|
CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XXI - Numero 1/2003 - GENNAIO 2003 |
Industria
Scompare l'industria portoghese produttrice di gru
La Mague, ultimo produttore portoghese di attrezzature per il
carico/scarico di contenitori, è stata chiusa dalla società-madre
ABB. La conservazione di una piccola squadra di progettisti interna
era stata apparentemente posta in discussione, con l'idea di affidare
a terzi esterni la produzione, ma tale concetto si è rivelato
irrealizzabile. Tuttavia, un gruppo di ex dipendenti ha costituito
la Eurocrane, una modesta impresa indipendente dalla ABB, che
continuerà ad effettuare la manutenzione delle attrezzature
esistenti, nonché ad espletare le ristrutturazioni ed i
principali progetti di revisione.
La precedente industria supportata dallo stato aveva tirato avanti
approfittando dell'ingresso del Portogallo nell'Unione Europea.
Inoltre, malgrado ultimamente appartenesse ad una multinazionale,
il mercato nazionale della Mague era di scala troppo piccola per
supportare importanti programmi di ricerca e di sviluppo. Ciò
avrebbe voluto dire rivolgersi all'estero, in particolare in Brasile,
per nuove ordinazioni, che erano diventate sempre più difficili
da ottenere in un settore che è assai sensibile ai prezzi.
Infatti, due anni fa, Lopo Feijó, presidente del TCL,
terminal contenitori con sede a Leixões, aveva riferito
a Cargo Systems che le trattative finalizzate ad acquisire
una nuova gru a cavaliere da banchina dalla Mague erano in fase
di stallo, essenzialmente a causa del fatto che il prezzo richiesto
era troppo alto.
Sebbene la chiusura della Mague significhi la fine della capacità
produttiva locale di gru portuali, esistono ancora imprese nazionali
con notevoli interessi in questo mercato. La Almov?, ad esempio,
che è situata ad Alcabideche, nei pressi di Lisbona, funge
da agenzia sia per la Gottwald che per la Kalmar, sebbene sino
ad oggi non si sia ancora legata ad un importante produttore di
gru a cavaliere da banchina.
Il direttore della Almovß, Guilherme Arriaga, ha dichiarato
a Cargo Systems che la scomparsa della Mague potrà
aprire il mercato ad altri produttori, sebbene - ciononostante
- egli resti realista circa le effettive prospettive di vendite
cospicue di gru a cavaliere containerizzate in Portogallo. Pur
ammettendo ufficiose relazioni di lavoro con il produttore cinese
ZPMC, Arriaga confessa le difficoltà incontrate nel trovare
una valvola di sfogo per i prodotti di quella società in
Portogallo, fatta eccezione per i terminals a Leixões e
della Liscont, dove le acquisizioni di nuove attrezzature sono,
per definizione, poco frequenti. Inoltre, affinché la ZPMC
sia competitiva a livello dei prezzi, le ordinazioni devono riguardare
più o meno dalle tre alle quattro gru alla volta, ed è
difficile prevedere un simile evento in Portogallo al di là
dello sviluppo in atto a Sines, dove importanti contratti sono
già stati siglati dall'operatore PSA con la Paceco-España.
Al contrario, Arriaga resta molto ottimista circa le future prospettive
delle gru portuali mobili e le attrezzature per la movimentazione
dei carichi generici, ritenendo fermamente che i piccoli porti
continuino ad avere bisogno di poter accedere ad attrezzature
che possano fornire un'ampia gamma di funzioni. La Almovß,
infatti, ha rappresentato per un certo numero di anni il produttore
di gru generiche Grove, avendo venduto tale tipo di attrezzatura
a quasi tutti i porti portoghesi, da Viana do Castelo nel nord
a Faro e Vila Real de Santo António nel sud, per non parlare
dei porti nelle Azzorre ed a Madeira.
La Almovß ha altresi istituito relazioni con il produttore
di gru Demag nel 1980, vendendo due delle proprie gru portuali
mobili a Madeira ed una a Figueira da Foz. Dal 1987 in poi, in
seguito alla fusione della Demag con la Gottwald, le vendite successive
sono state fatte all'Autorità Portuale di Sines, due alla
Liscont (per usarle rispettivamente a Lisbona ed a Figueira da
Foz), più una ciascuna alla Navipor, stivatore di Setúbal,
alla Sotagus/TMB, operatore terminal containers di Lisbona, ed
alla Socarpor di Aveiro.
Per la Almovß, quest'anno sembrerebbe essere la migliore
annata nella storia della societa, essendo pervenute le conferme
di vendita di due gru portuali mobili Gottwald ai porti di Ponta
Delgada e Praia da Vitoria nell'arcipelago delle Azzorre e di
una al terminal per rinfuse secche della Sapec a Setúbal.
Tuttavia, sebbene Arriaga abbia avvertito che le prospettive per
il prossimo anno non sembrano altrettanto buone, egli ciononostante
ritiene che a Setúbal, dove il terminal multipurpose si
avvicina alla scadenza della concessione, un potenziale di vendite
ulteriori in definitiva esista.
Oltre alle gru portuali mobili, la Almovß dispone altresi
di un accordo relativo alla distribuzione con la Kalmar, al fine
di vendere la gamma ex-Sisu di RTG, trattori terminalistici e
straddle carriers. Tuttavia, prima della fusione, la Kalmar aveva
venduto le proprie impilatrici ed i propri elevatori a forca in
Portogallo mediante un agente indipendente, un accordo che da
allora ha mantenuto e che lascia la Almovß libera di rappresentare
la CVS-Ferrari in questa gamma di prodotto. La situazione e divenuta
ancora più complicata a causa della recente acquisizione
da parte della Kalmar del produttore di gru a cavaliere Nelcon,
che anch'esso dispone del proprio agente in Portogallo, il che
fa sì che la Kalmar sia rappresentata in questo piccolo
paese di appena 10 milioni di abitanti da non meno di tre agenti.
Rispetto alla questione del piazzamento delle RTG della Kalmar
in Portogallo, Arriaga ha ammesso che le valvole di sfogo di nuove
vendite al momento attuale sono impossibili da identificare. Né
Leixões né la Lisbona-Liscont attualmente si servono
di RTG, sebbene alcune unità estremamente vecchie ancora
operino presso la Lisbona-Sotagus. Sebbene Sines debba essere
attrezzata con RTG, le ordinazioni al riguardo sono state effettuate
direttamente dalla PSA senza tener conto delle agenzie locali.
La Almovß ha avuto maggiore fortuna con i trattori terminalistici,
avendone venduti alcuni alla Liscont ed altri a terminals sull'isola
di Madera, ma il mercato - afferma Arriaga - e modesto.
Avendo appena concluso un accordo con la CVS-Ferrari, la Almovß
deve ancora completare le vendite sia di impilatrici sia di elevatori
a forca a terminals portoghesi. Tuttavia, in passato essa aveva
fatto in modo da piazzare impilatrici Sisu nei porti di Horta
e Ponta Delgada, così come alle CP (Ferrovie Portoghesi)
ed al terminal contenitori interno gestito dalla TVT.
D'altro canto, la Almovß non si affida solamente alla vendita
di attrezzature per ricavare proventi, sottolinea Arriaga. "La
fornitura di servizi successivi alla vendita costituisce una parte
estremamente importante della nostra attivita" ha dichiarato.
"Noi gestiamo la garanzia iniziale del produttore, offrendo
un servizio a seconda dei casi ovvero contratti di manutenzione
successiva. Ancora più in là, possiamo esaminare
con il produttore le possibilità di effettuare una completa
ristrutturazione o un miglioramento, oppure possiamo suggerire
per nostro conto le soluzioni da adottare".
(da: Cargo Systems, dicembre 2002)
|