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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 8/2006 - AGOSTO 2006 |
Legislazione
Lo ESC attacca la tattica della ELAA
Lo ESC (Consiglio dei Caricatori Europei) ha accusato con veemenza la ELAA (Associazione Europea degli Affari di Linea) di adoperare tattiche subdole.
Il Consiglio afferma che l'associazione dei vettori marittimi sta cercando di fare propaganda di nascosto presso i suoi membri in ordine alla necessità di sostituire il sistema delle conferenze con qualcosa di più appropriato, piuttosto che abolirlo del tutto.
Nicolette van der Jagt, segretario generale dello ESC, dichiara: "Abbiamo detto alle linee di navigazione che il futuro consiste nelle prestazioni di servizio e non nelle regole o nelle strutture della navigazione di linea che cercano di rimpiazzare le strutture delle conferenze con altre nuove e, possibilmente, anche più potenti.
Alla luce della posizione dello ESC, la ELAA sta cercando il supporto di singoli caricatori. La nostra preoccupazione è che la ELAA non racconti tutta la storia a questi singoli operatori e cerchi di nascondere la sua reale intenzione che è quella di realizzare accordi di trattativa globali per continuare a gestire e manipolare il mercato".
Lo ESC è anche scontento del fatto che la ELAA abbia avviato trattative private con la Commissione Europea, invece di seguire un approccio al problema più trasparente.
Aggiunge la van der Jagt: "Rifiutandosi di rendere nota allo ESC l'ultima bozza elaborata dal gruppo dei vettori del progetto finalizzato a sostituire la normativa inerente alla esenzione in blocco per le conferenze di linea, la ELAA sta semplicemente cercando di limitarne la verifica pubblica, spingendo avanti, nel contempo, la propria visione del controllo da parte della navigazione di linea sulle forze di mercato per realizzare il cosiddetto "vantaggio del cliente".
Il programma della ELAA avrebbe dovuto essere pubblicato lo scorso 16 giugno; tuttavia, la sua pubblicazione è stata rinviata, secondo una fonte attendibile, "a causa di piccole differenze di opinione tra alcuni membri in ordine ad un paio di punti".
Commentando le obiezioni dello ESC, il direttore esecutivo della ELAA, Chris Bourne, ha dichiarato: "Ho sempre detto, e lo ripeto adesso, che una volta che sarà stata resa nota la nostra proposta rivista, saremo molto felici - infatti, lo considero necessario - di discuterla con tutte le parti interessate.
Tra queste, naturalmente, c'è lo ESC, così come le altre organizzazione rappresentative dei caricatori, nonché i clienti dei nostri membri, vale a dire i caricatori medesimi".
Alla domanda relativa a perché la formulazione del questionario della ELAA ai caricatori non sia stata chiarita in primo luogo con lo ESC, al fine di evitare qualsiasi accusa di ambiguità in seguito, Bourne ha risposto: "Tenendo conto delle esplicite opinioni dello ESC, che non desidera alcuna sostituzione in assoluto del Regolamento 4056/86, quale genere di risposta avremmo potuto ricevere, se non quella di sempre?
E, in ogni caso, lo ESC non rappresenta nessun caricatore tedesco o svizzero; pertanto, la sua approvazione sarebbe stata accolta favorevolmente da quelle parti? Non necessariamente".
(da: Containerisation International, luglio 2006, pag. 16)
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