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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 3/2001 - MARZO 2001 |
Porti
La PSA è il primo investitore diretto estero nei porti
del Giappone
La PSA Company, con sede centrale a Singapore, è stata
selezionata quale primo partner ufficiale nelle negoziazioni per
lo sviluppo futuro del porto di Kitakyushu nel Giappone Meridionale.
È la prima volta che una compagnia estera è coinvolta
in un progetto di questo tipo. La PSA possiede il 60% delle quote
del consorzio coinvolto nella concessione, tra i cui membri vi
sono 16 imprese giapponesi, (tra di esse Nippon Steel Corporation
e Nippon Express). A completamento della prima fase negoziale,
a Luglio del 2001 verrà fondata una compagnia dei gestione
del terminal congiunta. La prima fase del nuovo progetto per Kitakyushu
comprenderà la costruzione di due banchine per containers
con pescaggio massimo di 15 metri. Si prevede che il nuovo terminal
sarà in grado di movimentare fino a 500 mila Teus l'anno
e dovrebbe essere pronto per l'utilizzo entro il 2003. Ci sono
anche progetti per rendere il porto un hub di distribuzione per
la regione Nord-Est Asiatica.
Ad un recente convegno-seminario a Tokyo, il sindaco Koichi Sueyoshi
della città di Kitakyushu ha detto: "I piani renderanno
il porto uno scalo hub di tutta l'area intorno al Mar Giallo.
Assicureremo le minori spese portuali di tutto il Giappone, operazioni
365 giorni l'anno 24 ore su 24 ed alti livelli di regolarità,
affidabilità ed efficienza". Il porto di Kitakyushu
è il più vicino, in Giappone, alla terraferma Asiatica,
e alto è il livello dei traffici con Korea del Sud e Cina.
L'output totale in termini di containers ha raggiunto il suo zenit
nel 1995 con registrati 450 mila Teus e oltre 200 scali di navi
portacontainers ogni mese al porto.
I porti del Mediterraneo crescono
Per la prima volta in molti anni, i principali porti mediterranei
dell'Europa del Nord hanno collettivamente ottenuto performance
positive e migliori di quelle dei loro rivali dell'Europa Settentrional-Continentale
per tutto l'arco dell'anno 2000. Escludendo i dati relativi al
solo transhipment di Gioia Tauro e Algeciras, i maggiori scali
del Mediterraneo Settentrionale hanno accresciuto il loro traffico
containers, in media, del 12,9%, rispetto al 9,2% dei concorrenti
del Nord Europa. Il porto di Genova ha riconquistato la sua leadership
nel Mediterraneo, con performances eccezionali del VTE (oltre
+50%, 744.000 Teus). Per Genova è una riscossa dopo che,
nel 1999, parte dei suoi traffici erano stati assorbiti dall'MSC
di La Spezia.
Porto | 2000 |
1999 | Variazione %
|
La Spezia | 909.962 | 843.233
| 7,9% |
Genova | 1.500.632 | 1.233.817
| 21,6% |
Livorno | 501.339 | 457.842
| 9,5% |
Marsiglia | 726.000 | 664.835
| 9,2% |
Barcellona | 1.370.000 | 1.234.987
| 10,9% |
Totale | 5.007.933
| 4.434.714 | 12,9%
|
Gioia Tauro | 2.652.701 |
2.253.401 | 17,7% |
Algeciras | 2.009.122 | 1.832.557
| 9,6% |
Inversione a U per Amburgo
Con sorpresa generale, il maggior operatore a terminal del porto
di Amburgo, la HHLA (Hamburger-Hafen und Lagerhaus-Aktiengesselschaft)
si è allontanata dalla tradizione vendendo il 25,1% del
suo nuovo terminal Altenwerder alla Hapag-Lloyd. L'infrastruttura
dell'ultima generazione, da 1 milione e 100 mila Teus, sarà
completa per Marzo 2002. Fino ad oggi la HHLA ha sempre opposto
resistenza alle ingerenze altrui nella gestione del suo terminal.
La compagnia, che ora gestisce circa i due terzi del traffico
containers del porto, è di proprietà della Città
di Amburgo. La Eurogate invece possiede tutto il resto. Il direttore
marketing e sviluppo affari della HHLA, Dr Jurgen Sorgenfrei,
ha così commentato: "Sebbene sembriamo aver cambiato
opinione sulla materia in questione, dovrebbe essere chiaro a
tutti che la Hapag-Lloyd ha solamente una quota del 25,1% nel
nostro terminal di Altenwerder. La HHLA resterà per la
maggior parte di controllo del suo proprio management". Continua
così: "Dobbiamo riconoscere che il nostro terminal
Burchardkai sta saturando la sua capacità. Speriamo che
la Hapag-Lloyd con i suoi partners sarà in grado di stimolare
i giusti e necessari cambiamenti allorché verrà
il momento opportuno per Altenwerder".
Yang Ming costruisce una nuova infrastruttura a Kaohsiung
Yang Ming, di Taiwan, ha iniziato la costruzione di un nuovo centro
logistico globale al terzo terminal nel porto di Kaohsiung. Il
contratto di build-operate-transfer è stato originariamente
siglato con la Kaohsiung Harbour Bureau nell'Agosto del 2000.
Il centro, che comprende un edificio di sei piani ad uso uffici
e un magazzino di due piani con un sistema automatico di stoccaggio
elettronico a distanza, sarà costruito su di un'area di
3,5 ettari. Tra le funzioni del centro ci saranno management di
ordini e magazzino, Internet cargo tracing, distribuzione e consolidamento
multinazionale. L'investimento complessivo a Yang Ming nell'infrastruttura
ammonterà a 300 milioni di NT$ (circa 9,2 milioni di dollari)
e le operazioni dovrebbero iniziare alla fine del 2001. Sulla
struttura opererà la Yes Logistics, sussidiaria della Yang
Ming per la logistica, costituita nel 1999, che gestirà
le varie infrastrutture e tutte le ordinazioni. Questo progetto
fa parte del piano di sviluppo del Governo di Taiwan e della politica
di Yang Ming per rendere Kaohsiung uno hub globale per il transhipment
cargo e la logistica. Attualmente Kaohsiung è il quarto
porto del mondo stando alla classifica di Containerisation
International in merito a output containers.
(da: Containerisation International, Marzo 2001)
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