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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXI - Numero 12/2003 - DICEMBRE 2003 |
Trasporto intermodale
Barcellona: un nuovo hub intermodale?
Il porto spagnolo di Barcellona dispone di traffici da tempo consolidati in relazione ai box in importazione/esportazione così come di notevoli movimentazioni di containers di trasbordo. Tuttavia, secondo il dirigente commerciale dell'autorità portuale, Juan Madrid, esso vorrebbe diventare un importante porto hub regionale. Tuttavia, tra la Spagna e la Francia non esistono collegamenti ferroviari diretti - ve ne sono soltanto a scartamento iberico, che comprende Spagna e Portogallo - il che impedisce un efficiente e libero flusso di box marittimi tra le due nazioni.
"Sebbene la Spagna sia ai margini dell'Europa, Barcellona è ben situata nei confronti della Francia, essendo equidistante da Madrid e Lione" sottolinea Madrid. "Inoltre, la ferrovia è più efficace nel trasporto del traffico containerizzato terrestre sulle distanze superiori ai 600 km. Senza dubbio, perciò, una volta in funzione il proposto collegamento di trasporto merci ferroviario transfrontaliero, ci aspettiamo che il traffico aumenti in linea con la nostra capacità di portare i box nel nostro hinterland settentrionale".
Nel 2002, solamente circa il 2% dei risultati containerizzati complessivi del porto, pari ad 1,4 milioni di TEU, sono arrivati o partiti per ferrovia. I 30.288 TEU movimentati hanno rappresentato un calo del 19,63% rispetto al 2001, sebbene successivamente ci sia stata una qual certa ripresa, dato che 29.814 TEU hanno utilizzato la ferrovia nei nove mesi fino al settembre 2003, il che equivale ad una crescita del 26,26% rispetto all'anno precedente. E' significativo come il 98% di tutti i box in transito siano generati da servizi marittimi.
Esistono due terminals d'interfaccia ferroviario nel porto, il più importante dei quali è l'infrastruttura Banchina Sud, che copre un'area di 5 ettari e consiste di quattro binari di raccordo lunghi 450 metri. La gestione è assicurata da un'associazione temporanea costituita dalla Transporte Combinado (la branca intermodale delle ferrovie nazionali spagnole RENFE) e dalla TCB (Terminal Contenitori Barcellona). L'attuale installazione era stata costruita tenendo conto di una crescita potenziale, di modo che potesse perciò assorbire facilmente un leggero incremento degli attuali livelli di traffico.
E' interessante notare come, malgrado il libero accesso alla rete ferroviaria spagnola ora a disposizione degli operatori privati, solo due di essi a Barcellona abbiano fatto il gran passo, acquistando materiale rotabile proprio: la LTF, che si occupa esclusivamente di traffici inerenti a veicoli nuovi, e la Cont-train, specializzata in movimentazioni di containers. Tuttavia, sottolinea Madrid, su scala nazionale la Transfesa, nella quale RENFE e SNCF detengono una quota di partecipazione significativa, resta un importante operatore privato di carri ferroviari.
Malgrado il relativamente basso livello dello sviluppo intermodale basato sulla ferrovia a Barcellona negli ultimi anni, il porto ha assistito ad una crescita dei servizi ro-ro da e per l'Italia, ovviando alla necessità dei caricatori di trasportare via strada i contenitori attraverso la Francia, in cui le volubili agitazioni sindacali possono spesso interrompere le movimentazioni di carichi assai sensibili ai tempi di viaggio.
La linea di navigazione italiana Grimaldi è stata all'avanguardia della promozione delle movimentazioni containerizzate marittime a corto raggio ro-ro, afferma Madrid, sottolineando come le due navi della compagnia di navigazione, Fantastic e Linda, effettuino ciascuna tre viaggi settimanali andata e ritorno, facendone risultare in effetti un servizio giornaliero dal lunedì al sabato sia per i semirimorchi non accompagnati che per le unità camion/semirimorchio, a disposizione dei quali su ognuna delle navi sono disponibili 2.000 metri di magazzinaggio lineare.
"Il fattore di carico su queste navi è molto elevato: in effetti, esse operano virtualmente a capacità piena". Madrid insiste, aggiungendo che anche altri servizi ro-ro meno frequenti servono porti dell'Italia meridionale. "Questi tipi di servizio da Barcellona ai porti mediterranei italiani di Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli e Salerno hanno senza dubbio un buon futuro davanti a sé".
(da: Cargo Systems, novembre 2003)
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