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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 2/2006 - FEBBRAIO 2006 |
Trasporto marittimo
Buoni risultati finanziari nella prima metà dell'anno per le principali linee di navigazione giapponesi
Le tre principali linee di navigazione giapponesi, K Line, MOL e NYK, hanno fatto registrare solide prestazioni finanziarie complessive in ordine alla prima metà del loro attuale anno finanziario.
La K Line è la più piccola delle tre compagnie e sembra essere stata colpita più duramente dall'aumento dei costi. Essa è più esposta dei suoi due concorrenti più prossimi, dal momento che la sua divisione di linea rappresenta l'87% delle entrate complessive del gruppo. Anche se le entrate provvisorie della divisione di linea sono aumentate del 10% sino a 3,23 miliardi di dollari USA, i profitti operativi sono diminuiti di un deludente 20%, risultato, questo, in gran parte dovuto al drastico aumento dei prezzi del carburante.
Tuttavia, la compagnia ha rivelato che le movimentazioni dei carichi sono cresciute di più del 10% sulle sue rotte transpacifiche e sono più che raddoppiate in relazione alle destinazioni della Costa Orientale USA. Anche le rotte Asia-Europa e interasiatica hanno prodotto buone prestazioni. Le attività di trasporto di rinfuse ed auto hanno accresciuto i propri volumi, ma hanno anche dovuto subire gli elevati prezzi del carburante e l'aumento delle tariffe di noleggio.
La divisione di linea della MOL ha contribuito con un minore 34% al forziere complessivo del gruppo. Dal momento che le entrate totali ed i profitti operativi sono aumentati rispettivamente del 13% e del 30% rispetto al periodo semestrale, il gruppo ha realizzato un buon ritorno sulle vendite per il 12,9%.
RISULTATI FINANZIARI ALLA META' DELL'ANNO 2005-06
K LINE, MOL E NYK |
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Entrate
(miliardi) |
Cambiam.
% |
Profitti
Operativi
(milioni) |
Cambiam.
% |
Ritorni sulle vendite |
K Line |
4,02 |
6,0 |
443 |
5,9 |
11,0 |
MOL |
5,3 |
12,7 |
608 |
30,0 |
12,9 |
NYK |
7,95 |
17,0 |
711 |
10,8 |
8,9 |
Note: i dati sono espressi in dollari USA, periodo finanziario dal 31 marzo 2005 al 30 settembre 2005.
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Fonte: K Line, MOL e NYK
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La compagnia di navigazione ha dichiarato che, anche se i prezzi del bunkeraggio, le tariffe ferroviarie e gli oneri di movimentazione sono aumentati, l'incremento dei volumi di carico e delle tariffe di nolo hanno contribuito alla consistenza dei profitti. I volumi di carico sono cresciuti dell'115 sino a 1,15 milioni di TEU, mentre le tariffe di trasporto merci marittimo su tutte le direttrici di traffico sono aumentate del 5,4% sino a 1.341 dollari USA/TEU.
Il settore logistico della MOL contribuisce solo con il 5% dei proventi complessivi, ma le sue entrate sono aumentate del 3,4% che vanno ad aggiungersi ai profitti della società. Le entrate delle rinfuse rappresentano la quota principale del gruppo ed i profitti operativi di questo settore sono aumentati del 28%.
Il portafoglio delle attività della NYK si estende lungo cinque o sei settori diversi, dato che la divisione marittima di linea e logistica contribuisce con il 50% alle entrate complessive pari a 7,95 miliardi di dollari USA. Le entrate di linea e logistiche sono salite rispettivamente del 16,7% e del 20,9% nel periodo semestrale in discorso.
I profitti operativi del gruppo, aumentati di un rispettabile 10,8% sino a 711 milioni di dollari USA, dando un ritorno complessivo sulle vendite dell'8,9%, leggermente al di sotto di alcuni dei suoi principali concorrenti.
Secondo la NYK, l'espansione della flotta ha contribuito a spingere verso l'alto le entrate, così come hanno fatto i volumi di merce trasportati sulle primarie direttrici di traffico est/ovest. Tuttavia, la compagnia di navigazione è stata affetta dall'incremento da un anno all'altro di 75 dollari USA/tonnellata dei prezzi medi dei rifornimenti e dai notevoli aumenti dei costi intermodali negli Stati Uniti.
Anche se le prospettive per la domanda nel 2006 sono buone, tutti e tre i vettori marittimi senza dubbio guarderanno alle proprie rispettive partecipazioni ad alleanze allo scopo di risparmiare maggiormente sui costi.
(da: Containerisation International, gennaio 2006, pag. 25)
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