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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 7/2006 - LUGLIO 2006 |
Safety & security
Continua negli USA il dibattito sulla sicurezza nella catena dell'offerta
Nel corso di una relazione svolta in occasione di una conferenza sulla sicurezza nei porti tenutasi a Washington, Charles (Chuck) Raymond, direttore generale e presidente della Horizon Lines, ha aggiunto la propria voce a quella dei dirigenti di primo livello del settore marittimo che esprimono la propria preoccupazione in ordine alla sicurezza nella catena dell'offerta per le importazioni statunitensi.
Nell'invocare un migliore uso da parte del governo statunitense dei dati sulle spedizioni messi a disposizione prima che i containers siano caricati presso i porti stranieri, Raymond ha dato manforte all'opinione del settore espressa dal WSC (Consiglio Mondiale dei Caricatori) nella propria comunicazione alla Commissione Senatoriale sul Commercio, le Scienze ed i Trasporti all'inizio di quest'anno.
Raymond spiega che l'industria marittima necessita di tre livelli di informazione per rendere sicuri gli Stati Uniti nei confronti del terrorismo mediante la spedizione di contenitori, che dipendono dalla qualità dei dati e dai controlli di sicurezza prima che le merci vengano spedite.
I tre livelli sono stati così riassunti da Raymond:
- sicurezza fisica, che comporta l'uso di congegni di controllo per irradiazioni e di attrezzature di sorveglianza presso i magazzini ed i varchi terminalistici, oltre ai consueti controlli doganali;
- dati sul pedinamento delle operazioni effettuate da vettori marittimi, terminals, piazzali per contenitori e trasporto terrestre;
- documentazione, compresi non solo i dati relativi al manifesto ed alla registrazione dei vettori, ma anche le informazioni fornite dagli esportatori stranieri prima della partenza del contenitore. Raymond ha confermato l'esattezza dell'opinione del WSC, secondo il quale questi ultimi dati vengono spesso registrati dopo che la nave è arrivata alla sua destinazione.
Aggiunge poi: "Oggi, il nostro governo ha conseguito una conoscenza soltanto di frammenti di questi livelli di informazione. In realtà, molti dati sono disponibili nell'ambito del settore, ma sono i dati di rilievo quelli che supportano le operazioni dei vettori".
Riferendosi alla mancata conferma da parte della DP World delle operazioni terminalistiche della P&O Nedlloyd negli Stati Uniti, Raymond ha precisato: "Questo è un perfetto esempio del fatto che i politici e la gente non colgono l'aspetto importante della questione. Il problema non è mai stato quale sia la minaccia a terra, una volta arrivata la merce, ma piuttosto quale sia la minaccia sulla costa, dove tutti i controlli di sicurezza devono essere attivi. E' questo il punto su cui il governo deve concentrare i propri sforzi".
(da: Containerisation International, giugno 2006, pag. 15)
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