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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 11/2000 - NOVEMBRE 2000 |
Logistica
Avanti tutta
Il progetto americano FastShip ha raccolto consensi in tutto
il mondo per i suoi progetti sull'alta velocità, ovvero
navi da carico da 1.400 Teus nel Nord Atlantico. Ma i costruttori
australiani di traghetti veloci vedono il potenziale della logistica
andare ben oltre le navi veloci per passeggeri.
I progettatori ed i costruttori australiani di traghetti sono
dei leaders mondiali riconosciuti, ed hanno costruito la loro
reputazione ed il loro successo quasi interamente grazie al trasporto
passeggeri ad alta velocità ed alle navi private da trasporto
veicoli offerenti servizi speciali, spesso complementari alle
navi convenzionali per la navigazione di corto raggio.
Ma cosa succederebbe se si applicassero al trasporto merci - non
solo al cargo su ruota, che include containers per il carico marittimo
ed aereo - le stesse regole delle navi traghetti veloci? Due pionieri
delle navi traghetto veloci, Tasmania's InCat e Western Australia's
Austal Ships, hanno rivolto la loro attenzione alle opportunità
offerte dal mercato del trasporto merci, confidando nel fatto
che la tecnologia dei traghetti veloci è ad oggi quanto
basta efficiente, avviata ed affidabile per supportare una nuova
ondata di idee innovative. "È in generale assodato
che i servizi cargo ad alta velocità potrebbero rivoluzionare
l'industria del trasporto marittimo di merci praticamente nello
stesso modo in cui le navi traghetto veloci hanno trasformato
radicalmente il trasporto passeggeri", dice la InCat.
In effetti, InCat 050, la prima delle versioni a 96 metri del
famoso catamarano frangiflutti, fu costruito pensando anche al
mercato del trasporto merci, sebbene principalmente mirato al
cargo su gomma (con pure una significativa capienza per i passeggeri).
Con una capacità di 800 tonnellate di portata lorda traducentesi
in 24 rimorchi da strada (48 Teus), il progetto prevede alimentazione
tramite un motore diesel per una velocità a pieno carico
di 38 nodi. Conosciuta come TopCat, la nave è ora operativa
due volte al giorno tra le Isole Nord e Sud della Nuova Zelanda
e si è impossessata di un ammontare significativo di traffico
merci intra-isolano che prima era dei traghetti (merci/passeggeri)
tradizionali.
Sul tavolo da disegno della InCat c'è il cosiddetto Revolution,
frangiflutti da 120 tonnellate, nave di 120 metri con motore a
turbina studiato per trasportare 1.200 tonnellate di stazza lorda
a 50 nodi - o 400 a 60 nodi - che la compagnia si aspetta di vedere
in servizio al più presto possibile.
La Austal, comunque, sembra aver rischiato di più nel potenziale
specifico delle navi da carico veloci, e dice di aver sviluppato
tutta una gamma di navi veloci da trasporto merci ad alta velocità
"in grado di conquistare un rilevante segmento del mercato
attuale del trasporto merci", dove il target è il
cargo di elevato valore, spesso trasportato per vie aeree, ed
in cui il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale. La compagnia
sostiene che l'economia globale dell'Austal High Speed Freighter
è tale che possono ottenersi risparmi molto elevati nelle
tariffe al chilogrammo, rispetto ai prezzi del trasporto aereo.
Essa inoltre ritiene che le navi ad alta velocità vadano
a nozze con quelle che sono le aspettative della logistica associate
all'e-commerce ed ad Internet, ovvero le transazioni business-to-business
(B2B) e le business-to-consumer (e-tailing).
Nel 1996, i consulenti della Booz Allen furono incaricati da un
gruppo di associazioni australiane, tra cui Austal, di studiare
il mercato del trasporto merci oceanico ad alta velocità,
studiando in particolare il potenziale per un collegamento ad
alta velocità sulla rotta Singapore-Jakarta. La compagnia
ha da allora sostanzialmente espanso e ridefinito lo studio ed
ha presentato le sue conclusioni in varie conferenze, senza però
escludere del tutto la collaborazione con (ignoti) potenziali
clienti.
"Per Singapore, che si trova al crocevia delle correnti di
traffico asiatiche ed è il primo hub aria/mare al mondo,
l'attuabilità di un servizio secondario di trasporto veloce
collegato all'Asia Sud-Orientale appare così attraente
che sarebbe un'inutile perdita di tempo se questo paese così
tecnologicamente avanzato non cogliesse questa stimolante opportunità",
dice il manager settore marketing e vendite dell'Austal, Chris
Pemberton.
Pemberton, che ha radunato una grande schiera di terzi interessati
all'argomento del trasporto merci veloce, ritiene che il trasporto
oceanico ad alta velocità diventerà un connettivo
vitale nelle catene dell'offerta agli incroci delle vie marittime.
Ad esempio Singapore è circondata da parecchi potenziali
centri produttivi tutti ricompresi nel raggio d'azione del trasporto
merci ad alta velocità. Il collegamento ad alta velocità
con Singapore con successivi voli direzionati verso tutte le altre
parti del mondo "consoliderebbero il predominio di questo
hub isolano come centro di raccolta/distribuzione dei fabbricanti
regionali". Pemberton cita Davis Edmonds della FDX Worldwide
Services il quale afferma che si potrebbero sostenere cicli produttivi
più veloci grazie a spedizioni più brevi e più
frequenti con transiti quotidiani, non settimanali.
Ma la catena di offerta ottimale effettuerà con affidabilità
tutte le sue consegne soltanto se riuscirà a congiungere
i prodotti, tutti con una precisa cadenza temporale, dei diversi
fornitori di servizi in tutti i momenti della giornata - e, naturalmente,
la Austal è convinta che i propri catamarani ad alta velocità
siano in grado di farlo e di venire incontro alla domanda del
mercato del trasporto merci oceanico ad alta velocità.
L'affidabilità del sistema sarebbe massimizzata dall'utilizzo
di un minimo di due navi.
L'Austal vede che il cargo oceanico ad alta velocità serve
in svariati modi la catena dell'offerta:
- Mare-Aria: connessioni attraverso Singapore per servizi aerei
in tutto il mondo, approfittando della posizione strategica e
delle performances di successo dell'aeroporto di Changi;
- Aria-Mare: facendo network su Jakarta o su altri porti della
zona;
- Hinterland di Jakarta-Mercati di Singapore: frutta, verdura
ed abbigliamento rifinito;
- Singapore-Jakarta: prodotti finiti (in specie prodotti elettronici);
- Transhipment: rotte dal mare aperto a Singapore seguite da
deconsolidamento e riconsolidamento e trasporti fino a Jakarta,
ecc
Fra gli utenti attesi ci sarebbero anche spedizionieri di componenti
elettronici di alto valore richiesti per gli assemblaggi finali
(JIT), di componenti meccanici molto preziosi (ad esempio parti
di motore, inputs JIT), di merci deperibili, di prodotti di moda
(vestiti e scarpe) e di carichi pericolosi. Altri clienti potrebbero
essere agenzie di spedizione globali (UPS, FedEx, DHL, BAX, Emery,
ecc
), caricatori già operanti sul mercato mare-aria
che avessero l'intenzione di accelerare i tempi di trasporto,
spedizionieri mare-aria di nuova creazione (che non agivano nel
mercato del trasporto merci oceanico ad alta velocità perché
dotati di tecnologie insufficienti) e agenzie di spedizione di
merci considerate troppo rischiose per essere caricate su aerei.
Ugualmente importante sarebbe il coinvolgimento di spedizionieri
di cargo e fornitori di servizi di logistica operanti su scala
internazionale.
D'accordo con lo studio della Booz Allen sui potenziali operatori
interessati nella regione, il 4% del mercato del cargo si potrebbe
spostare al trasporto oceanico ad alta velocità, puntando
su "un settore di nicchia che si basa sull'affidabilità,
sulla frequenza assicurata dei servizi e su precisi piani di consegna".
Il servizio ad alta velocità opererebbe secondo cadenze
prestabilite con partenze simultanee programmate ogni giorno da
tutti i porti, utilizzando le postazioni portuali adiacenti al
Terminal Crociere di Tanah Merah, vicino all'aeroporto di Changi,
od il terminal multipurpose di Pasir Panjang; e Tanjung Priok,
a Nord-Est di Jakarta, oppure uno spazio aperto tra il Nord-Ovest
ed il Nord-Est della città stessa.
L'Austal spiega che la portata dei suoi Express Ro-Con ad alta
velocità è stata progettata per trasportare containers
marittimi ISO ed un'intera gamma di ULDs (Unit Load Devices) aerei.
Per un sistema a corto raggio c'è anche l'opportunità
di utilizzare containers marittimi più leggeri, come i
containers FRP sviluppati dalla Eurocontainers in Belgio.
Secondo opportuni studi di mercato, la capacità navale
minima è stata scelta in modo che l'atteso fattore medio
di carico fosse 70%, ovvero il massimo in media ottenibile senza
creare degli "spill", ossia spostamenti di carichi e
clienti insoddisfatti. La capacità totale del Ro-Con a
96 metri in termini di TEUS è almeno di 64 Teus (anche
cogli ULDs), che significa il 73% in più della domanda
attesa per il primo anno in cui il servizio sarà operativo.
La Austal dice che la capienza ULD è abbastanza ampia e
permette considerevoli aumenti della domanda. Il pallet
più usato nei trasporti aerei, l'88x125 pollici, è
stato usato come base per la progettazione del sistema di rulli
steso sul ponte della nave.
L'Express Ro-Con può essere configurato sia per i carichi
da poppa (con carico/scarico più veloce grazie ai sistemi
roll-on/roll-off) sia per i tradizionali carichi laterali (lo-lo).
La nave è progettata anche per permettere ai containers
marittimi ed a quelli ULD di essere maneggiati simultaneamente.
Per la rotta Singapore-Jakarta ci sarebbe tempo sufficiente nella
tabella degli orari per i normali ritmi delle gru (fino a 30 movimenti
all'ora) durante i primi pochi anni di servizio mentre i volumi
crescono. Ci sarà poi un momento successivo all'installazione
del servizio in cui sarà necessario il carico da poppa
per assicurare che l'inversione di rotta non interferisca con
gli orari programmati. Durante i primi anni però sarà
più facile che si operi su delle attrezzature esistenti
(con modifiche nulle o quantomeno minime) e interamente adeguate
per le inversioni di rotta richieste.
Nella sua corsa verso possibili acquirenti, la Austal sottolinea
il potenziale per un operatore di essere l'ideatore di operazioni
ad alta velocità quale parte di un nuovo "servizio
globale di logistica" non ancora offerto ai mercati, dominati
dal traffico strada-mare. Il target sarebbe fornire un servizio
integrato door-to-door che minimizzi i passaggi intermodali, evitando
i vecchi e lenti impedimenti amministrativi, con inefficienze
quindi presenti già sul nascere. "Non dovremo più
aspettare che la parte amministrativa sia eguale al peso del cargo
prima che quest'ultimo possa partire", dice Pemberton.
(da: Containerisation International, Ottobre 2000)
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