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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 3/2006 - MARZO 2006 |
Legislazione
La Commissione Europea dichiara l'intenzione di abolire le conferenze di linea
Con un'iniziativa che non sorprenderà nessuno, la Commissione Europea alla fine ha raccomandato la cessazione delle conferenze di linea e, di conseguenza, la dichiarazione di illegalità della fissazione dei prezzi.
La raccomandazione fa seguito ad uno studio triennale della Commissione Europea sul settore della navigazione di linea, il quale ha concluso che i vantaggi derivanti dalle iniziative finalizzate a portarlo più in linea con gli altri settori oltrepassano di gran lunga gli svantaggi.
Charlie McCreevy, il commissario che si è occupato del progetto in seno alla Commissione, ha dichiarato: "Il settore marittimo europeo è forte e ha tutto da guadagnare da un mercato basato sulla concorrenza. I clienti reclamano a gran voce che le attività relative a questo settore possano essere condotte come avviene in tutti gli altri settori. Chiederò al Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell'Unione Europea di adottare rapidamente questa proposta, in modo da poterne ricavare vantaggio per l'economia dell'Unione Europea".
Nicolette van der Jagt, segretario generale dello ESC (Consiglio dei Caricatori Europei) commenta con entusiasmo: "Pensiamo che ciò ci ripaghi di tutto ciò che abbiamo fatto per conseguire questo prezioso risultato".
La Commissione Europea ha proposto che le norme incriminate (principalmente, il Regolamento 4056/86) vengano abrogate a partire da due anni dopo l'annuncio della decisione da parte del Consiglio.
Oltre al resto, questo periodo di tempo sarà necessario per trovare un accordo sulla nuova normativa attuativa che coinvolgerà anche le Nazioni Unite.
Alla richiesta, rivolta in precedenza, di esprimere un commento in ordine a quando fosse probabile che il Consiglio dei Ministri dei Trasporti si decidesse, Lowri Evans, direttore della Direzione Concorrenza della Commissione Europea, ha risposto: "Non siamo in grado di dirlo, ma bisognerebbe ricordare che abbiamo un dialogo in corso da qualche tempo con il Consiglio e che abbiamo fatto come ci aveva richiesto, di modo che non ci aspettiamo alcuna sorpresa. Nulla, tuttavia, può essere dato per garantito, dal momento che non si tratta di una materia facile".
Peraltro - e questa è un'iniziativa che non ha impressionato favorevolmente lo ESC - la Commissione Europea afferma che continuerà a valutare che cosa, se possibile, potrebbe sostituire l'attuale sistema delle conferenze. Essa, tuttavia, a questi riguardo si è esposta assai poco, affermando solamente di "essere intenzionata a pubblicare linee-guida appropriate su come applicare le regole della concorrenza a tutte le forme di cooperazione nel settore del trasporto marittimo, compreso lo scambio di informazioni, che contribuirebbe ad una tranquilla transizione verso uno scenario maggiormente concorrenziale". Lo ESC è contrario a qualsiasi sostituzione.
La dichiarazione della Commissione Europea continua: "Tali linee-guida, che dovrebbero essere prodotte entro la fine del 2007, dovrebbero riguardare argomenti come un magazzino dati autonomo, la creazione di un'associazione commerciale nonché di forum sui traffici, la pubblicazione di un indice dei prezzi e di formule comuni su tariffe e sovrapprezzi". Essa si aspetta di pubblicare un documento sulla navigazione di linea nel prossimo mese di settembre.
Tutti questi argomenti vengono affrontati nella proposta della ELAA (Associazione Europea per gli Affari di Linea) al Parlamento Europeo presentata alla fine del 2004. Da allora, la ELAA ha incontrato varie volte la Commissione Europea per vedere se fosse possibile rendere più accettabili le proprie proposte.
Il direttore esecutivo dell'organizzazione commenta: "La ELAA ha tenuto un dialogo costruttivo con la Direzione per la concorrenza della sin dallo scorso mese di settembre. Siamo stati nuovamente assicurati nelle ultime settimane da una loro dichiarazione, secondo la quale "siamo sul binario giusto" con la nostra proposta e guardiamo avanti per continuare la discussione nel corso del 2006".
(da: Containerisation International, febbraio 2006, pag. 11)
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