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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 9/2006 - SETTEMBRE 2006 |
Trasporto ferroviario
Regna la confusione nelle ferrovie russe
Il lancio, avvenuto il 1' luglio scorso, del nuovo servizio ferroviario in Russia della TransContainer JSC sembrerebbe essersi rivelato, secondo varie fonti, un vero disastro.
Il trasporto ferroviario del traffico containerizzato si è virtualmente fermato e, alla metà di luglio, non era chiaro quando sarebbe potuto tornare alla normalità.
Secondo la DARS Consulting, nel corso dei primi tre giorni di operazioni, solo 34-38 containers sono stati movimentati dalla East Siberian Railway, rispetto ai 220 containers dello stesso periodo dello scorso anno.
Il problema sembra derivare dalla mancanza di procedure chiare tra la TransContainer JSC e la sua società-madre controllata dallo stato RZD, vale a dire l'operatore ferroviario nazionale russo.
Ai sensi delle clausole che regolano il rapporto, i clienti ora devono noleggiare i carri containerizzati dalla TransContainer JSC invece che dalla RZD, che scelgano o meno di servirsi anche del servizio di trasporto della prima.
La TransContainer JSC, peraltro, si rifiuta di riconoscere gli accordi contrattuali di noleggio dei carri negoziati in precedenza tra i clienti e la RZD.
Essa ha imposto le proprie condizioni di noleggio, che sono meno allettanti per le brevi distanze, affermando di avere il diritto di fare così essendo un'impresa commerciale autonoma.
Il portavoce della TSIS, un cliente di rilievo, ha dichiarato al riguardo: "Chiaramente, noi non possiamo accettare questa situazione e desidereremmo avere qualche chiarimento dalla RZD prima di fare qualsiasi altra cosa".
In conseguenza degli incalzanti incrementi tariffari della RZD all'inizio di quest'anno, la maggior parte dei traffici containerizzati della TSR (Linea Ferroviaria Transiberiana) sono già stati dirottati sulla direttrice tutto-mare alla volta dell'Europa, costringendo i clienti (gli spedizionieri) a concentrarsi maggiormente sulle tratte a corto raggio interne alla Russia.
(da: Containerisation International, agosto 2006, pag. 25)
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