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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 6/2006 - GIUGNO 2006 |
Safety & security
Gli Stati Uniti dispongono il controllo di tutti i portuali
Il DHS (Dipartimento per la Sicurezza Nazionale) degli Stati Uniti ha annunciato di avere disposto controlli di base su ogni singolo lavoratore portuale del paese, in vista dell'introduzione quest'anno delle carte TWIC (Credenziali di Identificazione dei Lavoratori dei Trasporti).
Una volta effettuate i primi esami, qualcosa come 400.000 scaricatori ed altri dipendenti portuali che hanno accesso giornaliero ai terminals statunitensi saranno registrati dalla TSA (Amministrazione per la Sicurezza dei Trasporti).
Michael Chertoff, segretario del DHS, ha dichiarato: "Ciò che questo programma specificamente richiede è che la gente che lavora nei porti e quelli che quotidianamente hanno accesso alle infrastrutture portuali ricevano una valutazione di base e quindi delle referenze biometriche a prova di manomissione che rafforzi la nostra sicurezza presso tutte queste infrastrutture.
Andremo ad implementare tale programma immediatamente, dato che abbiamo già lavorato e ci siamo già consultati con i nostri partners nel settore al fine di assicurare una procedura che metta a confronto le informazioni biografiche del lavoratore con le liste di sorveglianza dei terroristi. Ai lavoratori che a nostro giudizio costituiranno un rischio per la sicurezza sarà negato l'accesso ai nostri porti nazionali".
Chertoff ha affermato che questi controlli di primo grado saranno completati entro la fine di luglio, dopo di che la TSA inizierà a rilasciare le carte biometriche. Essa estenderà altresì i controlli ad altri dipendenti dei trasporti che regolarmente entrano nei terminals, quali ad esempio gli autotrasportatori. Complessivamente, si stima che dovranno essere assoggetate a controllo circa 750.000 persone.
Chertoff ha fatto il suo annuncio mentre i democratici stavano lanciando un altro attacco sul livello della sicurezza presso i porti statunitensi. Essi intendono proporre un emendamento all'imminente disegno di legge sulla sicurezza portuale nel senso di richiedere un controllo del 100% dei containers in importazione.
Risponde Chertoff: "Entro la fine di quest'anno, due terzi dei containers che entrano nel paese saranno sottoposti al monitoraggio mediante irradiamento al passaggio attraverso i portali, mentre entro la fine dell'anno prossimo saranno assoggettati a tale procedura quasi tutti i contenitori.
Peraltro, richiedere l'ispezione fisica di tutti i containers sarebbe come dire che dovremmo perquisire personalmente tutti coloro che prendono l'aereo. Voglio dire che, in teoria, ciò ci renderebbe assai sicuri, ma penso che distruggerebbe il settore dell'aviazione di linea. Non ritengo che sia saggio ispezionare fisicamente ogni container".
(da: Cargo Systems, maggio 2006, pag. 11)
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