
Inoltre, la nuova struttura societaria del porto, che è
stata inaugurata il 1° maggio scorso, assicura alla gestione
portuale una maggiore autonomia decisionale ed una più
ampia libertà operativa.
Harilaos Psaraftis, direttore amministrativo della PPA di fresca
nomina (in precedenza era direttore generale ma ora gli è
stata attribuita questa diversa carica ai sensi del nuovo atto
costitutivo) spiega il processo di transizione.
"Il porto si è trasformato da istituto burocratico
statale ad impresa di proprietà statale dotata di un programma
finalizzato ad una ulteriore - seppur parziale - privatizzazione
in futuro" ha dichiarato. "Una squadra di consulenti
indipendenti (un consorzio tra la Kantor-Rogan Associates e la
Transport Consulting Bremen) è al lavoro al fine di redigere
un piano gestionale strategico dell'impresa. Quest'ultimo dovrà
altresì cercare il modo in cui le società private
possano contribuire ai lavori del porto". E' stato fatto
capire che è in corso di valutazione un certo numero di
opzioni, tra cui la quotazione di una percentuale azionaria della
PPA alla borsa valori di Atene.
"La nuova struttura ci darà una maggiore autonomia
e ci metterà in grado di reagire più rapidamente
alle mutevoli condizioni del mercato, nonché di provvedere
più liberamente alle decisioni circa gli investimenti in
maniera meno burocratica" ha detto Psaraftis. Il vecchio
consiglio di 14 membri è stato sostituito da un consiglio
composto da nove membri.
Il dirigente spera, ad esempio, che le difficoltà affrontate
dal porto per ottenere l'approvazione del nuovo sistema computerizzato
destinato ai propri terminal contenitori non si ripeteranno. "La
PPA ha cominciato a parlare di computers nel 1990" ha dichiarato
Psaraftis "ma in seguito l'amministrazione ha dovuto occuparsi
di una serie di appalti giunti a termine e ha dovuto riscrivere
i contratti, tanto che l'approvazione definitiva del progetto
non è arrivata che nel 1998, allorquando è stata
infine raggiunta un'intesa con la Navis".
Sebbene Psaraftis non abbia detto chiaro e tondo che il ritardo
ha comportato direttamente degli svantaggi alle prospettive di
attività del porto, ha però lasciato senza dubbio
capire che il livello di produttività e di efficienza ne
è stato frenato. "Data la crescita della base dei
nostri traffici e l'obsolescenza dei sistemi informatici, è
un miracolo che il nostro terminal contenitori sia riuscito comunque
a lavorare". Ci si aspetta che la messa in atto del nuovo
sistema venga ultimata nel corso della primavera del 2000.
Psaraftis sostiene altresì che la nuova struttura consente
alla PPA di dar corso a molte nuove opportunità commerciali,
tra cui la possibilità di contrattare accordi relativi
ad associazioni commerciali, il che era vietato ai sensi del precedente
atto costitutivo. Inoltre, la PPA sarà in grado di siglare
contratti con i suoi clienti senza dover prima richiedere l'approvazione
a dirigenti governativi.
IL PORTO DEL PIREO |
Il presente:
Le attività di movimentazione dei contenitori del Pireo si concentrano sul Venizelos Container Terminal, situato nel distretto portuale di Neo Ikonion. Il complesso comprende:
- due moli containerizzati (otto ormeggi) di lunghezza complessiva pari a circa 3,1 km e con profondità lungobanchina da 14 a 16 metri
- un'area complessiva del sito pari a 90 ettari
- 10 gru a cavalletto bordo-costa, quattro delle quali hanno dimensioni post-Panamax. Altre due unità post-Panamax saranno erette all'inizio del 2000
- è in fase di acquisizione una singola gru mobile, estinata principalmente al servizio delle navi di tipo feeder
I traffici:
- 1996 - 575.256 TEU
- 1997 - 683.969 TEU
- 1998 - 933.096 TEU
- 1999 - 984.000 TEU
Il futuro:
- lo sviluppo del Molo 3 per assicurare altri 2.000 metri di linea d'ormeggio e 400.000 m2 di spazio di deposito
- pescaggio lungobanchina di 16,5 metri
- l'aumento della capacità produttiva containerizzata da 1,2 milioni di TEU a 2 milioni di TEU
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Nel 1998, i traffici movimentati presso il complesso portuale
per la movimentazione dei contenitori di Neo Ikonion sono aumentati
di più del 33% rispetto ai 685.000 TEU del 1997 sino a
933.096 TEU. Ciò è stato in gran parte dovuto al
trasferimento della propria base di trasbordo mediterranea da
parte della MSC (Mediterranean Shipping Co) dal porto maltese
di Marsaxlokk al Pireo. Inoltre, nello scorso mese di settembre
la MSC ha rinnovato il proprio contratto con la PPA siglando un
nuovo accordo quinquennale.
Sebbene i particolari precisi dell'accordo rimangano riservati,
si è saputo che la PPA congelerà le tariffe di utenza
portuale della MSC per almeno due anni in cambio di una commessa
minima di 200.000 contenitori in transito all'anno da parte dell'operatore
svizzero. Quest'ultimo accordo darà impulso al ruolo del
Pireo nel contesto dell'attività di trasbordo nel Mediterraneo
orientale e dovrebbe incoraggiare lo scalo di altri servizi presso
il porto.
Attualmente, i traffici di raccordo rappresentano il 35-40% dei
risultati complessivi containerizzati del Pireo. "Si tratta
di un settore di attività al quale contiamo di interessarci
ulteriormente" ha dichiarato Psaraftis, che ritiene che al
riguardo il suo porto costituisca l'ideale dal punto di vista
sia geografico che commerciale. "Siamo più vicini
al Mediterraneo orientale rispetto a Malta ed ai porti italiani,
abbiamo buone infrastrutture per la movimentazione dei contenitori
che vengono continuamente migliorate e disponiamo di acque molto
profonde (16 metri)" spiega il dirigente. "Abbiamo altresì
una significativa base di carichi locali, che rende molto meno
costoso l'attracco in loco alle linee di navigazione, nonché
tariffe per l'utenza assai competitive".
Tuttavia, il porto non si è concentrato solo sui prezzi.
"Naturalmente, abbiamo lavorato duro per diventare più
efficienti e produttivi" sostiene Psaraftis "ma abbiamo
anche cercato di capire meglio le esigenze dei nostri clienti".
Egli ha citato a mo' di esempio l'implementazione all'inizio del
1999 del sistema di ormeggio su appuntamento.
"Ai vettori che si accorderanno per entrare in porto ad
un tempo dato" ha dichiarato "assicureremo in cambio
un servizio garantito che soddisfi in pieno le proprie esigenze,
vale a dire l'assegnazione di gru, le attrezzature da piazzale
ecc., il quale consente alle navi di essere lavorate per tempo.
A nostra volta, tali accordi ci permettono di pianificare meglio
le operazioni ed i programmi di manutenzione. E' una situazione
in cui vincono tutti". Attualmente, la Maersk Line, la Sea-Land
e la P&O Nedlloyd hanno siglato accordi di "ormeggio
su appuntamento".
Egli è dell'opinione che accordi come questo possano diventare
sempre più importanti di pari passo con la ricerca - da
parte dei porti - di commesse d'utenza a lungo termine dai propri
clienti alla luce della concorrenza sempre più dura tra
gli scali-nodo della regione. Inoltre, Psaraftis teme che con
tutti i piani di sviluppo in atto, l'eccesso di capacità
rappresenti "una minaccia vera e propria" a breve termine.
Psaraftis riconosce l'importanza dell'avere in funzione le attrezzature
ed i sistemi appropriati. Per la primavera del 2000, il Pireo
avrà ricevuto in consegna altre due gru post-Panamax (per
un totale di sei) e diverse nuove straddle carriers; per allora,
inoltre, sarà stato completamente installato un nuovo sistema
computerizzato per la gestione del terminal.
Quest'ultimo, che è stato fornito dalla Navis, era necessario
da tempo e - secondo Psaraftis - condurrà ad un miglioramento
immediato del 25-30% per quel che riguarda la capacità
di deposito del Venizelos Container Terminal. L'investimento complessivo
dell'intero Sistema Informatico per la Gestione Portuale, che
è in fase di installazione ad opera della principale impresa
informatico-elettronica greca Intrasoft, è dell'ordine
di 15 milioni di dollari USA.
Ciononostante, a lungo termine, la PPA dovrà sviluppare
ulteriori infrastrutture per la movimentazione di contenitori.
Psaraftis ha tratteggiato il progetto del Molo 3, che egli spera
possa divenire realtà nel 2003-2004. "Vi sono diversi
problemi di natura finanziaria ed ambientale da risolvere"
ha dichiarato il dirigente, il quale suggerisce che potrebbero
essere presi in considerazione dei pacchetti di finanziamento
supportati dall'Unione Europea.
Sebbene il piano sia ancora a livello del tavolo da disegno,
Psaraftis fa sapere che l'interesse suscitato nel settore dei
vettori marittimi è stato entusiastico. "Essenzialmente,
i clienti (ed anche quelli potenziali) desiderano servirsi di
un porto più grande ed in cui sanno che vi sarà
spazio per una crescita futura" ha fatto notare. "E
noi siamo intenzionati ad essere proprio così".
Il Pireo dovrebbe altresì trarre vantaggio dal miglioramento
delle connessioni ferroviarie. Psaraftis mira a nuovi mercati
nei Balcani, in Bulgaria ed oltre, trasformando così lo
scalo in una porta d'accesso intermodale regionale. Tuttavia,
un collegamento diretto tra le infrastrutture containerizzate
e la rete ferroviaria nazionale si farà attendere ancora
per diversi anni a causa delle difficoltà tecniche comportate
dalla costruzione di una linea di 7 km da Neo Ikonion ed Aspropyrgos.
Anche lo schema di finanziamento al riguardo non è stato
del tutto definito.
Psaraftis guarda al giorno in cui il collegamento sarà
stato realizzato. Spiega infatti: "Aspropyrgos è situata
sulla linea principale Peloponneso/Atene/Salonicco, che a sua
volta ha connessioni dirette con l'Unione Europea ed i Balcani,
e ciò ci assicura molte opportunità di marketing.
Siamo altresì incoraggiati dai programmi dell'Organizzazione
Ferroviaria Ellenica a sviluppare una grande piattaforma integrata
per le merci ad Aspropyrgos, ritenendo che essa possa apportare
vantaggi al porto".
Attualmente, l'hinterland del Pireo si concentra per lo più
sulle regioni della Grande Atene e dell'Attica. Ciononostante,
anche in questo caso Psaraftis è ottimista circa le prospettive
e ritiene che l'integrazione del suo paese in ambito europeo possa
rappresentare un propellente per la crescita dei traffici.
Egli, tuttavia, non concentra tutta la propria attenzione solamente
sul settore dei contenitori e pensa che il mercato del trasporto
di automobili possa offrire "interessanti opportunità"
per il futuro progresso del porto.
Così ristrutturato, e sotto molti aspetti rivitalizzato,
il porto del Pireo ha tutte le ragioni per aver voglia di partecipare
alla festa del nuovo millennio.
(da: Containerisation International, dicembre 1999)
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