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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 4/2001 - APRILE 2001 |
Porti
Investimenti in ascesa per i porti baltici
Gli Stati Baltici Estonia, Lettonia e Lituania hanno fatto considerevoli
investimenti in infrastrutture per la movimentazione dei containers
negli ultimi anni per riuscire ad attrarre più carico.
Negli ultimi due anni si sono registrati significativi investimenti
nei terminals containers negli Stati Baltici Estonia, Lettonia
e Lituania. Fino a un certo punto questo è stato considerato
parte integrante delle strategie di sviluppo globali, ma anche
per permettere ai porti di queste Nazioni di svolgere il ruolo
di migliori vie di sbocco per le merci provenienti dalla Russia.
Uno dei maggiori progetti in questo contesto è stato lo
stabilimento del Noord Natie Ventspils Terminal (NNVT) in Lettonia.
Esso consiste in un progetto sviluppatosi grazie ad una joint
venture creatasi tra la Lettonia e alcuni investitori internazionali,
tra cui la Noord Natie del Belgio.
Il costo dello sviluppo è stimato attorno ai 70 milioni
di dollari, compresi i finanziamenti della Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo. I lavori di ingegneria civile sono
incominciati nel Luglio 1999, e la prima fase del progetto di
sviluppo è già stata completata. Studiato per essere
una infrastruttura multipurpose, il terminal NNVT è in
grado di gestire sia containers che general cargo.
Una gru di banchina Kone modello Post-Panamax è stata installata
la scorsa estate, e l'equipaggiamento dell'area di stoccaggio
merci attualmente include quattro reachstackers della Kalmar e
17 trailers di cui 5 modello Sisu. Siccome il terminal ha raggiunto
piena efficienza operativa soltanto l'Ottobre scorso, il traffico
containers fino a oggi è stato abbastanza limitato. Adesso
c'è solamente una compagnia che fa scalo regolarmente,
la Latvian Shipping Company, che si occupa anche della movimentazione
del cargo convenzionale in direzione di Anversa.
Un altro terminal giovane tra gli Stati Baltici è l'infrastruttura
Klaipeda Stevedoring Company (Klasco), che ha iniziato ad operare
nel Gennaio 1999. L'anno scorso ha movimentato 22.481 Teus, contro
i 13.386 Teus del 1999.
I lavori di sviluppo per il 2000 includono la costruzione di un
magazzino di stoccaggio di 2.600 m2. gli investimenti
pianificati per il 2001 includono la costruzione di un'infrastruttura
adibita alla riparazione dei containers nell'area del terminal.
Nelle prime fasi dello sviluppo del progetto la Klasco ha chiesto
aiuto manageriale al gruppo BLG, che ora è parte di Eurogate.
Questo accordo di collaborazione, originariamente stipulato per
durare tre anni, è stato ora rescisso.
Klaipeda ha un altro operatore terminalistico, Klaipedos Terminales,
che concorre con Klasco. Tra loro, le due infrastrutture hanno
movimentato circa 39.000 Teus nel 2000, ovvero +36% rispetto all'anno
precedente, e si sono messe su di un trend di crescita incoraggiante
per gli anni a venire.
Tallin, in Estonia, opera con quattro scali a latere, ma le operazioni
su containers sono tutte concentrate nel porto della Old City
e in quello di Muuga. La nuova banchina per navi containers di
Muuga è stata completata solamente alla fine del 2000.
Fino ad oggi è stato investito un totale di 116,8 milioni
di EKK nel progetto. La prima fase del nuovo terminal containers,
che ha una capacità annuale di circa 150 mila Teus, è
pronta per essere completamente operativa per la fine di Marzo
2001.
L'equipaggiamento del terminal include una nuova gru marittima
mobile con una portata di 100 tonnellate. L'intera struttura sarà
gestita da una società privata chiamata Muuga Container
Terminal. L'Autorità Portuale sta pensando di effettuare
ulteriori investimenti nell'area in questione. Un portavoce dell'organizzazione,
Tiina Liitmae, ha così commentato: "Stiamo già
progettando una seconda fase di opere per il terminal, e ci attendiamo
che circa 370 milioni di EKK saranno investiti in questa parte
del progetto".
L'anno scorso due scali per containers di Tallin hanno maneggiato
un totale di 76.535 Teus, compresi 10.453 Teus di cargo in transito.
L'anno scorso si erano, invece, registrati 65.453 Teus del 1999,
di cui 11.633 Teus in transito.
Il maggior porto negli Stati Baltici è Riga (Lettonia),
dove l'attore principale è il Baltic Container Terminal
(BCT). L'anno scorso il BCT ha maneggiato qualcosa come 80.000
Teus, con una battuta di arresto rispetto all'anno 1999.
Il BCT non ha piani precisi di investimenti specifici e significativi,
dato che per l'output attuale le sue dotazioni sono più
che sufficienti. Comunque, Fred Kaperman, manager del terminal,
dice: "Gli affari stanno andando per il meglio, finalmente,
e i cargos Russi tendono alla crescita, in particolare. Così,
mentre non disponiamo di piani di ampliamento in questo momento,
la situazione potrebbe cambiare prima della fine dell'anno".
Il BCT è, in ogni caso, ben equipaggiato per avere a che
fare con delle espansioni, disponendo esso di tre gru ship-to-shore
e di sei stacking gantry cranes. I suoi principali clienti comprendono
Maersk Sealand, Team Lines, Mediterranean Shipping Company e CMA
CGM. Il terminal spera di attrarre ulteriori affari al più
presto, con l'aiuto di tagli nelle tariffe portuali nei mesi prossimi
di quest'anno.
(da: Containerisation International, Aprile 2001)
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