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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 11/2006 - NOVEMBRE 2006 |
Porti
Nuovi partners di rilievo innalzano il profilo di Barcellona
Il porto di Barcellona, uno dei principali centri di importazione ed esportazione della Spagna, si è accaparrato un importante cliente internazionale ed è in procinto di incrementare la propria quota del mercato di trasporto marittimo dall'Europa all'Asia.
I dirigenti del porto ritengono che, mediante il rilascio di una concessione inerente ad un nuovo terminal contenitori alla Hutchison Port Holdings ed al suo socio spagnolo TerCat (Terminal Catalunya), la presenza del porto in Asia possa aumentare in modo rilevante.
"Il profilo del vincitore della gara, che coinvolge altresì un operatore consolidato nel porto di Barcellona quale il TerCat, garantisce la conservazione dei traffici locali di pari passo con il rafforzamento dei collegamenti con i principali mercati asiatici e con altri centri di traffico" ha dichiarato l'autorità portuale in occasione di un incontro nel corso del quale sono stati forniti i particolari relativi alla concessione.
I programmi, portati avanti in parallelo a quelli sopra enunciati, finalizzati all'ampliamento dell'attuale terminal le cui operazioni vengono gestite dalla TCB (Terminal de Contenedores de Barcelona), rafforzeranno ulteriormente il ruolo di Barcellona quale porta d'accesso del Mediterraneo meridionale per i mercati della penisola iberica, dell'Europa centrale ed oltre.
Il porto ha approvato un piano di espansione per il TCB, le cui infrastrutture attualmente occupano 57,6 ettari che peraltro aumenteranno sino a 78 ettari, sospingendo la capacità annua da 1,3 milioni di TEU a 2,1 milioni di TEU. Ma è stata la concessione relativa al nuovo terminal a scatenare all'inizio di quest'anno un turbine di titoli di giornale.
Ai sensi dell'accordo, Hutchison e TerCat deterranno una quota di partecipazione rispettivamente del 70% e del 30% ed investiranno 500 milioni di euro in attrezzature per l'infrastruttura, che si trova sulla banchina Prat nell'ambito del programma di espansione del porto.
Parallelamente all'investimento in attrezzature per la movimentazione, le due società spenderanno 160 milioni di euro in lavori edili ed inoltre elargiranno un contributo di 5 milioni di euro per sei anni, oltre ad ulteriori 450.000 euro all'anno per tutta la durata della concessione, al fine di promuovere e sviluppare il terminal.
Le società si aspettano di movimentare 2,5 milioni di TEU per il 2013, mentre il terminal dovrebbe essere operativo per il 2008.
Le società si aspettano di movimentare un traffico cumulativo complessivo nel terminal Prat per poco più di 16 milioni di TEU tra il 2008 ed il 2015, una cifra che crescerà sino a quasi 34 milioni di TEU nel 2022.
Uno dei principali fattori che hanno comportato il successo nella gara per le due società è stato il loro impegno ad incrementare il trasporto intermodale da e per il porto.
"Pur senza perdere di vista l'importanza dell'autotrasporto, l'offerta per la gara del TerCat configura una solida strategia ferroviaria in grado di garantire il contributo di 35.000 TEU di traffico ferroviario per tre anni, così come la sua partecipazione allo sviluppo di nuovi terminals nell'hinterland" afferma l'autorità portuale nella propria analisi.
Sia il TCB che il nuovo terminal trarranno altresì vantaggi dai programmi finalizzati alla costruzione di collegamenti ferroviari a scartamento europeo dal porto alla frontiera francese.
(da: Cargo Systems, ottobre 2006, pag. 23)
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