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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XXI - Numero 1/2003 - GENNAIO 2003 |
Porti
Il terminal contenitori di Manila
Avendo movimentato quasi 2,3 milioni di TEU lo scorso anno, che
rappresentano il 72% circa del traffico containerizzato internazionale
complessivo del paese, il porto di Manila attualmente è
piazzato al 22° posto nella classifica elaborata da Cargo
Systems.
Manila comprende tre terminali, di cui il MICT (Manila International
Container Terminal) è l'unico terminal del paese dedicato
ai contenitori, gestito dalla ICTSI (International Container Terminal
Services).
Il MICT, che è il più grande e più moderno
terminal contenitori delle Filippine, ha una capacità di
1,5 milioni di TEU e movimenta il 62% dei carichi containerizzati
complessivi del porto. Il resto si suddivide tra gli altri terminals,
il North Harbour ed il South Harbour, il primo di quali movimenta
carichi nazionali containerizzati e generali.
Sebbene la ICTSI gestisca altri tre porti nelle Filippine - il
Subic Bay Freeport NSD Terminal, il Bauan Terminal a Batangas
ed il Makar Wharf nel porto di General Santos - il MICT rappresenta
senza dubbio l'infrastruttura fiore all'occhiello della società.
E' interessante notare come, malgrado lo scorso anno i volumi
containerizzati siano calati del 2% rispetto all'anno precedente,
i volumi dei carichi non containerizzati siano aumentati del 13%.
Così, la ICTSI non ha potuto avvilirsi, anche perché
i volumi containerizzati hanno mostrato una salda crescita (sino
al 14%) nel corso di quest'anno fiscale.
In effetti, la società-madre ICTSI è determinata
a sviluppare il MICT in un centro regionale quanto ad eccellenza
ed efficienza, e gli ultimi mesi hanno fatto registrare un considerevole
investimento nell'infrastruttura.
Un esempio ne è costituito dallo sviluppo del primo sistema
informatico del paese per il monitoraggio del terminal, che fornisce
dati in tempo reale sull'efficienza e la produttività operativa
del terminal contenitori.
Fino adesso, la prima versione del Topman (sistema di gestione
delle operazioni terminalistiche, che fornisce agli operatori
terminalistici una prospettiva a video delle operazioni e delle
attività in un container terminal, è stata implementata
con successo.
L'attuale versione del Topman comprende due moduli: segnatamente,
il monitoraggio della nave ed il monitoraggio del piazzale.
Il modulo per il monitoraggio della nave sovrintende a tutte
quante le prestazioni ed alla produttività delle gru da
banchina della ICTSI, con un modulo secondario per i movimentatori
primari. Questo modulo fornisce al MICT le cifre ed i risultati
sulla produttività, consentendo alla dirigenza di dare
un'occhiata a come le navi vengono lavorate rapidamente ed in
modo efficiente.
Con il modulo di monitoraggio del piazzale, i dirigenti ed i
programmatori delle operazioni possono sovrintendere all'utilizzazione
dello spazio in tempo reale, alle attività delle RTG ed
al traffico presso il piazzale dei containers, il che agevola
la gestione dello spazio e minimizza, se non addirittura elimina,
il problema della congestione del piazzale.
Il Topman è attualmente sottoposto ad un ulteriore sviluppo
al fine di includervi moduli sulle gru, sulle mappe dei ormeggi,
sul monitoraggio degli ormeggi, sulla gestione delle attrezzature,
sulla raccolta dei dati statistici e sulla pubblicazione dei rapporti.
"In effetti, sino ad ora, la ICTSI ha investito 147 milioni
di pesos filippini (2,75 milioni di dollari) in sistemi di sviluppo
sin dal rilevamento delle operazioni del MICT nel 1988, nell'ambito
dei nostri sforzi per migliorare continuamente le operazioni ed
i servizi nei confronti dei clienti, degli azionisti e degli utenti
portuali" ha dichiarato Francis Andrews, vice presidente
anziano della ICTSI e direttore generale del MICT.
Non si tratta di una mera vanteria, dal momento che più
di una linea di navigazione ha espresso la propria soddisfazione
per i livelli di servizio del MICT. Il vice presidente alle operazioni
della Evergreen, ad esempio, ha dichiarato pubblicamente di non
avere lamentele da fare circa i servizi e l'orientamento al cliente
della ICTSI e "circa il comportamento inerente alle proprie
operazioni presso il MICT".
Sarebbe poco realistico presumere che possano esserci solo buone
notizie in relazione ad un terminal situato in una regione così
volubile in cui la concorrenza regna sovrana: la ICTSI di recente
ha dovuto difendersi contro le accuse di doppi pagamenti al MICT.
Felix Romano, presidente della Visayas-Mindano Customs Brokerage,
ad esempio, ha accusato la PPA (Autorità Portuale Filippina),
la ICTSI e la allora conosciuta come CSI (Cargo Systems Inc),
un consolidatore di carichi nonché consociata della OOCL,
di "coalizione paradossale".
In risposta, Felipe Pacheco, direttore terminalistico del MICT,
spiega che la ICTSI fa pagare un prezzo ai propri clienti per
l'uso delle infrastrutture e delle attrezzature del MICT e che
queste, a loro volta, fanno pagare ai propri rispettivi clienti
i servizi che prestano.
Secondo Pacheco, "la ICTSIO aderisce strettamente ad uno
schema tariffario - approvato e regolamentato dalla PPA - che
è molto dettagliato e non lascia spazi per doppi pagamenti.
Tuttavia, la ICTSI non ha alcun controllo sugli oneri applicati
dalle linee di navigazione e dai consolidatori di carichi ai propri
clienti importatori-esportatori, e ciò che i consolidatori
di carichi fanno pagare è costituito dagli onorari dei
propri servizi".
In altre parole, se davvero si fosse verificato un eccesso di
richieste di pagamento, non sarebbe colpa della ICTSI ma piuttosto
una conseguenza del comportamento di alcuni operatori terzi. "In
effetti" continua Pacheco, "questa non è la prima
volta che riceviamo simili lamentele di richieste di pagamento
eccessive ed in precedenza abbiamo dovuto espellere un consolidatore
di carichi per richieste di pagamento esagerate in relazione ad
onorari di lavorazione".
Nel frattempo, le ultime notizie che arrivano da Manila dicono
che il MICT continua con il proprio programma di sviluppo e che
ha appena annunciato il completamento della installazione e messa
in funzione di due nuove gru a cavaliere bordo-costa Liebherr
che erano state consegnate (unitamente a tre RTG) a giugno.
(da: Cargo Systems, Supplemento Asia 2002/2003)
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