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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 4/2006 - APRILE 2006 |
Trasporto marittimo
Ancora da decidere gli aumenti 2006 della FEFC
La FEFC (Far Eastern Freight Conference) non ha ancora annunciato quali aumenti delle tariffe di nolo potranno essere applicati dall'Asia all'Europa a partire dal 14 marzo 2006. La mancanza di informazioni è un fatto insolito, dato che la conferenza è sempre stata una delle prime a tenere informati i propri clienti.
Una fonte nell'ambito dell'organizzazione ha commentato al riguardo: "Le tariffe sono calate ed ancora esiste una qual certa instabilità, dovuta ai cambiamenti che stanno avendo luogo nella Grand Alliance ed in conseguenza della fusione Maersk Sealand/P&O Nedlloyd. Si ritiene che sia necessaria una situazione più stabile prima di poter fare qualsiasi ulteriore annuncio".
Gli indizi suggeriscono che i rinnovi contrattuali di quest'anno non andranno bene per i vettori marittimi. Ciò sarebbe in linea con il decremento tariffario del 7% da un anno all'altro già sperimentato nel 4' trimestre del 2005. Tuttavia, si tratta di un periodo tranquillo per la rinegoziazione dei contratti in direzione ovest.
Si sa che la FEFC stava prendendo in considerazione la possibilità di pervenire alla sottoscrizione di un accordo temporaneo per la condivisione dei proventi al fine di salvare la situazione, ma ancora non se ne è fatto nulla. Il meccanismo di condivisione verrebbe strutturato in modo tale da scoraggiare i membri dal cercare di farsi fuori l'un l'altro sul mercato.
Il problema per i vettori non è tanto la carenza di carichi - si stima che la crescita lo scorso anno sia stata attorno al 13%, mentre ci si aspetta un altro 11% per il prossimo anno (secondo la Global Insight) - quanto l'ammontare di capacità aggiuntiva da immettere nella direttrice di traffico.
Secondo gli ultimi calcoli di Containerisation International, l'utilizzazione media delle navi in direzione ovest alla volta dell'Europa (Mediterraneo e Nord Europa combinati) è adesso dell'85% circa, che è ben al di sotto della situazione "al completo" fatta registrare nel 2004 ed all'inizio del 2005.
Da luglio dello scorso anno, è stato aggiunto un altro 7% di capacità. Tuttavia, ciò che ha comportato la maggiore destabilizzazione è il fatto che ciò sia avvenuto poco alla volta.
(da: Containerisation International, marzo 2006, pag. 15)
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