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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXI - Numero 5/2003 - MAGGIO 2003 |
Legislazione
Edulcorata la Direttiva Europea sui Porti
"Un importante passo avanti" è il verdetto della ITWF (Federazione Internazionale dei Lavoratori del Trasporto) e della sua branca europea, la ETF, in ordine alla decisione dell'11 marzo scorso del Parlamento Europeo di emendare - ed in effetti di edulcorare - la controversa Direttiva Europea sui Porti.
A gennaio, la direttiva proposta aveva provocato il più grande sciopero di sempre da parte dei lavoratori portuali europei. Più di 20.000 persone si sono messe in sciopero al fine di esprimere la propria preoccupazione che la Direttiva sui Porti potesse effettivamente sancire l'assunzione di lavoratori non qualificati per compiere il lavoro di portuali diplomati. Nel contesto della giornata di protesta a livello europeo, l'agitazione sindacale era culminata in una importante dimostrazione a Strasburgo, con oltre 3.000 portuali radunati al di fuori dell'edificio del Parlamento Europeo.
Sebbene i membri del Parlamento Europeo abbiano resistito ai tentativi di far respingere in blocco la Direttiva, l'intensa pressione sindacale sembra aver indotto un certo numero di emendamenti. Una delle modifiche-chiave rende molto più difficile l'introduzione di "porti di comodo", poiché essa obbliga gli utenti portuali a richiedere prioritariamente l'autorizzazione alle competenti autorità per tutte le proprie attività.
"Quando questa campagna contro la Direttiva ebbe inizio a gennaio del 2001, promettemmo di fare una grande guerra da fronte del porto in Europa. Abbiamo vinto un'importante battaglia ma la guerra non ancora" dichiara Kees Marges, segretario della Sezione Lavoratori Portuali della ITF. "Il voto del Parlamento Europeo potrebbe non essere accettato dal Consiglio dei Ministri, ed è questo il motivo per cui le associazioni sindacali dei portuali affiliate alla ITF saranno indotte ad intensificare la pressione sui propri ministri dei trasporti a livello nazionale".
La ITF afferma che la Direttiva com'è ora lascia ancora la porta aperta per una utilizzazione dei marittimi nella movimentazione dei carichi. "Quale che sia la direttiva che verrà finalmente introdotta, i lavoratori portuali e le associazioni sindacali non la accetteranno mai, e dovremo quindi dare inizio alla nostra lunga campagna contro la movimentazione dei carichi da parte dei marittimi" avverte Marges.
(da: Cargo Systems, aprile 2003)
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