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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XXI - Numero 3/2003 - MARZO 2003 |
Porti
Taichung in forte crescita
Taichung, sulla costa occidentale di Taiwan, tende ad essere eclissato dai due principali porti containerizzati del paese, Kaohsiung a sud e Keelung a nord. Tuttavia, i terminals contenitori di Taichung hanno movimentato circa 1,15 milioni di TEU lo scorso anno, con un incremento dell'8% circa rispetto ai livelli del 2001, il che lo ha reso uno dei primi 60 porti mondiali in termini di risultati.
La maggior parte dell'attività di Taichung consiste in flussi di importazione ed esportazione generati dai centri industriali e popolati dell'hinterland portuale. Nel 2001, degli 1,07 milioni di TEU movimentati, circa 800.000 TEU sono stati di traffico d'importazione ed esportazione, mentre quasi 270.000 TEU sono stati di traffico di trasbordo.
Taichung dispone di una solida base naturale di carichi, dato che il 20% circa delle esportazioni ed importazioni del paese derivano dall'interno della zona gravitante su Taichung ed il porto ritiene in questo momento di essere competitivo in modo più efficace con Kaohsiung e Keelung per tale attività. L'amministratore delegato dell'Ufficio della Baia di Taichung, Ming-hui Shieh, spiega: "Noi serviamo mercati diversi rispetto a Keelung e Kaohsiung, ma adesso assistiamo all'instradamento via Taichung di carichi locali che una volta erano soliti transitare per quei porti. Il nostro obiettivo per il futuro è quello di far sì che, laddove sia possibile, i carichi di Taichung vengano spediti mediante i porti di Taichung".
Anche se i traffici containerizzati di Taichung da ultimo sono stati grosso modo statici, aggirandosi attorno alla soglia degli 1,1 milioni di TEU circa negli ultimi quattro anni (v. tabella), vi sono indicazioni secondo cui notevoli incrementi dei volumi containerizzati potrebbero essere conseguiti nei prossimi anni.
TRAFFICI CONTAINERIZZATI DI TAICHUNG (TEU) |
Anno |
Totale |
Importazioni |
Esportazioni |
Trasbordo |
1999 |
1.106.668 |
416.872 |
434.641 |
255.155 |
2000 |
1.130.357 |
425.091 |
426.074 |
279.192 |
2001 |
1.069.355 |
398.316 |
401.488 |
269.551 |
2002 * |
1.085.374 |
390.850 |
399.479 |
295.045 |
Totali sino a novembre.
Fonte: Ufficio della Baia di Taichung
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Sono in corso trattative inerenti alla navigazione diretta tra le autorità taiwanesi e le loro controparti del continente cinese e sembra assai probabile che possano essere presto autorizzati i servizi marittimi tra i porti taiwanesi e cinesi. La localizzazione di Taichung la rende assai idonea a diventare una porta d'accesso al traffico containerizzato movimentato attraverso lo stretto, nonché all'utilizzazione come base per il trasbordo dei carichi cinesi alla volta degli altri mercati asiatici.
La felice conclusione di queste trattative è senza dubbio decisiva per il futuro del porto di Taichung. Un portavoce della Evergreen, il maggiore utente dello scalo, medita: "La crescita prevista per le attività di Taichung dipende in grande misura da quali saranno i contenuti della proposta di accordo sui servizi diretti di trasporto marittimo attraverso lo stretto e da come essi saranno messi in pratica".
L'Ufficio della Baia di Taichung si aspetta che anche altre due iniziative ' entrambe promosse dal governo taiwanese ' abbiano un influsso positivo sui volumi containerizzati portuali. Un nuovo parco scientifico ' da costruirsi a circa 15 km dal porto ' sarà la sede di varie imprese ad alta tecnologia orientate alle esportazioni. Il governo spera che gli investitori ' produttori di computers e di macchinari compresi ' siano in condizione di cominciare a trasferirsi nel parco dal prossimo mese di dicembre, contribuendo così ad ingenerare ulteriori flussi di carichi containerizzati.
Inoltre, il parlamento taiwanese ha approvato la normativa finalizzata alla realizzazione di una Zona Franca all'interno del porto. Un'area di 180 ettari, in prossimità del terminal contenitori, è stata approntata nei pressi allo scopo di provvedere a tale infrastruttura e otto imprese hanno già fatto sapere che hanno in programma l'insediamento delle proprie operazioni nell'ambito di un nuovo centro logistico da sviluppare sul sito. Taichung è la sede di un certo numero di importanti fabbriche, tra cui diversi produttori di rilievo di calzature sportive, biciclette ed arredamenti, ed è diffusamente riconosciuto che la Zona Franca fornirà l'opportunità di assicurare servizi logistici ad acquirenti internazionali in tali mercati.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo di contenitori, la base clientelare di Taichung è costituita quasi esclusivamente da vettori locali che effettuano servizi interasiatici. La Evergreen, che adesso ha rilevato le operazioni della Uniglory in ambito asiatico, è per certi versi il più grosso vettore attivo nel porto, con un totale di 12 partenze settimanali alla volta di varie destinazioni nel nord-est asiatico, nel sud-est asiatico, nel sub-continente indiano e nel golfo medio-orientale.
Negli ultimi anni, la Evergreen ha investito notevolmente nello sviluppo di un proprio terminal dedicato lungo gli ormeggi 32 e 33 del porto. Tale infrastruttura, con una lunghezza d'ormeggio complessiva di 570 metri ed una profondità d'acque lungobanchina di 14 metri, dovrebbe secondo le attese movimentare approssimativamente 527.000 TEU nel 2002, più o meno gli stessi del 2001. Ciò dà alla Evergreen una quota grosso modo del 50% dei risultati containerizzati complessivi di Taichung.
La Evergreen ha deciso di costituire il suo TCT (Taichung Container Terminal) principalmente allo scopo di capitalizzare le future opportunità di partenza inerenti a servizi diretti di attraversamento dello stretto. Tuttavia, come ha spiegato la Evergreen, "il TCT non solo fornisce ai clienti localizzati nella parte centrale di Taiwan una opportunità di scelta maggiormente conveniente, ma può anche aiutarci a tagliare i costi di trasporto terrestre".
Taichung costituisce un complemento allo hub della Evergreen nel porto di Kaohsiung: mentre quest'ultimo funge da centro di transito e trasbordo per le rotte a lungo raggio, Taichung è essenzialmente un hub interasiatico, che collegano quasi tutti i principali porti asiatici, tra cui Tokyo, Osaka, Busan, Hong Kong, Singapore, Port Klang, Bangkok e Jakarta, con altre destinazioni servite dai suoi servizi interasiatici.
Taichung non rappresenta, peraltro, solamente un centro di trasbordo per la Evergreen: una porzione significativa dei suoi traffici locali di importazione ed esportazione viene altresì instradata attraverso il TCT.
La Wan Hai è il secondo cliente in ordine di importanza di Taichung: i suoi servizi rappresentano il 35% circa dei risultati containerizzati complessivi del porto. Come la Evergreen, la Wan Hai ha preso in affitto un proprio terminal containers a due ormeggi dedicato al fine di movimentare i suoi vari servizi interasiatici.
Il terzo maggior vettore a far scalo a Taichung è la Yang Ming, che offre nove scali alla settimana con sette diversi servizi interasiatici. Il servizio panasiatico, quello Giappone-Thailandia, quello Taiwan-Vietnam e quello Taiwan-Filippine-Vietnam sono effettuati con tonnellaggio proprio della Yang Ming, mentre gli altri comportano il coinvolgimento di accordi per il noleggio di spazi-containers con altri vettori.
Le navi della Yang Ming attualmente fanno scalo al terminal per utenti comuni gestito dalla CCTC (China Container Terminal Corporation). Tuttavia, sono in corso trattative tra la Yang Ming e l'Ufficio per la Baia di Taichung, ed è possibile che un accordo venga presto raggiunto affinché la Yang Ming possa noleggiare un terminal dedicato nei pressi dell'Ormeggio 31, in precedenza gestito dalla Wan Hai. Se questo accordo dovesse concretizzarsi, la Yang Ming afferma di essere intenzionata ad effettuare notevoli investimenti in ulteriore equipaggiamento, tra cui gru bordo-costa.
Oltre a questi tre importanti vettori, vi è un certo numero di altri operatori di nicchia che dispongono di servizi che fanno scalo a Taichung, tra cui la Chang Lie, la Yi Tong e la Kung Ming, che utilizzeranno tutte quante l'infrastruttura a tre ormeggi della CCTC.
Nel 2002, la CCTC si aspetta di movimentare circa 144.000 caricazioni, equivalenti a 240.000 TEU (circa il 9% in più rispetto ai livelli del 2001). La CCTC noleggia tre ormeggi containerizzati equipaggiati con cinque gru a cavaliere bordo-costa con un'area di appoggio di circa 270.000 metri2. Il terminal movimenta 64 scali-nave al mese in media, tutti relativi a servizi interasiatici. La maggior parte dei suoi traffici è inerente alle rotte da e per Hong Kong e Cina, ma vi sono altresì significativi volumi dal Vietnam, da Bangkok, dal Giappone e dalle Filippine.
In aggiunta alle proprie operazioni di trasporto marittimo di raccordo, la CCTC gestisce un piazzale per contenitori per il traffico marittimo di linea a lungo raggio instradato via Keelung e Kaohsiung. I contenitori con carichi da e per l'area di Taichung vengono autotrasportati in direzione nord o sud dal piazzale contenitori. Questa attività, per navi che non fanno scalo a Taichung, nel 2002 ammontava a circa 345.000 TEU.
La CCTC non ha al momento programmi finalizzati ad effettuare investimenti significativi nel terminal, malgrado le iniziative tese ad istituire una navigazione diretta tra Taiwan e Cina. Secondo il direttore della CCTC, Michael Lin, "le future opportunità di investimento dipenderanno dalla situazione economica complessiva".
Stando così le cose, vi è un sacco di capacità inutilizzata nell'ambito del porto di Taichung per quanto riguarda le infrastrutture terminalistiche containerizzate. Dichiara Ming-hui Shieh: "Gli attuali sette ormeggi non sono operativi a capacità completa ed il nostro tasso di utilizzazione si aggira probabilmente attorno al 50%. Il livello dei risultati potrebbe raggiungere i quasi 2 milioni di TEU prima che si presenti la necessità di una vera espansione delle infrastrutture del terminal contenitori".
Tuttavia, ai fini della crescita a lungo termine, è stato approntato del terreno in prossimità degli attuali terminals della Wan Hai e della Evergreen. Almeno altri sette ormeggi potrebbero essere aggiunti a quest'area, come riferisce l'ufficio.
Anche se non vi sono programmi immediati finalizzati alla costruzione di ulteriori infrastrutture di terminal contenitori, in ambito portuale sono in corso notevoli investimenti di capitale, e ciò dovrebbe comportare benefici per il traffico containerizzato. Un importante progetto di dragaggio è adesso in fase di attuazione; allorquando sarà stato completato, nel 2005, esso consentirà alle navi di circa 5.000 TEU di farvi scalo, rispetto al massimo attualmente pari a 3.000 TEU. Gli ormeggi ed i canali di accesso avranno un pescaggio libero di 16 metri, rispetto all'attuale profondità massima di 14 metri.
Saranno altresì espletati lavori destinati ad ampliare il frangiflutti ed a rendere più ampio l'accesso alla baia, e ciò dovrebbe altresì agevolare l'accesso ai tipi più grandi di nave, forse persino creando un'opportunità per Taichung di figurare sulle rotte est-ovest a lungo raggio così come nei traffici interasiatici.
La Evergreen senza dubbio supporta tale strategia dell'autorità portuale: "Unitamente alla razionalizzazione dei costi, il miglioramento delle profondità del canale del porto di Taichung rappresenta la questione più decisiva in ordine alle esigenze cui occorre far fronte nella fase attuale".
(da: Containerisation International, febbraio 2003)
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