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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 7/2006 - LUGLIO 2006 |
Porti
Southampton si aggiudica tutti gli scali britannici della Grand Alliance
La Grand Alliance è in procinto di consolidare presso lo SCT (Southampton Container Terminal) tutti i suoi scali portuali nel Regno Unito a partire da settembre.
I membri della Grand Alliance - che comprende la Hapag-Lloyd, la Malaysia International Shipping Company, la NYK e la OOCL - ha presentato un preavviso di tre mesi al Thamesport, dove attualmente fa scalo con sei allacciamenti.
Complessivamente, lo SCT movimenterà i servizi della Grand Alliance GAX, PAX, GMX ed EEX, così come il St.Lawrence Seaway Co-ordinated Service nonché il Med-Pac della Hapag-Lloyd. Lo SCT non ha voluto rivelare quali volumi reali ci si aspetti di conseguire dalla suddetta acquisizione, ma secondo Cargo Systems si può immaginare che i risultati annui del terminal si incrementino del 20% circa. Lo scorso anno esso aveva movimentato 1.375.000 TEU.
Per far fronte al contratto, lo SCT ha annunciato che spenderà circa 15 milioni di sterline per due nuove gru a cavaliere bordo-costa ed otto straddle carriers.
"L'ordinazione per le gru non è stata ancora effettuata, ma la direzione generale ha già preso la decisione" ha dichiarato a Cargo Systems Derek Smith, dirigente sviluppo attività dello SCT. "Le unità saranno in grado di effettuare operazioni su 22 file di contenitori".
L'iniziativa va a completare il processo di notevole miglioramento della situazione allo SCT, che tra il 2002 ed il 2004 aveva dovuto subire episodi di grave intasamento. Tuttavia, la riorganizzazione delle operazioni e dei varchi terminalistici ne ha efficacemente incrementato la capacità portandola in prossimità dei 2 milioni di TEU all'anno. "Abbiamo dimostrato alle linee di navigazione ed ai nostri clienti che le prestazioni fanno la capacità" ha detto Smith.
Inoltre, lo SCT è in trattative con la ABP (Associated British Ports), cui appartiene Southampton, in ordine alla possibilità di sviluppare un nuovo ormeggio presso l'infrastruttura che sarà dedicata al trasporto marittimo a corto raggio.
Il proprietario e l'operatore terminalistico hanno identificato l'Ormeggio 203, che aveva iniziato le attività come ormeggio della Cable & Wireless ed è attualmente utilizzato al servizio di alcune importazioni di auto finite e di navi multipurpose, quale ideale complemento per gli attuali ormeggi di trasporti a lungo raggio dello SCT.
Patrick Walters, amministratore delegato dello SCT, ha dichiarato: "Stiamo portando avanti trattative finalizzate alla conversione dell'ormeggio in una infrastruttura dedicata ai traffici di raccordo che impiegherebbe una gru portuale mobile. I tecnici hanno effettuato i collaudi di orientamento del carico ed in realtà tutti noi lo stiamo aspettando quale catalizzatore per andare avanti".
L'Ormeggio 2003 è lungo 180 metri e dispone di 9,1 metri di pescaggio. Attualmente lo SCT movimenta tre servizi di raccordo che lo collegano all'Inghilterra nord-occidentale, all'Irlanda ed alla Scozia, che diventano talvolta cinque durante i periodi di punta. Tuttavia, Walters ritiene che vi sia spazio per sostanziali miglioramenti.
"Semplicemente, non c'è abbastanza crescita nel mercato britannico del trasporto marittimo a corto raggio. Al momento attuale, 650-700.000 TEU di traffico del Regno Unito ogni anno viene trasbordato a Rotterdam, e tale cifra sta aumentando stabilmente a causa dei limiti di capacità nel Regno Unito. La nostra sfida è quella di far sì che i carichi di raccordo tornino qui da Rotterdam".
(da: Cargo Systems, giugno 2006, pag. 9)
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