|
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 4/2006 - APRILE 2006 |
Studi e ricerche
I porti nord-europei inondati dai traffici cinesi
Per il quarto anno consecutivo, le importazioni dalla Cina nel 2005 hanno continuato ad assicurare un bel po' di lavoro ai porti del Nord Europa. Secondo le ultime statistiche pubblicate dalla FEFC (Far Eastern Freight Conference), un incremento del 53,6% dei carichi cinesi ha in gran parte contribuito alla crescita complessiva dei traffici nell'ordine del 10%.
A causa della posizione predominante della direttrice di traffico in questione, ciò ha aiutato i porti della fascia da Amburgo a Le Havre ad incrementare i propri traffici complessivi del 10,4% (v. tabella) rispetto al 13,3% nel 2004.
Zeebrugge è stato senza dubbio il vincitore, con una crescita del 18,6%, sebbene partendo da una piccola base. Amburgo viene subito dopo, con una crescita del 15,4%, in parte indotta da un'eccezionale attività di trasbordo con l'Europa Orientale. Rotterdam li segue da vicino con una crescita del 12,3%, agevolato dall'aumento dei traffici di trasbordo con il Regno Unito e l'Irlanda.
FLUSSI DI TRAFFICO NEL 2005 (IN TEU)
DEI PRINCIPALI PORTI EUROPEI
|
Porto |
2005 |
2004 |
Cambiam. % |
Amburgo |
8.080.000 |
7.003.479 |
15,4 |
Bremerhaven |
3.735.574 |
3.469.104 |
7,7 |
Rotterdam |
9.300.000 |
8.280.786 |
12,3 |
Anversa |
6.482.029 |
6.063.746 |
6,9 |
Zeebrugge |
1.420.000 |
1.197.302 |
18,6 |
Le Havre |
2.057.369 |
2.131.833 |
-3,5 |
Totale parziale |
31.074.972 |
28.146.250 |
10,4 |
Felixtowe 1 |
2.700.000 |
2.700.000 |
0,0 |
Southampton 1 |
1.400.000 |
1.441.012 |
-2,8 |
Totale parziale |
4.100.000 |
4.141.012 |
-1,0 |
Valencia |
2.400.000 |
2.126.980 |
12,8 |
Barcellona |
2.100.000 |
1.882.878 |
11,5 |
Marsiglia |
908.000 |
916.600 |
-0,9 |
Genova 2 |
1.491.977 |
1.552.653 |
-3,9 |
La Spezia |
1.024.455 |
1.040.438 |
-1,5 |
Totale parziale |
7.924.432 |
7.519.549 |
5,4 |
Note: tutti i dati si riferiscono a previsioni o stime; 1 = stime di CI; 2 = solo terminals principali
|
Fonti: porti e comunicati stampa
|
Nessun dato è stato ancora pubblicato per i porti britannici, ma, secondo i calcoli di Containerisation International, è improbabile che le loro due maggiori porte d'accesso, Felixtowe e Southampton, abbiano assistito ad una qualsivoglia crescita nel 2005. Si sarebbe tentati di supporre che ciò getti una nuvola oscura sugli impressionanti programmi di espansione dei terminal containers del paese, ma si potrebbe di converso sostenere che una maggiore fluidità delle infrastrutture locali contribuirebbe a far tornare le attività di trasbordo perdute a vantaggio dei porti continentali rispetto agli ultimi due anni.
Al fine di ottenere comunque una quantificazione della situazione, occorre dire che la FEFC ha riportato una crescita del solo 1,46% dall'Asia al Regno Unito lo scorso anno, rispetto al 10% del Regno Unito e del continente combinati. D'altro canto, i traffici in direzione est in uscita dal Regno Unito, che sono meno suscettibili di trasbordo, sono cresciuti di quasi il 15%, rispetto alla crescita complessiva del Nord Europa pari al 3,6%.
I principali porti del Mediterraneo hanno subito un destino simile, malgrado i traffici dall'Asia siano cresciuti di un notevole 20%. Anche qui, il colpevole è da ritenersi la perdita dei carichi di trasbordo. Gran parte della crescita di questa regione ha avuto luogo nel Mediterraneo Orientale e nel Mar Nero, che adesso dispongono di molti più servizi diretti di prima.
(da: Containerisation International, marzo 2006, pag. 41)
|