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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 10/2001 - OTTOBRE 2001 |
Trasporto intermodale
Il grande piano trans-andino
I Paesi del Sud America sono stati per lungo tempo separati.
Ma il quadro è in fase di evoluzione e cambiamento, con
l'avvento di nuovi piani per corridoi bi-oceanici che collegheranno
le Coste dell'Atlantico e del Pacifico allo scopo di incoraggiare
la cooperazione transfrontaliera.
I Paesi del Sud America sono stati rovinati da tutta una serie
di conflitti, sia al loro interno che l'uno contro l'altro, lungo
tutto l'arco ventesimo secolo.
Le ragioni della situazione politica possono ricercarsi negli
effetti della politica di stampo coloniale del divide et impera,
inasprita dalla Guerra Fredda e dalla paura ad essa intrinseca
per le culture diverse. Però, recentemente, per nessuna
ragione specifica, lo stato di isolamento delle singole Nazioni
sudamericane è giunto a una plausibile fine. Con la fine
della Guerra Fredda e il crollo del Muro di Berlino, i governi
civili hanno iniziato a sostituire le ultime vestigia dei regimi
militari e, allo stesso modo, a eliminare progressivamente tutte
le barriere al trade.
Uno spirito cooperativo sembra aver rimpiazzato le istanza competitive,
e patti commerciali, come l'Andean Pact (1969) e il Mercosur (1991),
hanno iniziato a incoraggiare il libero commercio tra Paesi vicini.
E ora, attori diversi a livello pubblico e privato stanno mettendo
insieme le loro idee per riuscire a trovare nuovi modi di connettere
le varie Nazioni sudamericane reciprocamente, al fine di incoraggiare
il commercio del continente al suo interno e verso l'esterno.
Il motto attuale è adesso connettiamo, poi seguiranno merci,
tra le quali crescita nelle esportazioni e nel PIL, e creazione
di posti di lavoro.
Un organismo che sembra fare molto di più di qualunque
altro per velocizzare questo processo storico è il Mercosur
Atlantic Corridor Consortium (MACC), che mira a collegare le due
gigantesche Coste del Sud America, ovvero l'Atlantica e la Pacifica.
Paulo Augusto Vivacqua è il Presidente della MACC, e ne
è stato membro attivo sin dal Settembre 1998, anno in cui
l'istituzione è stata fondata a Rio de Janeiro. Egli sostiene
che: "Non appena saranno aperte le vie di comunicazione tra
le due Coste, ci sarà un effetto rivoluzionario sul commercio
tra tutte le Nazioni del Sud America".
Secondo il suo parere, il miglior modo per portare avanti il progetto
è attraverso una serie di corridoi bioceanici che taglino
il vasto continente e portino ai diversi Stati del Sud America
con uno sguardo da un lato all'intermodalità e ai trasporti
terrestri puri, per meglio combinare le opzioni commerciali, e
dall'altro al trasporto marittimo.
La MACC sta facendo progetti per un corridoio formato da sei principali
vie bioceaniche:
- Il corridoio bioceanico Amazzonico, che parte dalla Costa
nordorientale del Brasile (comprendente le regioni di Salvador,
Recife, Fortaleza, Belem e il nuovo porto moderno di Suape) per
arrivare al megaporto di Bayovar (vicino a Paita in Perù)
via fiume. Si passerebbe per le città sul Rio delle Amazzoni
Manaus e Porto Velho in Brasile e per Pucallpa in Perù.
Sono compresi collegamenti diretti con Sao Paulo nel Sud più
sviluppato, progredendo per la ferrovia di Ferronorte in Brasile.
Questo è un servizio già in funzione dai porti chiave
sull'Atlantico di Santos e Paranagua fino a Rondonopolis (nel
Mato Grosso) e si sta correntemente estendendo anche a Porto Velho
(1.500 km a Nord-Ovest) e a Santarem, un porto con pescaggio molto
profondo sul Rio delle Amazzoni (circa 2.000 km più a Nord);
- L'asse Santos-Antofagasta, che procede da Santos, in Brasile,
a Antofagasta in Cile via ferrovia, attraversando Sao Paulo, Campo
Grande e Santa Cruz de la Sierra in Bolivia e Salta in Argentina;
- Un collegamento ferroviario da Buenos Aires in Argentina a
Santiago (in Cile) e Valparaiso (in Cile via Mendoza in Argentina);
- Un link ferroviario tra Bahia Blanca in Argentina e Talcahuano
in Cile;
- Un altro link ferroviario tra Este in Argentina (da non confondersi
con il porto containers omonimo in Cile) e Puerto Montt in Cile;
- Un collegamento autostradale da Puerto Madryn e Comodoro Rivadavia
nella regione più meridionale dell'Argentina a Chacabuco
nel Cile del Sud.
Sono tutti progetti molto interessanti e di ampio respiro, ma
adesso si concentrerà l'attenzione soprattutto sul corridoio
bioceanico Amazzonico.
Il MACC e il Consorzio Brisa del Perù ritengono che con
un ammontare minimo di investimento il corridoio bioceanico Amazzonico,
con l'utilizzo di chiattoni, treni e veicoli stradali, potrebbe
diventare uno dei primi collegamenti effettivamente funzionanti
tra la Costa Atlantica e la Costa Pacifica del Sud America.
La regione brasiliana nordorientale è di solito vista come
povera e arretrata, ma de facto è dotata di un sistema
economico molto più ampio e avanzato di quello del Perù.
Del resto Vivacqua dice che: "Incredibilmente c'è
solo raramente qualche rapporto commerciale tra il Nord-Est brasiliano
e la parte sudoccidentale del Sud America, comprendente Perù,
Ecuador e Colombia. La maggior parte del commercio estero di questi
Paesi Andini è costituito da rapporti con USA e altri Stati
esteri, sebbene siano connessi al Brasile grazie al colossale
sistema fluviale che fa capo al Rio delle Amazzoni. Ritengo che
sarebbe auspicabile per entrambe le aree riuscire a utilizzare
in modo intelligente tali canali navigabili per connettersi reciprocamente
(Nord Est e Sud Ovest)".
Servizi di cabotaggio fluviale sono già in servizio per
connettere il far west e il far east del Brasile. Sono state create
infrastrutture hubs ad hoc e connessioni con Itacoatiara e Porto
Velho, una città in crescita nella parte occidentale della
città brasiliana di Rondonia, che adesso ospita 300.000
abitanti all'incirca, nonostante sia stata creata nel bel mezzo
della vera e propria giungla amazzonica. Con migliorie del sistema
dei canali navigabili e nuove segnalazioni, i collegamenti esistenti
si potrebbero espandere per supportare la gestione delle produzioni,
in aumento, di soya e zucchero brasiliani, nonché il movimento
di beni elettronici via containers da Manaus in Brasile ai mercati
peruviani. Gli stakeholders del mercato agricolo del Brasile sono
molto attenti alle spedizioni di fosfati dal Perù per il
loro impiego nei fertilizzanti.
Servizi di cabotaggio quali quelli offerti dalla Alianca Navegacao
e dalla Logistica Lida, dalla Docenave e dalla Mercosul Line possono
movimentare ogni genere di bene dalla città di Manaus nella
regione amazzonica. Da qui in poi, i carichi sono trasportati
via Rio delle Amazzoni e suoi affluenti verso la regione occidentale
brasiliana di Acre.
Lo scopo attuale del MACC è di sollecitare interessi dalle
banche internazionali e dagli investitori per costruire una ferrovia
di 1.500 km che passi attraverso le Ande all'altezza di 1.800
metri. Prima che la linea ferroviaria sia terminata, la connessione
sarà realizzata con l'aggiunta di un link stradale tra
il Brasile e il Perù.
Secondo fonti ufficiali della MACC: "Oggi, il consorzio sta
agendo per attrarre l'attenzione degli investitori e dei progettisti
di infrastrutture di trasporto su vari progetti, compreso l'asse
bioceanico Amazzonico, per connettere il Perù con il Nord
e il Nord-Est del Brasile via Rio delle Amazzoni e suo sistema
di affluenti, e le autostrade Pucallpa-Lima e Sarameriza-Paita".
Vivacqua ha detto che i vantaggi di questa via di collegamento
sugli altri cinque assi bioceanici in direzione Sud saranno il
fatto di passare sopra le Ande a ragionevolmente basse altitudini
e di connettere due poli industriali. Alcune delle strade alternative,
come l'asse Santos-Antofagfasta e il collegamento ferroviario
con Buenos Aires, attraversano il grande massiccio montuoso delle
Ande ad altezze molto elevate molto più a Sud. Pertanto
non pochi sono i problemi durante la fredda e lunga stagione invernale
(da Maggio a Settembre), quando le strade rischiano di restare
chiuse anche per settimane intere.
Il collegamento ferroviario tra San Antonio Este e Puerto Montt
e quello autostradale tra la regione meridionale argentina e quella
meridionale cilena sono ritenuti essere troppo a Sud da molti,
e per di più lontani dai grandi centri abitati e dalle
principali rotte percorse dalle maggiori compagnie di navigazione.
Al momento attuale, la strada preferita per il passaggio trans-andino
di cargos, in specie containers, è da Sao Paulo e Buenos
Aires via treno a Mendoza in Argentina, e poi via camion sulle
vette andine, sebbene quella strada sia costantemente soggetta
a condizioni atmosferiche proibitive.
Comunque, se alcuni, tra cui Vivacqua e i suoi colleghi, avranno
la meglio, non passerà molto tempo prima che gli spedizionieri
sudamericani ottengano un maggior numero di opzioni di trasporto
e di mercati da gestire di prima.
(da: Containerisation International, Ottobre 2001)
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